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E’ INACCETTABILE OGNI DIVIETO PER IL CORTEO ANTI-BUSH
Publie le venerdì 28 maggio 2004 par Open-PublishingQuesta mattina, su richiesta della questura di Roma, ho incontrato il capo di gabinetto Casini a proposito del corteo del 4 giugno contro la presenza di Bush, richiesto dai Cobas circa quindici giorni fa e autorizzato dalla questura con itinerario P. della Repubblica-V. Cavour-V.dei Fori Imperiali-P.Venezia.
Tale corteo era stato da noi richiesto per essere messo a disposizione, come poi avvenuto, del tavolo unitario "Fermiamo la guerra", che, nella sua ultima riunione, aveva deciso di chiedere il prolungamento da P. Venezia fino a Porta S.Paolo, piazza che peraltro avevamo già richiesto e ottenuto per un meeting serale di chiusura della giornata di mobilitazione.
Questa mattina la questura mi ha comunicato il cambiamento di posizione rispetto al corteo, negando la disponibilità di P.Venezia e proponendo un altro percorso che ci allontanerebbe dal centro. La motivazione del divieto di P.Venezia sarebbe legata alla presenza in Via dei Fori Imperiali del materiale del palco per la parata del 2 giugno, smontato ma non rimosso entro il 4.
Ho fatto presente che la questura era perfettamente al corrente quindici giorni fa di questo fatto, ho rimarcato come, se c’è la volontà politica, tale materiale si può tranquillamente rimuovere in 48 ore ed in ogni caso ho ricordato come il problema sia comunque risolvibile facendo arrivare il corteo a P.Venezia da Via Nazionale e V. IV Novembre e facendolo poi proseguire, dopo P.Venezia, per V.Petroselli, Circo Massimo, fino a Porta S.Paolo.
In ogni caso ho ribadito che i Cobas non sono disposti ad accettare il divieto di passaggio per P.Venezia.
Il capo di gabinetto e il questore, pur riconfermando il divieto, si sono riservati di valutare l’ipotesi del passaggio per V. Nazionale.
Piero Bernocchi
Confederazione Cobas