Home > E’ battaglia a Najaf
di Rosarita Catani
Baghdad, 12 agosto 2004 - Nelle ultime 24 ore, 165 persone sono state uccise e quasi 600 sono rimaste ferite in Iraq. Solo a Kut, a seguito dei bombardamenti americani, sono morti in 75. Le truppe statunitensi, appoggiate da carri armati e da elicotteri da combattimento, hanno lanciato questa mattina una vasta offensiva sulla città irachena di An-Najaf, cercando di isolare le aree sotto il controllo dell’armata di Mahdi. Mentre l’artiglieria e gli elicotteri Usa bombardano le posizioni dei fedelissimi di Moqtada al Sadr, migliaia di residenti di An-Najaf si sono asserragliate nell’area dove sorge la Moschea dell’Imam Ali Shrine nel cuore della città, e dove si teme possa esplodere nelle prossime ore una battaglia sanguinosa e distruttiva.
Un messaggio in arabo letto dai soldati americani dice: "Ai residenti di Najaf: Le forze di coalizione stanno ripulendo la città dall’armata di Mahdi".
Abd al Hadi al Darraji, portavoce ufficiale di al Sadr a Baghdad, riferisce al corrispondente di Al Jazeera che la Moschea Imam Ali shrine a Najaf è circondata dalle forze d’occupazione. Najaf è stata tagliata fuori completamente ed è sotto bombardamenti continui.
"Missili sono stati lanciati verso l’entrata principale della Moschea Imam Ali shrine che è stata completamente circondata". dice al Darraji. "Chiedo alla AMS di istituire una fatwa per prevenire l’entrata delle forze d’occupazione all’interno dello shrine. I Mussulmani devono condannare tutto questo come un atto criminale. L’intero mondo arabo ed islamico deve rifiutare questa tirannia".
Al-Darraji avverte che se le forze d’occupazione entreranno nella moschea Imam Ali Shrine o cercheranno di catturare Muqtada al Sadr vi sarà un bagno di sangue in tutta il paese. "Noi non staremo in silenzio. Noi libereremo l’Iraq anche senza al Sadr."
Nel frattempo, i bombardamenti americani hanno colpitoKut. Fonti ospedaliere irachene riferiscono alla televisione satellitale Al Jazeera che durante un raid avvenuto durante la notte sono morte 75 persone e sono rimaste ferite oltre 150. Un aereo da combattimento statunitense ha lanciato una bomba sul distretto di Al Shakia, a sud di Kut dopo le 3 a.m. Molti dei morti e dei feriti erano donne e bambini.
Colpito anche l’ufficio di Sadr nella città di Kut. Lo Sheikh Mohammad Yihyah riferisce all’agenzia France Press che l’ufficio è stato distrutto in quanto situato nello stesso distretto: "Fortunatamente non vi era nessuno all’interno dell’ufficio. Molto probabilmente gli americani hanno bombardato l’edificio perchè pensavano fosse pieno di miliziani".
Questa mattina ha avuto luogo a Baghdad, nel quartiere sciita di Khadimya, una manifestazione di protesta a cui hanno partecipato migliaia di persone, contro l’assalto americano a Najaf, mentre il vice governatore di Najaf Jawdat Kadam Najim al-Kuraishi ha rassegnato le dimissioni questa mattina, denunciando le "operazioni terroristiche statunitensi contro la città santa".
Manifestazioni di protesta anche a Bassora contro il governo fantoccio iracheno. 20 persone sono state uccise e 50 sono state ferite durante la notte quando le forze d’occupazione brittaniche hanno compiuto un’operazione durante la notte nel distretto della città di Amara, alla ricerca di sostenitori di al Sadr.
Un appello è stato rivolto dal ministro degli esteri egiziano Ahmed Abul Gheit che ha inviato le parti ad un dialogo mentre la Lega Araba ha chiesto l’immediata cessazione delle operazioni militari a Najaf. Un’iniziativa per la fine dei combattimenti è partita anche dallo Shaikh Fayed al-Shanari, capo del Consiglio Provinciale di Najaf che sta attendendo una risposta dall’ufficio di al Sadr.
Rosarita Catani
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