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Comunicato dell’Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Pubblicato su http://www.giuristidemocratici.it
Con preghiera di ulteriore diffusione
Dopo avere a lungo atteso una scontata sentenza della Corte Costituzionale,
il governo ha emanato un decreto legge che assegna ai Giudici di Pace il
controllo giurisdizionale sull?intera materia delle espulsioni amministrative
degli stranieri.
Se non ci trovassimo di fronte a una delle questioni epocali del nostro
tempo, potremmo dire che solo un premio Nobel dell’humor nero poteva estrarre
dal cilindro una soluzione simile. La decisione sulla vita di decine di
migliaia di persone - ovvero il loro bando per dieci anni dal luogo dove
avrebbero voluto vivere o, almeno, sopravvivere - viene affidata a un magistrato
onorario pensato e istituito per trattare celermente gli affari economicamente
di modesto conto per i cittadini.
La scelta del governo Berlusconi è chiara: la vita di un cittadino straniero
ha un valore poco significativo! A dispetto di quello che la Corte Costituzionale
ha ribadito
– la libertà personale è un diritto fondamentale e inalienabile
di ogni persona e a decidere sulla sua limitazione può essere solo un giudice
– il governo ha deciso che esistono due pesi e due misure: la libertà del
cittadino europeo è diversa da quella del cittadino extracomunitario e,
di conseguenza, la decisione se limitarla o meno spetta a giudici diversi.
Chiediamo con forza al governo che le decisioni in materia delle espulsioni
degli stranieri siano riaffidate ai giudici ordinari e che, in ottemperanza
a quanto a suo tempo stabilito dal CSM, la materia non sia devoluta a giudici
onorari.
22 settembre 2004
ASSOCIAZIONA NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI