Home > Extraterrestre non mi abbandonare...
“LONDRA - Proviene da un punto imprecisato tra la costellazione dei Pesci e quella dell’Ariete a 1.000 anni luce dalla Terra e c’e’ il dubbio che possa essere generato da fonti non naturali: tra tutti i segnali radio intercettati dagli astronomi, SHGb02+14a e’ quello che più fa pensare all’invio da parte di una civiltà aliena.
L’enigmatico segnale e’ stato captato per tre volte a partire dal febbraio dello scorso anno dal radiotelescopio Arecibo a Portorico. SHGb02+14a e’ la scoperta più interessante mai fatta dai ricercatori del progetto SETI@home, un programma scientifico il cui obiettivo e’ di analizzare lo sciame di segnali radio provenienti dall’emisfero celeste alla ricerca di impulsi artificiali, ovvero prodotti da creature intelligenti. Secondo i ricercatori che ne hanno studiato la frequenza,SHGb02+14a non sarebbe il prodotto di alcun fenomeno astronomico conosciuto ne’ sembra essere il risultato di un’interferenza naturale. Anche se restano ancora molti dubbi, gli scienziati diSETI@home hanno dichiarato che il segnale e’ quanto di più simile ad un possibile messaggio da parte degli alieni tra quanto e’ stato captato negli ultimi sei anni, da quando cioè la loro ricerca ha avuto inizio...
(Fonte ANSA)
“Extraterrestre, portami via, voglio una stella che sia tutta mia...”.Così cantava parecchi anni fa Eugenio Finardi, probabilmente tra i primi ad intuire che su questa nostra amata terra eravamo veramente arrivati alla frutta. In senso generale lui, uno dei cantori della sinistra non allineata ed anticonformista, ribelle ai suoi stessi pensieri, sovvertiva a fin di bene lo slogan anarchico “la proprietà è furto” , così stanco di soprusi subiti su questa terra, vagheggiava la colonizzazione di qualche stella sconosciuta sulla quale ricominciare con l’aiuto benevolo del suo amico extraterrestre, lontano da velleità imperialistiche.
Ebbene la notizia del segnale alieno, ci fa un po’ uscire dal nostro “provincialismo” terrestre, lasciando spazio all’idea che possa esistere da qualche altra parte dell’universo un luogo ed una civiltà con la quale confrontarci nel bene e nel male.
La cinematografia, soprattutto americana, ci ha fatto assistere negli ultimi anni a storie dove si evidenziava il nostro limite bellico nei confronti di entità aliene, chiaramente ostili, vinte alla fine dopo non poco sacrificio dalla forza della ragione e dell’amore umano.
Considerando cosa sta succedendo sul nostro pianeta, sembrerebbe che i due sentimenti sopra citati siano stati messi al bando, lasciando invece spazio alla crudeltà, all’odio ed alla cieca bramosia di potere, incapaci di distinguere il valore della vita e trasformando la morte in una sorta di fiction da rivendere attraverso i mass media. Soltanto una invasione aliena potrebbe far uscire l’umanità da questa spirale di violenza, per lasciar posto all’amore ed alla fratellanza finalizzati al comune interesse.
Personalmente credo poco all’esistenza di una civiltà che possa manifestarsi a noi con mezzi convenzionali ed attraverso i cinque sensi di cui disponiamo. In ogni caso mi piace immaginare che gli alieni siano nostri amici e che possano finalmente indicarci la via per uscire da questo assurdo baratro di morte.
“...extraterrestre non mi abbandonare, voglio tornare per ricominciare...”.