Home > FESTA DELL’UNITA’: Scajola invitato a Genova e i ds si spaccano

FESTA DELL’UNITA’: Scajola invitato a Genova e i ds si spaccano

Publie le sabato 28 agosto 2004 par Open-Publishing
1 commento

Genova Sarà ospitato il ministro degli interni che gestì la repressione nei giorni del G8. Protesta Vittorio Agnoletto. E la stessa «Unità» si dissocia dall’invito

de I. VA.

Scajola a Genova, tre anni dopo il G8 e nientemeno che alla Festa nazionale dell’Unità. A sollevare il caso è Vittorio Agnoletto che lancia un appello ai dirigenti Ds: «Cancellate quell’invito indecente». Ma il suo comunicato resta per due giorni lettera muta, ignorato anche dalle numerose testate giornalistiche cui era stato diramato. «L’invito a Scajola - scriveva il 25 agosto Agnoletto - è innanzitutto un’ulteriore dolorosa ferita inferta a quelle migliaia di cittadini che hanno subito, sui loro corpi, la repressione del G8 e a quanti ancora attendono che sia fatta verità e giustizia». Genova, luglio 2001. E’ Claudio Scajola il ministro degli interni responsabile della violenta repressione che si scatena nei giorni del G8 e che culmina con l’omicidio di Carlo Giuliani, l’assalto alla Diaz e le torture di Bolzaneto.

Passa poco più di un anno e Scajola è costretto a dimettersi dopo aver definito Marco Biagi - vittima delle Nuove Br - «un rompicoglioni».

Genova, settembre 2004. Claudio Scajola - attualmente ministro per l’attuazione del Programma - viene invitato a partecipare alla Festa nazionale dell’Unità che, guarda un po’, si tiene quest’anno giusto a Genova.

Un invito privo di stile - se non proprio in odore di cattivo gusto - quello che ha spinto gli organizzatori diessini a riconvocare Scajola sul luogo del delitto. A denunciare per primo l’improvvida convocazione è Antonio Padellaro che - il 24 agosto - sulle pagine de L’Unità manifesta, senza reticenza alcuna, tutto il suo sdegno: «Di Claudio Scajola (dibattito sull’immigrazione il 7 settembre) basta ricordare che era lui il ministero degli interni ai tempi dei fatti di Genova». Del resto Scajola - non demorde Padellaro - sembra essere in ottima compagnia: dopo di lui, il popolo della sinistra potrà godere dei fulgidi consigli di Bobo Maroni («punta di lancio dell’offensiva contro l’articolo 18») e dei lucidi suggerimenti gidiziari di Gaetano Pecorella, «avvocato principe di Berlusconi». «Non certo colombe della pace e del dialogo», chiosa secco - e a ragione - l’editorialista e codirettore de L’Unità.

Non passano ventiquattr’ore che arriva - piccata e ridicolmente «politically correct» - la risposta del responsabile nazionale «Feste dell’Unità» Lino Paganelli: «Discutere, in modo argomentato e civile, con i propri avversari politici non è una maniera di annacquare le differenze. Casomai è la via per evidenziarle.»

Segue piccola ma spassosa polemica interna: «Mi si lasci dire che appare per lo meno singolare la scelta de L’Unità (giornale) di dedicare a L’Unità (festa) un editoriale di critica». Certo che la «Pravda» era senz’altro più affidabile.

Ad associarsi all’appello di Agnoletto è stato, ieri, il Forum sociale del ponente genovese che ritiene la presenza di Scajola a Genova inopportuna e offensiva.

Sulla linea del dialogo si schiera invece il Comitato Verità e Giustizia per Genova ma scavalcando, a sinistra, i Ds: «Che Scajola venga e parli del G8: sarebbe un’occasione per mettere a fuoco anche le posizioni del centrosinistra». Vuoi vedere che sta lì il problema?

http://www.ilmanifesto.it

Messaggi

  • E’ una cosa assurda invitare e mettere in mostra il Ministro Scajola.

    Voglio ricordare che Scajola definì Marco Biagi un "rompicoglioni".
    Scajola non aveva capito niente su Marco Biagi, ma a questa incomprensione aveva aggiunto un dose di cinismo e di disumanità.

    La sua concezione della vita, basata sulla superficialità, sul provincialisno, sulla mancanza di umanità lo fanno emblema di un’Italia arretrata, bigotta.

    Il suo contributo ad esasperare il clima del G8 di Genova è indubbio.

    Potrebbe essere chiamato a portare il suo contributo ad un’assemblea di SS.

    ROMANO