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Femminista pubblica foto in topless su facebook: minacciata di morte per lapidaz

Publie le martedì 26 marzo 2013 par Open-Publishing

Posta su facebook una foto di se stessa in topless che recita "F..k la tua morale". Subito dopo Amina (il nome con cui è identificata), una giovane femminista di 19 anni viene minacciata di morte per lapidazione. Sono diversi gli attivisti, tra questi citiamo Richard Dawkins, che vogliono un giorno di azione per sosenere Amin.

Contro la giovane si scatena anche Kapitalis, il giornale tunisino che nella voce del predicatore salafita wahabita Almi Adel, facente capo alla Commissione per la promozione della virtù e alla prevenzione del vizio: "La ragazza - dichiara - deve essere punita secondo la sharia, con 80 a 100 frustate, ma [a causa del] gravità dell’atto che ha commesso, che merita essere lapidata a morte. Il suo atto - infierisce - potrebbe portare a un’epidemia. Potrebbe essere contagiosa e dare idee per altre donne. È quindi necessario isolare [l’incidente]. Che il suo desiderio di essere guarito."

Se il reato Amina l’avesse compiuto in Tunisia, l’avrebbero punita con fino a ben due anni di carcere ma anche con una multa che poteva andare da 100 a 1.000 dinari, vale a dire da £ 40 e £ 400.

Dopo una petizione firmata da più di 15.600 persone il 4 aprile ci sarà una giornata internazionale di azione, organizzata dagli attivisti, per rimarcare le minacce messe in attonei confronti di Amina.

Le richeiste degli attivisti sono chiare:

"I sottoscritti, in modo inequivocabile difendono Amina, la sua vita e vogliono la libertà di proteggerla da coloro che l’hanno minacciata e immediatamente perseguita. Il 4 aprile 2013, chiediamo una Giornata internazionale per difendere Amina. Amina rappresenta tutti noi. Il giorno e oltre, i gruppi e gli individui possono partecipare, mettendo in evidenza il suo caso, pubblicazione di foto in topless di se stessi e il loro attivismo su siti di social media, firmare una petizione , Tweeting # Amina, scrivendo lettere in sua difesa, e altro ancora. Il 4 aprile, ci ricorderà gli islamisti e il mondo che la vera e propria epidemia e il disastro che deve essere messo in discussione è misoginia - islamico o altro".