Home > Forza Italia: cresce il malcontento nel partito
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha recentemente voluto ribadire che la verifica nella maggioranza è ormai definitivamente chiusa. Fine delle polemiche e degli attriti nella Casa delle Libertà, ha promesso Berlusconi, stop alle "fibrillazioni e ai rigurgiti di vecchie abitudini".
Il leader di Forza Italia dovrebbe però occuparsi meno della coalizione e pensare un po’ di più al suo partito. All’interno del movimento azzurro cresce infatti il malcontento e cominciano ad emergere piccoli, ma preoccupanti segnali di rivolta.
Una settantina di parlamentari eletti nelle fila della compagine del premier hanno addirittura voluto mettere nero su bianco il loro disagio scrivendo una lettera al vetriolo all’indirizzo dei vertici del partito.
I rivoltosi hanno chiesto una diversa organizzazione e, soprattutto, una maggiore collegialità nelle decisioni. Per intenderci si lamenta la scarsa considerazione dell’opinione altrui, in un partito abituato a seguire solo e unicamente le indicazioni del padrone assoluto.
Altro tema caldo quello relativo alla possibilità di fare carriera all’interno del movimento. Sembra infatti che l’unico criterio oggi utilizzato per l’assegnazione delle cariche sia quello della raccomandazione, mentre i firmatati del documento gradirebbero un sistema basato sulla meritocrazia.
"Devono valere il merito e l’impegno - si legge nella lettera - anziché le amicizie e i rapporti consolidati".