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Francia, rentrée tranquilla nelle scuole senza foulard

Publie le venerdì 3 settembre 2004 par Open-Publishing

di A. M. M.

La rentrée è estremamente calma. Non ci sono stati segnalati dei casi problematici» ha affermato ieri il ministero dell’Educazione. La legge sulla laicità è entrata in vigore. Il ministero si aspettava un centinaio di casi conflittuali in tutta la Francia (ma una parte delle classi riapre solo oggi), invece non ci sono stati problemi speciali per la rentrée di quasi tutti i 12 milioni di allievi di Francia, dalle materne al liceo. Il clima creato dal rapimento dei due giornalisti francesi, la partecipazione commossa delle gerarchie musulmane e dei cittadini di religione islamica all’angoscia del paese, hanno contribuito a distendere il clima.

Al punto che da parte del ministro dell’Educazione, François Fillon, è venuto un segnale di apertura, che non toglie nulla alla laicità: la «riflessione»" in corso dallo scorso novembre, quando la commissione Stasi (che aveva preceduto la legge sulla proibizione dei segni religiosi a scuola) si era detta favorevole all’eventualità di stabilire due giorni festivi a scuola per le religioni non cristiane, uno per lo Yom Kippur l’altro per l’Aid el-Kebir, potrebbe concludersi in modo positivo.

Secondo il mediatore Bernard Stasi, «l’islam è la seconda religione di Francia, un gesto mi sembra indispensabile».Il ministro François Fillon era presente, ieri mattina, in una scuola elementare. Mercoledì era stato a La Courneuve, alla periferia nord di Parigi, dove l’anno scorso c’era stata una decina di casi di ragazze velate (ma nessuna esclusa). Ieri nessun caso del genere. Non distante da lì, a Mantes la Jolie, altra periferia difficile, otto ragazze sono arrivate fino alla porta del liceo Saint Exupéry con il foulard, ma l’hanno tolto e messo nella borsa prima di entrare.

Qualche caso analogo anche a Strasburgo, ma in tutte le scuole era stata istituita una commissione di dialogo, come aveva chiesto mesi fa una circolare ministeriale di applicazione della legge sulla laicità. A Suresnes, una ragazza del liceo professionale Paul Langevin, che porta il velo, afferma: «per la rentrée, anche alla moschea ci hanno detto di levare il velo all’entrata della scuola. L’imam ha detto che non era un problema, nemmeno per le ragazze che avevano deciso di portarlo. L’importante è che restino delle buone musulmane e che è meglio obbedire».

Nessun problema quest’anno neppure al liceo Henri Wallon di Aubervilers, che l’hanno scorso era stato al centro delle cronache a causa di due ragazze, Alma e Lila Levy, che avevano fatto del velo uno stendardo. «Non ci sarà nessuna kippa nelle scuole pubbliche» ha dichiarato il rabbino Haim Korsia, portavoce del gran rabbino di Francia.

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