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GLI AUTOFERROTRANVIERI DICONO NO ALL’ACCORDO BIDONE E ALLA PRIVATIZZAZIONE

Publie le venerdì 30 gennaio 2004 par Open-Publishing

Altissima adesione allo sciopero degli autofferrotranvieri proclamato dal sindacalismo di base.

I lavoratori ATC, nonostante le pressioni esercitate dalle segreterie dei sindacati firmatari
dell’accordo bidone, hanno sciopero in massa. L’adesione è pari al 95%

I lavoratori, dopo aver riportato i mezzi nei depositi, si sono recati alla manifestazione che è
partita dalla Zucca: in oltre 200 hanno attraversato le vie del centro, passando sotto la sede
della Prefettura, del Comune e della Provincia.

Significativo il fatto che la lotta degli autoferrotranviari si sia connessa con quella dei
lavoratori del Gruppo Telecom in sciopero con il sindacato Flmu Cub, contro i progetti di
ristrutturazione aziendale, i quali in 50 si sono uniti al corteo lungo via Indipendenza.

Una nostra delegazione è stata ricevuta dall’Assessore Comunale Galletti al quale abbiamo reso
noto i dati dello sciopero e fatto notare che il sindacalismo di base pur rappresentando la voce dei
lavoratori in sciopero continua a non essere convocato al tavolo negoziale da parte dell’ASSTRA e
del Governo.

Dopodiché è stata rappresentata la situazione di estrema precarietà in cui vivono i lavoratori ATC
in relazione all’ imminente gara d’appalto del servizio.

A tale proposito è stato chiesto un impegno preciso per garantire il mantenimento dell’attuale
contratto, attraverso l’inserimento della c.d. "clausola sociale" nel capitolato d’appalto.

Galletti si è impegnato a convocare in tempi brevi un apposito tavolo di confronto.

Quando il corteo è giunto sotto la sede della provincia, anche l’assessore Rabboni ha incontrato
una delegazione. Gli sono ovviamente state rappresentate le medesime questioni poste nell’incontro
con Galletti e anche lui si è dichiarato disponibile a riaprire il confronto.

Buon senso vorrebbe che la riuscita dello sciopero inducesse l’ASSTRA e il Governo ad aprire il
confronto con noi e non solo con chi oggi, di fatto, non rappresenta la categoria.

Ciò si rende necessario per far recuperare ai lavoratori quanto perso con l’accordo sottoscritto
da CGIL, CISL, UIL, FAISA e UGL.

Sul piano locale lo sciopero, dovrebbe fare riflettere la Giunta regionale affinché modifichi la
legge Regionale in base all’articolo 14 del Decreto Legge n. 269 del 30/09/2003 che prevede la
possibilità di assegnare direttamente il servizio di Trasporto Pubblico Locale a società a capitale
interamente pubblico, o a società a capitale misto i cui soci di maggioranza siano Enti Pubblici.

Dovrebbe fare riflettere gli Enti proprietari affinché sospendano la gara d’appalto e a prevedano
l’assegnazione diretta del servizio ad ATC.

Dovrebbe fare riflettere la dirigenza ATC (a partire dal suo Presidente) affinché accolgano le
proposte da noi avanzate sul tavolo di contrattazione aziendale.