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GOVERNO E CACCIA SELVAGGIA

Publie le giovedì 19 febbraio 2004 par Open-Publishing

DOMANI IN CONSIGLIO DEI MINISTRI L’ESAME PRELIMINARE DEL DISEGNO DI LEGGE
ALEMANNO SULLA CACCIA "SPARA-TUTTO"
CONTRARI CORPO FORESTALE E AMBIENTALISTI

Domani è iscritto all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri l’esame
preliminare di un disegno di legge (ministeri Agricoltura e Ambiente) per la
modifica della legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna e la disciplina
della caccia.

Pare vi siano contrasti anche tra i ministeri interessati riguardo ai
contenuti della bozza governativa , in quanto il clima pre-elettorale
europeo ha indotto i consiglieri del Ministro delle Politiche
Agricole Alemanno a calcare la mano. Un parere negativo è stato inoltrato
anche dai vertici del Corpo Forestale dello Stato.

Più che una vera esigenza di riforma delle norme di tutela della fauna, il
d.d.l. - di cui sono già circolate tra le associazioni venatorie
informalmente verie versioni (di alcune settimane fa la retromarcia di
Alemanno su una prima ipotesi, nero su bianco, di consentire il porto di
fucile ad uso caccia per i sedicenni), sembra finalizzato a garantire la
rielezione dell’eurodeputato-cacciatore veneto di AN Sergio Berlato,
proveniente dal mondo venatorio più estemista (consigliere regionale veneto
per Caccia Pesca Ambiente nel 1993) e capofila dell’azione di lobbying
"calibro 12" nei confronti di Alemanno.

Tra i punti più vergognosi del disegno di legge figurano:
 la depenalizzazione di molti reati di bracconaggio (che verrebbero
trasformati in sanzioni amministrative), come l’odiosa uccellagione con le
reti, l’uso di fucili a bordo di autoveicoli e barche, l’abbattimento di
specie protette; e ciò in assoluta controtendenza rispetto ad una recente
Decisione Quadro del Consiglio UE (2003/80/GAI del 27/1/2003 sulla
protezione dell’ambiente attraverso il diritto penale), che raccomanda di
istituire nei Paesi membri sanzioni penali per la caccia di frodo alle
specie protette: l’Italia si avvia dunque a nuove condanne europee per le
sue scelte filovenatorie

 l’aumento delle specie cacciabili, tra cui varie specie acquatiche
minacciate di estinzione

 l’allungamento del periodo di caccia a febbraio, minacciando la
consistenza delle popolazioni dei riproduttori che in primavera si
accingerebbero a nidificare dopo la dura selezione naturale invernale e il
depauperamento causato dalla precedente stagione di caccia autunnale -
l’aumento della mobilità sul territorio nazionale, con l’esenzione
dall’iscrizione ai vari ambiti territoriali di caccia, per i più scatenati
sparatori di selvaggina migratoria.

"Il d.d.l. del Ministero Agricoltura è un’affronto sia alla maggioranza
degli Italiani (72% secondo gli ultimi recentissimi sondaggi) che detestano
la caccia, sia a chi crede a modelli di gestione venatoria non improntati
a demagogiche "deregulations" in stile spara-tutto", dichiara Paola Verganti
della Lega per l’Abolizione della Caccia.

LAC - Lega Abolizione Caccia

Per informazioni:

Tel/fax 0258306583

mailto:info@abolizionecaccia.it

Web: http://www.abolizionecaccia.it