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GUANTANAMO

Publie le mercoledì 17 marzo 2004 par Open-Publishing

Sulla punta orientale di Cuba, dal 1898, c’è la base statunitense di
Guantanamo che conta un personale di circa 2700 uomini. In quella base ci
sono circa 660 detenuti di oltre 40 nazionalità, accusati di complicità col
terrorismo. La base di Guantanamo è un luogo che si pone al di fuori del
diritto internazionale. Nessuna regola vale per quei detenuti, ai quali non
è applicata la Convenzione di Ginevra. I diritti umani non valgono per quei
poveracci, che vengono quotidianamente sottoposti a torture fisiche e
psicologiche. Le condizioni dei detenuti di Guantanamo sono state denunciate
da molte organizzazioni internazionali che si occupano di difesa dei diritti
umani, ma le ultime rivelazioni sono agghiaccianti e vanno ben oltre ogni
possibile immaginazione.

Ruhal Ahmed e Shafiq Rasul, nati in Gran Bretagna, furono arrestati dagli
americani in Afghanistan e portati a Guantanamo. I due erano innocenti e ora
sono liberi, grazie ai servizi britannici che ne hanno provato l’innocenza.
Ma per due anni hanno subìto torture di ogni tipo, per mano di americani, al
punto da avere confessato colpe che non avevano commesso solo per sfuggire
alle sevizie.

A David Rose, giornalista del "The Observer", i due dalle loro case in
Inghilterra, raccontano le loro sofferenze. Hanno patito sete e fame,
rischiando di morire. Legati all’aperto notte e giorno con ceppi alle gambe
e alle braccia (tanto che Rasul perse la sensibilità alle braccia per sei
mesi), bendati in modo da perdere ogni concezione del tempo e dello spazio,
impossibilitati dall’andare in bagno. Ahmed è stato mandato in isolamento
nell’ala di deprivazione sensoriale con l’accusa di "danno premeditato alle
proprietà del governo americano" solo per avere scritto "buona giornata" su
una tazza. Sottoposti a interrogatori di oltre 24 ore continue, obbligati a
stare in silenzio senza potere scambiare una parola per mesi col vicino di
cella. Condizioni inumane cui gli USA costringono degli esseri umani che non
sono stati condannati da nessun tribunale. Il tribunale militare americano
che li giudicherà potrà comodamente condannarli a morte, senza appello né
altro tipo di difesa.

Guantanamo è una sorta di campo di concentramento creato dagli USA, il paese
che si erge a paladino delle libertà e dei diritti. E pensare che c’è chi si
indigna quando alle manifestazioni antimperialiste sui cartelloni col volto
di Bush si aggiungono i baffetti in stile Hitler. Si obietta che Bush non è
un dittatore perché è stato eletto democraticamente. Forse questi signori
dovrebbero ripassare la storia, perché anche Adolf Hitler è stato
democraticamente eletto.