Home > Genova: Processo G8, Fini testimone
Processo G8, Fini testimone
Decisione a sorpresa alla terza udienza a carico dei 25 no global accusati di devastazione e
saccheggio
Per il tribunale inammissibile l’esame di Berlusconi «E’ irrilevante rispetto all’oggetto del
giudizio»
Genova Silvio Berlusconi è stato dichiarato un teste inammissibile dal tribunale, presieduto da
Marco Devoto, davanti al quale, tutti i martedì, si svolge il processo contro i venticinque no
global accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 genovese. Invece, secondo i giudici, è
ammissibile l’ascolto, sempre come teste, di Gianfranco Fini e di alti funzionari della polizia.
L’elenco dei testi è stato valutato ieri durante una lunga udienza, estremamente tecnica che, iniziata
nell’aula bunker alle 9 del mattino, si è conclusa alle 15,30 con l’ordinanza emessa dal tribunale.
Ascoltare come testimone il presidente del Consiglio è stato giudicato inammissibile in quanto le
motivazioni per le quali era stato chiesto il suo esame «appaiono non rilevanti rispetto
all’oggetto del processo». Tra l’altro quando si è fatto il nome di Berlusconi in aula, il rappresentante
dell’avvocatura dello Stato, ha sottolioneato: «Il premier ha diritto ad essere ascoltato a Roma e
visti i suoi numerosi impegni, si rischia di far scivolare il processo di almeno sei mesi».
La deposizione del presidente del Consiglio, parte civile nel processo, chiesta da alcuni
difensori, non era stata contestata dalla pubblica accusa Anna Canepa e Andrea Canciani perchè avrebbe
potuto rendere noto il danno morale che hanno causato al nostro Paese le azioni di devastazione
durante il vertice genovese. Danno - è stato detto dai pm - che Berlusconi ha certamente potuto
raccogliere durante i suoi viaggi all’estero. La presidenza del Consiglio, essendosi costituita parte
civile, potrebbe comunque essere chiamata a deporre sui motivi che l’hanno portata ad entrare nel
processo, anche se non obbligata. Insieme a Silvio Berlusconi sono stati dichiarati testi
inammissibili l’allora procuratore capo Francesco Meloni e l’attuale Francesco Lalla perchè hanno preso parte
all’inchiesta in qualità di magistrati.
Tra i nomi più risonanti che si notano nel lungo elenco
dei testimoni indicati dagli avvocati difensori, che sono stati ammessi ci sono, oltre al
vicepremier Gianfra
nco Fini, il sindaco Giuseppe Pericu, i parlamentari Filippo Ascierto, Francesco Martone,
Graziella Mascia, il capo della polizia Gianni De Gennaro, l’ex questore di Genova Francesco Colucci, e
poi Luca Casarini e Vittorio Agnoletto. La difesa, con la citazione di Fini - a Genova durante le
calde giornate del luglio del 2001 - e dei responsabili delle forze armate, intende chiarire come e
da chi venne gestito l’ordine pubblico nei giorni del G8 e soprattutto da chi fu ordinata la
carica contro il corteo autorizzato in via Tolemaide.
Per contestare la citazione di tali testi la
pubblica accusa ha sottolieato in aula: «Questo non è un processo contro le forze dell’ordine».
Nel corso dell’udienza l’avvocato Simonetta Crisci del Foro di Napoli, difensore del manifestante
romano Alberto Funaro, ha sollevato anche una eccezione di legittimità costituzionale per la
richiesta, avanzata dall’accusa, di acquisire atti, contenuti in un fascicolo dei pm contro ignoti, a
cui la difesa non aveva potuto accedere. L’eccezione di incostituzionalitàè stata respinta dai
giudici in quanto definata "superata". Martedì prossimo è prevista la proiezione di un video girato
dai vigili urbani della durata di tre ore.
Messaggi
1. Ecco come il Sismi spiava Roppo & Canepa (nonché CARIGE e CIR), 30 maggio 2010, 22:44, di INeuropa
Articolo tratto dal portale Indymedia al link:
http://piemonte.indymedia.org/article/8908
Scoop: Ecco come il Sismi spiava Roppo & Canepa (nonché CARIGE e CIR)
SISMI: “Operazione Cavallo di Troia” ecco come il servizio segreto militare attenzionava centri sociali, alta finanza, avvocati, banche ed iraniani.
Palazzo di Giustizia di Genova, P.zza di Portoria 1. Lo stramaledetto “Armadio della vergogna”. continua a vomitare faldoni che dovrebbero rimanere sopiti per molto tempo ancora. Ecco come il Sismi attenzionava Roppo & Canepa nonché C&C (Carige & Cir e Coe & Clerici). A smascherare lo 007 del Sismi non i CC (Carabinieri) ma il duo inquirente Canepa & Canciani.
Accidenti se li ha fregati. Li ha fregati tutti, quell’Altana…. L’agente del Sismi Altana Pietro sembra l’unico a custodire certezze in questa intricata spy story dove la realtà è tutto meno ciò che sembra, sfuggente come la sabbia di queste spiagge liguri. Li ha fregati tutti. Le banche, l’alta finanza, i centri sociali, gli iraniani. Forse anche i giudici. E ora tremano anche alcuni magistrati. L’armadio della vergogna è quel famoso archivio dove pare siano stati riposti per anni tutti quei fascicoli scomodi da tenere al riparo da occhi indiscreti. Almeno un ripiano dell’archivio segreto di P.zza Portoria, è proprio riservato a lui: Altana Pietro. La spia del servizio segreto militare che è andato a battere nei centri sociali in cerca di informazioni per il Sismi.
Qui una sintesi:
– “Altana Pietro: lo 007 del SISMI che spiava i centri sociali (e non solo)”
http://piemonte.indymedia.org/article/5620
Lo 007, all’anagrafe Altana Pietro, è conosciuto anche con alcuni strani pseudonimi come "Guglielmo Dabove" e/o “Franco Ugo Davolio” (“Diavolio” sarebbe più corretto). Ha 49 anni, look alla kojak (capoccia lucida e rasata) elegante e con la faccia da bravo ragazzo. Per alcuni non è che un Robin Hood in giacca e cravatta. Ma chi sia davvero, nessuno - neppure i giudici di palazzo di giustizia di Genova - possono dirlo con esattezza. La sua storia è la trama di un intrigo internazionale, un racconto che si snoda ricco di insidie tra spie e servizi segreti, depistaggi, presunti rapimenti, export di armi per l’Iran etc etc. Di sicuro si sa che Altana Pietro, esperto informatico nato a Torino da una famiglia di origini genovesi, doppio passaporto – italiano e americano - ha sottratto documenti riservati alle più importanti società italiane ed estere, nonché informazioni super-segrete a prestigiosi avvocati d’affari.
Di alcuni dossier scottanti abbiamo già dato conto in precedenti articoli proprio quì sul portale Indymedia. L’attività di intelligente dello 007 del Sismi però non s’è esaurita infiltrandosi nei centri sociali. Il primo tassello di questo intricato puzzle si rintraccia seguendo il filo di importanti società dell’alta finanza e aziende in odor di mafia e traffico d’armi.che l’agente Altana risulta aver spiato per lungo tempo.
Qui una sintesi:
– “Scoop: Ecco come il Sismi doveva rapire Carlos Remigio Cardoen”.
http://piemonte.indymedia.org/article/6564
Il capitolo più intrigante di questa incredibile storia concerne invece l’attività di intelligence dei servizi segreti militari nell’ambito di un certo tipo di studi legali. Per intenderci stiamo parlando di importanti avvocati d’affari (non certo di penalisti) nonché di avvocati fiscalisti di primissimo piano.
Dicevamo operazione “Cavallo di Troia”. Anche le città più fortificate possono essere conquistate senza dar battaglia. Come fece Ulisse. Ossia con una scaltra intrusione nella fortezza del nemico. Quello che ha fatto il Servizio segreto militare. S’è introdotta negli uffici delle migliori law firms genovesi per spiarne i (torbidi?) affari. Facendolo con grande fantasia e stile (bisogna ammetterlo). Per il tramite dell’agente del Sismi (alla bisogna anche del Sisde) Altana Pietro.
Milano Finanza e il quotidiano iIl Secolo XIX in una serie di articoli dedicati all’agente segreto hanno in parte già svelato l’arcano. Scrive il Secolo XIX nell’edizione del 5 novembre 2009: “…schedati a Genova banche e avvocati, si infiltrò nei centri sociali per il g8
Sentenza-choc: lavorava davvero per i servizi segreti, ma ha esagerato …cercava documenti top secret, facendo l’addetto delle pulizie di alcune aziende genovesi … poi una volta o due a settimana consegnava tutto al suo contatto, un maresciallo della Guardia di Finanza…”.
http://piemonte.indymedia.org/attachments/nov2009/articolo_stampa_altana_pietro_2.pdf
http://piemonte.indymedia.org/attachments/dec2008/rapporto_sismi_sisde.pdf
I giudici genovesi, che da tempo immemore vivono nella spicosi d’esser attenzionati dai servizi segreti, hanno indagato a lungo sullo 007 del Sismi scoprendo in parte che cosa ci cela davvero dietro questo thriller.
Ecco lo scoop. I servizi segreti hanno usato un’impresa di pulizie industriali per infiltrarsi negli studi legali d’alto bordo. L’impresa si chiama - o si chiamava - Altana Pietro Impresa Pulizie Industriali (che sforzo di fantasia). Specialità pulizie uffici (pare che li “ripulisse” anche bene). Altana Pietro, con il supporto logistico del Sismi, non ha difficoltà alcuna a dotarsi d’un background con in controfiocchi. In quattro e quattrotto riesce ad accreditare l’impresa “cavallo di troia” presso i migliori avvocati d’affari e studi legali. Acquisita la fiducia (e le chiavi degli uffici) fa scattare la trappola. Operazione “Cavallo di Troia” is ok!.
Semplicemente geniale. Non è forse più efficace un piano di lenta, ma pervasiva infiltrazione, rispetto ad una guerra guerreggiata? Alla stessa stregua d’un virus che attacca un organismo, insediandosi nella cellula ospite. Ecco la tattica del Sismi. Nella rete del Sismi/Altana cadono così, uno dopo l’altro - come birilli - nomi illustri e avvocati di primissimo piano. A Palazzo di Giustizia di Genova si registrano i nomi delle blasonate povere vittime: Bonelli Erede e Pappalardo (il Prof. Avv. Franco Bonelli è probabilmente il consulente legale più apprezzato da società dell’alta finanza quali ENI, FFSS, Impregilo, Fintecna, Telecom, Mediobanca, Morgan Stanley, Merrill Lynch, Banca Intesa San Paolo, etc etc). Tra gli avvocati spiati figura anche il fiscalista Victor Uckmar (noto tributarista genovese consulente di Pesenti, Italcementi, PDS, Assofiduciaria, e di molte altre società). Viene approcciato ed infiltrato anche lo studio legale Carbone & D’Angelo, fondato dai Proff.ri Avv.ti Sergio Maria Carbone e Andrea D’Angelo (consulenti di riferimento di una miriade di società e banche tra cui Ansaldo e Banca Passadore).
Ma tra tutti spicca un altro nome illustre del panorama legale.
Lo studio legale “Roppo & Canepa”.
E’ una notissima aggregazione di avvocati fondata dall’avvocato Prof. Vincenzo Roppo e dall’Avv. Paolo Canepa. Anche l’avv. Vincenzo Roppo è consulente storico di importanti società e Banche. Tra queste i nomi del Gruppo C.I.R. (Roppo è salito alla ribalta della cronaca finanziaria per il noto contenzioso tra la Fininvest di Silvio Berlusconi ed io Gruppo C.I.R. di De Benedetti), ENI e Banca Carige. Il socio Avv. Paolo Canepa figura apparentemente più defilata, invece risulta essere forte di conoscenze significative, specie a Palazzo di Giustizia di Genova (il che non guasta). La sorella di Paolo Canepa infatti, Anna Canepa, è un magistrato molto noto a palazzo di giustizia di Genova e da tempo il suo nome compare in tandem in diverse inchieste con quello di Andera Canciani. Anna Canepa è anche uno degli esponenti di punta di Magistratura Democratica (attualmente in forza alla Direzione Nazionale Antimafia). Il nome di Anna Canepa è salito alla ribalta a Genova - purtroppo tristemente - insieme a quello del magistrato Andrea Canciani per le inchieste contro no-global e centri sociali relativamente ai fatti del G8.
Perché prendere di mira proprio Roppo & Canepa? Pare che il Sismi voglia gettare un’occhio su Banca Carige, su Giovanni Berneschi presidente della banca genovese), nonché Gruppo CIR e De Benedetti ed approfondirne un pò gli affari. Non c’è miglior avamposto di Roppo & Cenepa. Vincenzo Roppo oltrechè già membro del cda della banca risulta essere anche consulente legale di riferimento della stessa e del suo Presidente Giovanni Berneschi. Un colpo gobbo. Dapprima Roppo & Canepa vengono attenzionati per lungo tempo attraverso un’informatrice che lavora all’interno dello studio legale, l’agente “Luciana” (che pare sia anche il nome vero). Come nelle migliori spy story, la referente del Sismi è un’addetta alle pulizie (e a “ripulire” di documenti). I servizi segreti mettono le mani su una quantità impressionante di atti riservati della banca genovese. Il Presidente Berneschi conferisce regolarmente allo studio legale Roppo & Canepa carteggi sensibili (bozze di verbali, piani strategici, memorandum, agreement, scritture, atti giudiziari, appunti, atti del CDA etc etc). Lì è scritta (quasi) tutta la storia di Banca Carige. Altana, incaricato dal Sismi di fare da trait-d’union con l’agente “Luciana” lavora per anni con questo andazzo, sino a quando l’agente “Luciana” comunica ai servizi di non poter più continuare a fare la spia. E’ affetta da una grave forma di cancro. Forse le rimane poco tempo. Deve lasciare. Che fare? Dopo un consulto a Forte Braschi si decide per candidare al subentro l’impresa “Cavallo di Troia” che il Sismi impiega sotto la lanterna. Altana viene presentato dall’agente “Luciana” allo Studio Roppo & Canepa. Il “Cavallo di Troia” del Sismi sfonda con successo. Ma solo per poco tempo. Perché qualcosa và storto per l’agente segreto. Una importante shipping company attenzionata dal Sismi , Coeclerici Spa, s’accorge d’esser stata spiata ed intuisce lo schema del “cavallo di troia”.
Quì una sintesi:
– “GENOVA - SPY STORY AL PESTO - ECCO COME COECLERICI SPA SPIAVA - Desecretati dopo altre 8 anni documenti TOP SECRET”
http://piemonte.indymedia.org/article/1347
– "Mafioso è bello" (parola di COECLERICI)”
http://piemonte.indymedia.org/article/1700
“La Repubblica (CIR Group): ecco come funziona la fabbrica del fango”.
http://piemonte.indymedia.org/article/8579
Coeclerici Spa non disdegnerebbe di perseguire in qualche modo lo spione, ma denunciare d’essere attenzionati dai servizi segreti sarebbe da masochisti puri. Così prende in mano la situazione l’avvocato della società armatrice (Avv. Corrado Papone) geniale personaggio dal passato non propriamente trasparente (già sospeso dall’ordine per gravi reati penali) che consiglia i vertici della società Coeclerici di querelare l’Altana per spionaggio industriale. Se ben congeniata la cosa potrebbe funzionare. Per agevolare vengon fatte ritrovare alla Digos microspie nella gabina telefonica della società. Parte un’inchiesta della Procura contro lo 007. Tutto però finisce nel nulla in poco tempo. L’agente del Sismi viene prosciolto. Sapete però com’è Genova. E’ una città maligna, piccola, e sbalorditivamente pettegola. Tutto si viene presto a sapere. Così le voci dello spione del Sismi e del “cavallo di troia” circolano in fretta per la superba. Il tam tam degli spiati si rincorre febbrilmente via fax e le indiscrezioni corrono sul filo del telefono. Obiettivo: sputtanamento a 360 gradi. Nei giorni successivi si registreranno tra le società dell’alta finanza infiltrazioni a vari livelli. Saltano fuori tra gli spiati gli iraniani di Irasco, attenzionati dal Sismi per sospetto di export illegali (armi e tecnologie nucleari).
continua su Indymedia ...
1. Ecco come il Sismi spiava Roppo & Canepa (nonché CARIGE e CIR), 4 giugno 2010, 21:50, di INeuropa
Notizia tratta dal portale Indymedia al link:
http://piemonte.indymedia.org/article/8988
“Eredità Maragliano: Giovanni Berneschi & Carige rimarranno in mutande”
Famiglia Maragliano. Nobile e facoltosissima dinastia genovese di agiati e benestanti possidenti. Autentico sangue blu doc.. Tradotto in venali termini materiali significa appezzamenti di terreni a perdita d’occhio, prestigiosi edifici storici, oggetti/opere d’arte, fondi azionari e obbligazionari, titoli, denari a gogo. Una fortuna sterminata, incalcolabile, valutata in centinaia di milioni (se non miliardi) di euro e/o di palanche dei nostri giorni.
Loro - i Maragliano d’oggi - sono ricchi sfondati, ma non lo sanno. O perlomeno non ne aveva coscienza. Sapevano ch’erano ricchissimi gli antenati, gli avi. Banca Ca.Ri.Ge. Spa invece era a conoscenza di questo immenso patrimonio. Perché l’ha incamerato nel tempo sin dal lontano 1735, data in cui gli eredi Maragliano hanno cominciato a depositare i loro beni presso la Banca genovese. Pian piano, attraverso le epoche - incredibile ma vero - i discendenti hanno gradualmente perso coscienza di questa colossale fortuna. A Genova interi palazzi portano ancor oggi la sigla dei Maragliano. A loro è pure intitolato un famoso e prestigioso Ospedale, celebre anche l’omonima centralissima via Maragliano. Insomma i Rockfeller sotto la lanterna.
Gli attuali discendenti dei Maragliano non sapevano d’essere così ricchi ma avevano il sospetto d’esserlo. Perlomeno un tempo lontano. Quel tam tam del passa parola, di padre in figlio che favoleggiava di quell’immensa fortuna (dimenticata) lasciata presso le casse della banca vampira: il Banco di San Giorgio (confluito in Carige). Ci son 1000 modi per dissolvere e fagocitare un patrimonio colossale. Te n’aaccorgi quando vedi quelle strane compravendite, curiose donazioni. discutibili transazioni e atti notarili al limite della decenza (non dimentichiamo che con la storia della banca genovese s’intreccia spesso quella della chiesa e la Curia sempre in agguato).
C’è anche il sospetto che la vicenda s’incroci con la spy story dell’agente del Sismi (servizio segreto militare) Altana Pietro che attenzionava Banca Carige. Pare che casualmente abbia messo anche lui gli occhi sullo scottante carteggio “Fedecommisseria Maragliano/Carige” (dicono che ne tenesse una copia nella sua cassaforte anche il vecchio Presidente Gianni Dagnino). La leggenda così pian piano prende consistenza. Divenendo certezza. Le voci poi, sapete com’è, ci mettono poco a circolare (Genova è piccola e pettegola).
Così un giorno, MARIA, un’erede diretto di questa nobile famiglia rompe gli indugi e scrive alla direzione generale di Banca Carige chiedendo a Dracula quanti soldi e/o valori risulta che siano ancora depositati presso la banca genovese da quel lontano 1735. In tre secoli saranno diventati miliardi di euro! (perlomeno).
La risposta di Giovanni Berneschi (presidente di Banca Carige) è lapidaria e sconcertante: risulta un saldo attivo di 127.522 lire “… la invitiamo a voler segnalare agli eredi la necessità che si presentino presso gli sportelli della suddetta ns. Agenzia muniti del titolo per procedere alla liquidazione del cespite”.
Un quesito sorge spontaneo al duo B&B: Bancarige & Berneschi. Galantuomini per carità di Dio (che però curiosamente portano la stessa sigla della Banda Bassotti): e le terre, i quadri, le opere d’arte, i titoli, i palazzi, i soldi, gli averi, gli scudi, i genovini, gli zecchini, i talleri, i baiocchi, i ducati, le palanche? Dove sono finiti?.
Quando lo scopriremo Bancarige & Berneschi rimarranno letteralmente in mutande.
(pisciaturi & zipeppi)
Doc. pdf: "Carige_Banca_ vampira":
http://piemonte.indymedia.org/attachments/jun2010/carige_maragliano.pdf
Link di approfondimento:
- “Ecco come il Sismi spiava Roppo & Canepa (nonché CARIGE e CIR)”
http://piemonte.indymedia.org/article/8908
– “ISVAP bacchetta Banca Carige”
http://piemonte.indymedia.org/article/1961
– “CONSOB sanziona Berneschi e Banca Carige“
http://piemonte.indymedia.org/article/2436
– “BANCA CARIGE - Aumento di capitale“
http://piemonte.indymedia.org/article/1241
– “Banca Carige: Consob condanna Berneschi a 150.000 euro d’ammenda”.
http://piemonte.indymedia.org/article/6271
– “ALGEBRIS a GENERALI: Banca Carige è un’investimento del cazzo"
http://piemonte.indymedia.org/article/2646
– “ENI, "codice etico" e Servizi Segreti”
http://piemonte.indymedia.org/article/5520
– “Tangenti Nigeria: ENI rischia grosso (e paga cash)”
http://piemonte.indymedia.org/article/8981
– “VINCENZO ROPPO Story: notula da 14 milioni di Euro per CIR”
http://piemonte.indymedia.org/article/6348
– “Sentenza CIR- MONDADORI – Il boomerang di Roppo”
http://piemonte.indymedia.org/article/6030
– “C’è un avvocato infedele e traditore (uno solo?)”
http://piemonte.indymedia.org/article/8067
– “Altana Pietro: lo 007 del SISMI che spiava i centri sociali (e non solo)” http://piemonte.indymedia.org/article/5620
– "ALTANA PIETRO – Giornalista/Agente del SISMI e SISDE"
http://piemonte.indymedia.org/article/3566
– “Scoop: Ecco come il SISMI spia i centri sociali”
http://piemonte.indymedia.org/article/6464
– “GENOVA - SPY STORY AL PESTO - ECCO COME COECLERICI SPA SPIAVA - Desecretati dopo altre 8 anni documenti TOP SECRET”
http://piemonte.indymedia.org/article/1347
– "Mafioso è bello" (parola di COECLERICI)”
http://piemonte.indymedia.org/article/1700
– La Repubblica (CIR Group): ecco come funziona la fabbrica del fango”.
http://piemonte.indymedia.org/article/8579
– “Scoop: Ecco come il Sismi doveva rapire Carlos Remigio Cardoen”.
http://piemonte.indymedia.org/article/6564
– “Altana Pietro e il SISMI han ciulato gli Iraniani?”
http://piemonte.indymedia.org/article/6178
– “SISMI e IRANIANI - Prima si spiano poi gli si tende la mano”.
http://piemonte.indymedia.org/article/5025
– “IRASCO: ecco come gli iraniani hanno beffato gli USA”
http://piemonte.indymedia.org/article/7505
Diritto di Replica:
Le vicende riportate in questo sito riguardano fatti e persone reali e procedimenti giudiziari, in alcune occasioni, ancora in attesa di giudizio definitivo. Pertanto i protagonisti di queste vicende sono da considerarsi innocenti fino al giudizio definitivo (ed anche oltre). Il social network Indymedia Piemonte è naturalmente a disposizione degli interessati per interventi e/o, repliche e/o precisazioni.
AVVERTENZA:
© 2010 Indymedia - i contenuti del prensente articolo e dei materiali editi sul portale Indymedia sono liberamente riutilizzabili, possono essere stampati e possono essere copiati in rete e altrove, a condizione che sia citata la fonte (Indymedia) e l’autore (Mr. Bean - interceptor®). Grazie