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Genova non potrà chiedere il risarcimento dei danni
Publie le martedì 9 marzo 2004 par Open-PublishingI 26 no global sono accusati di devastazione e saccheggio
G8, no a comune parte civile
Il tribunale: "Mancano requisiti"
Il sindaco di Genova Giuseppe Pericu
GENOVA - Il tribunale ha respinto la costituzione di parte civile del
Comune di Genova al processo contro i 26 no global accusati di devastazione
e saccheggio durante il G8. Secondo i giudici, nella richiesta mancano i
requisiti minimi previsti dalla legge per la partecipazione del Comune al
processo.
L’ avvocato Giovanni Salvarezza, legale del Comune di Genova, ha spiegato la
decisione del tribunale sostenendo che la costituzione di parte civile è
stata respinta perchè i danni materiali subiti del Comune sono stati già
risarciti ampiamente dallo Stato.
"Ci siamo costituiti - ha aggiunto il legale - solo per i danneggiamenti
materiali subiti e non per i danni morali e di immagine della città".
L’ avvocato Roberto Lamma, difensore degli imputati Carlo Arculeo e Antonino
Valguarnera, di Palermo, ha espresso molta soddisfazione per la decisione
del tribunale. "Sono soddisfatto - commenta il legale - perchè il tribunale
nella sua ordinanza ha accolto pienamente la nostra eccezione contro la
costituzione di parte civile del Comune di Genova". L’ avvocato aveva
sostenuto che la costituzione del Comune di Genova conteneva "solo un
richiamo generico e impreciso al capo di imputazione".
Accolta invece la richiesta di costituzione di parte civile degli istituti
di credito Carige e Sanpaolo Imi, mentre, sempre per vizi di ammissibilità,
sono state respinte le richieste di Area Banca e Abc Service.
Potrà invece costituirsi parte civile, come ha chiesto, Filippo Cavataio, il
carabiniere che si trovava alla guida della camionetta assalita dai
manifestanti in piazza Alimonda il 20 luglio 2001, quando fu ucciso Carlo
Giuliani.
da repubblica online