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Grecia in crisi, per questo Natale l’automobile è un bene di lusso
Publie le venerdì 27 dicembre 2013 par Open-Publishing
Lunghe code agli sportelli della motorizzazione civile per riconsegnare le targhe delle proprie autovetture. Sotto l’albero di Natale c’è ancora la morsa della recessione.
Sotto l’albero di Natale dei greci il pacco c’è ancora la morsa della recessione economica. E persino l’automobile, che fino a pochi anni fa rientrava negli standard di vita di un cittadino medio, in questo fine 2013 si rivela sempre più un bene di lusso di cui liberarsi. Code chilometriche si registrano agli sportelli della motorizzazione civile o del fisco per riconsegnare le targhe delle proprie autovetture.
E il motivo non riguarda soltanto l’impennata dei prezzi del carburante, ma addirittura sono moltissimi quelli che non possono più permettersi di sostenere il costo del possesso di un veicolo: la tassa di circolazione - che in Grecia va da alcune centinaia di euro, fino a mille euro per le auto considerate di lusso - è troppo onerosa per le tasche di buona parte del ceto medio, che ha visto assottigliare la propria capacità di spesa.
Secondo i dati riportati da Charis Theocharis, un funzionario del ministero delle Finanze ellenico, solo nel 2013 sarebbero stati oltre 70 mila gli automobilisti che hanno riconsegnato le targhe. A questo si accompagna una singolare tendenza: quella del proliferare delle targhe false per non pagare la tassa di circolazione. Tra questi c’è anche qualche furbetto, come l’ex ministro dei Trasporti Michalis Liapis, beccato in flagrante dalla polizia stradale alla guida del suo Suv.
I dati sono davvero drammatici: dal 2009 i redditi dei lavoratori sono calati di circa il 40 per cento. E sempre il 2009 è l’anno in cui parte il fenomeno generalizzato della cancellazione degli automobilisti dai registri della motorizzazione civile. Secondo i rivenditori di auto, infatti, sono state riconsegnate oltre un milione di automobili. Da gennaio 2013 sarebbero state registrate appena 55 mila nuove immatricolazioni, con un calo di vendite di oltre il 40 per cento.
Ma se la Grecia segna il record in negativo del numero di immatricolazioni su l’intera eurozona - Lettonia, Romania e Bulgaria comprese -, il mercato automobilistico ha subito un duro colpo in gran parte dell’Europa. E questo riguarda anche l’Italia, dove per la prima volta sono state acquistate più biciclette che automobili.