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IL New York Times all’attacco "Berlusconi ora è vulnerabile"
Publie le martedì 10 agosto 2004 par Open-PublishingIl quotidiano Usa analizza la situazione del governo italiano
"Il conflitto con gli alleati porterà una stagione di scontento"
ROMA - Silvio Berlusconi ha perso la brillantezza e l’invulnerabilità che aveva un tempo. E in autunno potrebbe avere seri problemi a mantenere la rotta del suo governo. A rovinare le vacanze estive del presidente del Consiglio ci pensa un articolo comparso oggi sul New York Times che analizza la situazione conflittuale della coalizione di maggioranza. E trova che ci siano tutti gli elementi perché all’estate segua una "stagione di scontento"
Il New York Times ricorda che la "battaglia" all’interno della Casa delle libertà nelle settimane che hanno seguito le elezioni europee e amministrative ha rappresentato "la minaccia più grande" al mantenimento del potere del premier. "Il conflitto ha suggerito che la sopravvivenza di Berlusconi per tre anni - il vero risultato di cui più si vanta - ha reso opaco il suo splendore e ha logorato la sua invulnerabilità di un tempo", scrive il quotidiano americano, secondo cui i partner della coalizione, dopo i risultati relativamente buoni al voto di giugno, "sono diventati aggressivi nel sostenere che erano stati rimpinzati con anni di promesse non mantenute".
Mentre gli italiani, continua il New York Times, "stanchi della crisi economica e delle gaffe internazionali di Berlusconi hanno detto di voler vedere qualche cambiamento".
Secondo il Nyt, quello che "ha paralizzato l’ampia campagna di promesse" di Berlusconi è "la profonda divisione all’interno della coalizione tra quanti vogliono aiutare la loro base elettorale nel ricco nord o nel più povero sud".
Il quotidiano cita alcuni esperti, tra i quali Giuliano Ferrara, che ritengono che la durata stessa del suo governo, il più longevo nella storia del dopoguerra, rappresenti "il più grande contributo e cambiamento" del Paese, a cui "gli straordinari istinti di sopravvivenza e l’acume politico del premier hanno garantito un grado di relativa stabilità".
Ma scrive anche che c’è chi sostiene che Berlusconi è come "uno studente deludente, troppo stesso distratto dai compiti da amici dal cattivo comportamento, e un intrattenitore in attività extra scolastiche".
Per quanto riguarda la politica internazionale, i suoi consiglieri citano il forte rapporto stretto con il presidente americano George W. Bush e con il presidente russo Vladimir Putin e il ritorno dell’Italia "sulla mappa dell’importanza geopolitica in virtù del suo solido appoggio alla guerra in Iraq".
Ma in tre anni, conclude il New York Times, Berlusconi "ha paragonato un europarlamentare tedesco a un nazista, ha invitato il New York Stock Exchange a investire in Italia perché ci sono belle segretarie, è sparito dalla scena politica per un fare un lifting ed è apparso sulle pagine della biografia autorizzata di sua moglie come ’un uomo che non è pronto ad affrontare la realtà’".
http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/politica/cdl/nitimes/nitimes.html