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IL REFERENDUM DI CARACAS DA REVOCATORIO A “RATIFICATORIO”

Publie le lunedì 23 agosto 2004 par Open-Publishing

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Comunicato Stampa

DI RITORNO DAL VENEZUELA

Il SinCOBAS tra gli osservatori internazionali nel referendum che ha confermato Chavez alla Presidenza della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Una vittoria limpida dopo la quale la Rivoluzione Bolivariana si prepara ad approfondirsi, lasciandosi definitivamente alle spalle il neoliberismo.

Incredibile che qualcuno in Italia, anche a sinistra, sia disponibile a spalleggiare i golpisti venezuelani

IL REFERENDUM DI CARACAS

DA REVOCATORIO A “RATIFICATORIO”

Sono rientrati dal Venezuela Bruno Ciccaglione e Sergio Ruggieri, entrambi membri del Coordinamento Nazionale del SinCobas, invitati dal Potere Elettorale venezuelano come osservatori internazionali nel Referendum Revocatorio del 15 agosto che ha sancito la riconferma del Presidente Chavez con un risultato che non ammette discussioni (quasi il 60% dei voti, conseguito in una consultazione elettorale che per la prima volta ha visto partecipare al voto quasi l’80% dell’elettorato). Si è trattato del primo referendum Revocatorio a livello mondiale. La Costituzione Bolivariana del Venezuela consente infatti la possibilità per gli elettori di revocare il mandato per ciascuna carica ad elezione diretta a metà mandato.

“Innanzitutto - riferiscono - sottolineiamo come l’altissima partecipazione al voto, seguita ad una campagna che ha portato a 4 milioni di nuovi iscritti nelle liste elettorali, e che ha determinato enormi code nei seggi elettorali ed attese di ore prima di poter votare, sia la più evidente dimostrazione della vitalità della nuova democrazia venezuelana, frutto della Costituzione Bolivariana voluta dal presidente Chavez e costruita con la partecipazione attiva delle comunità e delle istanze sociali. Il popolo venezuelano ha dimostrato una pazienza ed una determinazione che la omologata politica italiana non ci lascerebbe neppure immaginare nel nostro paese. Le enormi code davanti ai seggi elettorali fino alle ore piccole della notte erano dovute all’adozione di meccanismi elettorali alquanto complessi ed articolati, proprio per rendere difficilissima ogni manipolazione della volontà popolare, possibili una serie di controlli incrociati, verificabili a posteriori tutti i comportamenti. Lo hanno riconosciuto gli osservatori del Centro Carter e quelli della OEA, lo ha riconosciuto il governo degli USA. Chavez ne esce vittorioso e rafforzato.

“Per questo sottolineiamo come vergognose le prese di posizione della ‘opposizione’ venezuelana, che del resto già prima del voto, perfino negli incontri avuti con noi osservatori internazionali, aveva annunciato la propria disponibilità ad accettare come legittimo solo un risultato vittorioso. Denunciamo come gravissimo e preoccupante il fatto che tra i pochissimi al mondo pronti ancora a spalleggiare questa ‘opposizione’ venezuelana che istericamente gridava alla frode - dominata dai poteri forti protagonisti dei tentativi di golpe di questi anni - si siano qualificati alcuni esponenti dei DS (che ci auguriamo parlassero a titolo personale), i quali chiusi nelle camere di qualche albergo di lusso di Caracas, guardando le tv del Berlusconi locale (il golpista Cisneros), evidentemente non hanno voluto mischiarsi con i “brutti sporchi e cattivi” che oggi, ancora di più dopo la vittoria del “NO”, sono i protagonisti della vita della società venezuelana.”

Bruno Ciccaglione e Sergio Ruggieri saranno disponibili per incontri e conferenze sulla situazione venezuelana a partire dal 1 settembre.

22-08-04 Ufficio Stampa del SinCobas

INFO 338 1138595 -3393243646