Home > IMESI Palermo : i capetti crumiri coperti di uova

IMESI Palermo : i capetti crumiri coperti di uova

Publie le martedì 21 settembre 2004 par Open-Publishing


taglio basso


IMESI

I capetti sommersi dalle uova

Fallisce il tentato blitz dei dirigenti nella fabbrica occupata

ALFREDO PECORARO, PALERMO

E’ stato un vero e proprio blitz, anche un po’ goffo. In giacca e cravatta hanno aggirato il presidio degli operai che dall’alba proteggevano l’ingresso principale dell’Imesi, la fabbrica di Carini (Palermo) del gruppo Ansaldo-Breda. I colletti bianchi hanno raggiunto un ingresso secondario e senza pensarci due volte hanno spezzato la catena e la rete del cancello di un’azienda confinante con lo stabilimento, quella della cooperativa «25 aprile».

Il gruppetto, composto dai dirigenti della Keller Elettromeccanica e da alcuni impiegati dell’ex Keller di Palermo, tra cui un delegato della Fim-Cisl, si è trovato però di fronte un centinaio di operai dell’Imesi avvertiti da un lavoratore che ha dato l’allarme. E’ iniziato un lancio di uova e di petardi, qualche spintone, poi con l’arrivo della polizia, che presidiava il cancello dell’Imesi, il gruppetto è riuscito a divincolarsi e a fuggire a gambe levate, con i vestiti sudici di uova.

Alla fine nessun ferito, anche se la tensione era alle stelle. I 164 operai dell’Imesi, che da sei mesi sono in assemblea permanente all’interno della fabbrica per protestare contro la cassa integrazione avviata il primo aprile e prevista fino al 31 dicembre, si sono concentrati davanti allo stabilimento dopo che Piero Mancini, proprietario della Keller di Palermo, sabato scorso aveva preannunciato al prefetto che si sarebbe recato all’Imesi per prendere possesso delle aree cedutegli da Ansaldo-Breda.

Al suo posto, però, si è presentato il gruppetto di dirigenti, lo stesso che, fallito il blitz e incassata una denuncia per violazione di proprietà privata presentata dalla coop «25 aprile», nel pomeriggio in prefettura ha ribadito che senza i terreni dell’Imesi, la Keller rimarrà chiusa. Senza alcuna garanzia per i 250 lavoratori, ai quali venerdì scorso è scaduta la cassa integrazione e che adesso rivendicano il rientro immediato in fabbrica.

Sulla gestione Mancini, intanto, aleggiano molti dubbi. Fim-Fiom e Uilm hanno già presentato un esposto alla procura di Palermo, mentre il ministero delle attività produttive, sebbene la Keller sia ancora sotto l’egida della Prodi-bis, continua a «proteggere» le inadempienze contrattuali di Mancini, il quale da due anni tiene chiusa la fabbrica. Non solo.

Violando la legge Prodi, Mancini ha venduto un impianto della Keller e starebbe perfezionando la cessione di un altro impianto a una cordata di imprenditori palermitani, avallando, così, le denunce dei sindacati che lo accusano di speculazioni sui terreni della Keller.

Il silenzio del ministero è rotto dal commissario straordinario della fabbrica, Valerio Di Gravio, che, come ha confermato alle Rsu Keller, avrebbe presentato una denuncia contro Mancini per inadempienza contrattuale. La prima udienza in tribunale si dovrebbe svolgere a novembre.

da " il Manifesto" 21.09.04