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IMMIGRAZIONE: SENZACONFINE, BENE ISTITUIRE GIORNATA MIGRANTE

Publie le mercoledì 28 gennaio 2004 par Open-Publishing

IMMIGRAZIONE: SENZACONFINE, BENE ISTITUIRE GIORNATA MIGRANTE
MA PARLAMENTO GARANTISCA DAVVERO VITA IMMIGRATI E PROFUGHI

(ANSA) - ROMA, 27 GEN - L’associazione antirazzista
’Senzaconfine’ accoglie ’’con favore’’ e sosterra’ la proposta
che verra’ avanzata al Parlamento italiano di istituire la
’Giornata del migrante e del profugo’ il 28 marzo, anniversario
della strage della ’Kater I Rades’, ma chiede che lo stesso
Parlamento si occupi oggi della vita di tutti gli immigrati e i
profughi in Italia.

Oltre alla vicenda della motovedetta albanese speronata il 28
marzo 1997 da una nave della Marina militare italiana - nella
quale morirono quasi cento immigrati - Senzaconfine sottolinea
che ’’purtroppo di date a disposizione per ricordare stragi di
migranti in mare ce ne sono tante’’. L’associazione ricorda la
strage del 26 dicembre del 1996, quando sparirono nelle acque
del canale di Sicilia 283 fra pachistani, indiani e tamil, il
naufragio piu’ grave della storia del Mediterraneo nel
dopoguerra e ’’a lungo negato e definito ’naufragio fantasma’’’,
e quella di pochi giorni fa, che ha coinvolto ancora una volta
un ’’carico’’ di cittadini albanesi.

Un filo, affermano, lega queste tragedie: ’’Sia nella strage
del Natale 1996, sia in quella di pochi giorni fa, alcuni dei
migranti che hanno trovato la morte avevano in tasca un cedolino
o una ricevuta della domanda di regolarizzazione: dunque persone
quasi regolari, costrette da un improvviso lutto familiare in
patria, e a causa della lentezza disumana delle pratiche di
sanatoria, ad affidarsi a speculatori senza scrupoli, finendo in
fondo al mare per l’indifferenza o al contrario per il troppo
interesse dimostrato dalla manovra di ’ingaggio’ della nostra
Marina Militare’’.

Senza canali regolari di ingresso per la ricerca di un
lavoro, e senza una legge che garantisca il diritto d’asilo per
chi scappa dalle guerre, migranti e profughi - afferma
Senzaconfine - continueranno a morire nelle acque di casa
nostra. Che la proposta della giornata del migrante ’’non venga
utilizzata dunque dalle istituzioni per lavarsi la coscienza, ma
sia un’occasione per chiudere i centri di detenzione contro i
quali si manifestera’ in varie citta’ italiane il 31 gennaio
prossimo, e per fare scelte di civilta’ nei confronti di chi ha
gia’ subito la violenza di essere sradicato dal proprio Paese’’.