Home > ITALIANE RAPITE/ UN PONTE PER...’COMUNICA’ CON UN FIORE DI STAGNO

ITALIANE RAPITE/ UN PONTE PER...’COMUNICA’ CON UN FIORE DI STAGNO

Publie le venerdì 24 settembre 2004 par Open-Publishing

Realizzato in loro sede, idea dei pacifisti

Nelle ore di angoscia seguite alla diffusione dei messaggi sulla morte di Simona Pari e Simona Torretta, gli attivisti di ’Un ponte per...’, insieme a gruppi del movimento pacifista, hanno pensato ad un simbolo per rappresentare il clima di attesa per la sorte delle due Simone ed insieme la volontà di portare avanti la richiesta che la guerra finisca.

Si tratta di un fiore, tipo una margherita, realizzato in filo di stagno. Oggi, sono stati molti gli attivisti di movimento che uscivano dalla sede di ’Un ponte per...’ con la
’margherita’ appuntata sulla maglietta.

In realtà, raccontano fonti di movimento, la decisione di adottare il simbolo del fiore scaturisce da una discussione in corso da tempo. C’è chi racconta che la margherita in filo di stagno si riferisca ai fiori che vennero dati a Simona Torretta da un iracheno dopo la morte di Enzo Baldoni. L’iracheno li avrebbe consegnati a Torretta spiegandole il significato: "Le Ong qui in Iraq sono come dei fiori".

Ma dietro la nuova ’moda’ c’è anche un’altra versione: i fiori si riferirebbero al gesto di un iracheno, padre di uno dei bambini curati dalle due Simone, che, dopo il loro rapimento, lanciò un appello affinché le due volontarie italiane fossero trattate dai rapitori "come dei fiori".

Quale che sia la storia più veritiera, le margherite in filo di stagno sembrerebbero avviate a diventare un altro simbolo per il movimento pacifista, come lo sono le bandiere arcobaleno della pace. Le margherite vengono realizzate dagli stessi pacifisti nelle ore di attesa alla sede di ’Un ponte per...’

Mau/Mab