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Il 18 agosto 1966 comincia la rivoluzione culturale cinese
Publie le venerdì 20 agosto 2004 par Open-Publishing
Il 18 agosto 1966 comincia la rivoluzione culturale. A Pechino, i partigiani
di Mao Tsé-toung, fondatore del regime comunista e della Cina detta popolare,
mobilitano la gioventù contro le orme revisioniste del presidente Liou Chao-chi.
Quest’ultimo, colpevole di avere sacrificato l’ideologia agli imperativi del
risanamento economico, morirà in
prigione.
Colore Rosso Soldato di notizie. di Li
Zhengsheng
Zhensheng, nato nel 1940, frequenta la Scuola del Cinema di Changchun, ma la
decisione del governo di riconvertire la professione da lui scelta in un’attività giudicata
più utile, quella di "fotografo della stampa" , cancella il suo sogno di diventare
regista.
Ottiene così un posto al Quotidiano di Heilongjiang, con sede a Harbin, capitale della provincia settentrionale, alla frontiera con l’Unione Sovietica. Attirato dalla Rivoluzione Culturale, Li Zhensheng comprende il ruolo straordinario che possono avere i fotografi; fonda all’interno del giornale un gruppo di rivolta, e lo stesso Mao gli attribuisce il riconoscimento di "soldato rosso dell’attualità".
Li Zhensheng entra tuttavia rapidamente in conflitto con le gerarchie del giornale, che non accettano la sua volontà e il suo desiderio di documentare tutti gli avvenimenti che lo circondano. Censurato per "essersi discostato dalla linea editoriale", accusato di essere un "nuovo piccolo borghese" e persino un "agente dello straniero", il 26 dicembre 1968, Li Zhensheng viene messo su un podio nei locali del giornale, e sottoposto a una denuncia pubblica. Inviato in campagna per essere rieducato, trascorre due anni di lavori forzati in una "scuola di correzione".
Nel 1972 riottiene il posto di responsabile del servizio fotografico al Quotidiano di Heilongjiang.
Il volume/catalogo edito da Phaidon, curato da Robert Pledge, riproduce 320 fotografie e lunghi brani di interviste a Li Zhensheng, con un’introduzione di Jonathan D. Spence.
L’insieme delle sue opere costituisce l’unica testimonianza fotografica della Rivoluzione Culturale: le sue immagini infatti sono rimaste segrete fino ad oggi, ad eccezione di venti scatti la cui pubblicazione fu autorizzata nel 1988 facendo ottenere a Li il primo premio del concorso fotografico nazionale cinese National Press Association Photo Competition.
I negativi più "compromettenti" furono conservati per trent’anni da Li Zhensheng in un buco scavato nel pavimento del suo alloggio. Le immagini documentano la feroce e incontenibile violenza che si è scatenata in Cina durante la Rivoluzione Culturale e sono raccolte per la prima volta nel volume Colore-Rosso Soldato di Notizie.
L’odissea di un fotografo cinese attraverso la Rivoluzione Culturale pubblicato da Phaidon