Il 25 settembre a Milano, contro la guerra, contro il razzismo, a fianco dei resistenti

Il Coordinamento Palestina di Milano ha avuto modo di discutere la
proposta di una mobilitazione, in occasione della giornata
internazionale di appoggio alla resistenza irachena il prossimo 25
settembre, con altre realta’ di compagni a Milano e nel nord Italia
che ne hanno condiviso i contenuti e gli obiettivi.

Gli avvenimenti dell’ultima settimana, in particolare il rapimento
dei volontari delle ONG italiane a Bagdad, ci hanno confermato la
necessita’ di mobilitarsi contro la guerra imperialista e a fianco
della resistenza irachena, oggi piu’ che mai oggetto di una campagna
di criminalizzazione che unisce tutte le forze politiche
istituzionali e parecchie anche nel cosiddetto movimento pacifista.

Il tentativo di annullare la mobilitazione contro la guerra che ha
avuto luogo nel nostro paese e di ricompattare "gli italiani" a
sostegno delle scelte belliche del governo Berlusconi trova oggi una
solida sponda nella scelta di alcune forze, in primis il PRC, di non
porre al primo posto nella mobilitazione per il rilascio dei
volontari la questione del ritiro delle truppe italiane, deviando
quindi le mobilitazioni e le genuine preoccupazioni di tanti, verso
obiettivi che favoriscono l’imperialismo italiano.

In Iraq muoiono
ogni giorno decine di civili sotto le bombe della Coalizione
occidentale, eppure queste morti fanno meno notizia del rapimento di
alcuni occidentali; fatto su cui peraltro le principali forze della
stessa resistenza irachena hanno espresso dubbi e manifestato
l’ipotesi che possa provenire non dalle sue fila, ma da chi ha
interesse a screditarla e ad impedire la saldatura con i movimenti
contro la guerra nei paesi occidentali.

Chi oggi in Italia si appella all’ "unita’ nazionale contro il
terrorismo" e mette sullo stesso piano resistenza e terrorismo, fa
solo gli interessi di chi ha scatenato questa guerra e necessita di
un ampio consenso per mantenere in Iraq le truppe di occupazione.

Chi invece si e’ sinceramente mobilitato contro l’aggressione
all’Iraq, deve comprendere che tale mobilitazione si deve
trasformare in una critica a tutto campo all’imperialismo e nel
sostegno a chi concretamente la guerra la sta fermando, ossia ai
resistenti iracheni.

Un ultimo accenno: nel nostro appello di convocazione facevamo
presente come, oltre al "fronte esterno", la guerra abbia un "fronte
interno", in cui chi si oppone alla guerra imperialista viene
criminalizzato e in cui in particolare gli immigrati arabo-islamici
sono oggetto di una campagna diffamatoria e razzista sempre piu’
estesa.

Ebbene, qualche giorno fa la Lega Nord ha organizzato,
proprio in via Padova, uno pseudo corteo contro gli immigrati,
convocato con volantini che, oltre a riportare il classico
repertorio fascistoide della Lega, si centrava l’attenzione proprio
sul fatto che I "no global" stessero organizzando una
manifestazione "a sostegno del terrorismo islamico" per il 25
settembre.

I compagni presenti (non tanti, purtroppo, in una citta’
in cui spesso si straparla di antifascismo militante...) non hanno
dovuto far molto per contestare la presenza dei leghisti, fatta
oggetto di fischi e commenti ironici da parte degli stessi immigrati
che la tenevano d’occhio dai marciapiedi; tuttavia, questo
avvenimenti, cosi come la presenza il 25 di Forza Nuova in tutte le
citta’ per un’ennesima mobilitazione contro gli immigrati, deve
farci riflettere sul clima sempre piu’ da pogrom che colpisce gli
immigrati, clima senz’altro appesantito dalla mobilitazione bellica.

Per tutti questi motivi, la scadenza del 25 settembre si arricchisce
di motivi per essere tenuta e per essere abbracciata da tutti coloro
che si sono mossi contro la guerra ma anche contro il razzismo e il
fascismo; il 25 saremo in piazza in ogni caso e con una presenza
militante, respingendo al mittente ogni tentativo di impedire la
manifestazione.

25 settembre, corteo in via Padova, concentramento ore 15 in p.le
Loreto

Coordianamento di lotta per la Palestina ­ Milano

coordpalestina@arabia.com