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Il piano di Rumsfeld per provocare i terroristi

Publie le lunedì 15 marzo 2004 par Open-Publishing

Fonte: CounterPunch, www.counterpunch.org/floyd101.html. Titolo: "Into the Dark". Autore: Chris Floyd. Docenti valutatori: Catherine Nelson e Meri Storino. Studente ricercatore: Jennifer Scanlan. Copertura da parte dei grandi mezzi d’informazione: William Arkin, "The Secret War", Los Angeles Times, 27 ottobre 2002.

Secondo il documento riservato "Operazioni Speciali e Forze Congiunte nella lotta al terrorismo", preparato per il Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld dal suo Ufficio di Scienza della Difesa, e’ stata creata una nuova organizzazione per contrastare potenziali attacchi terroristici negli Stati Uniti.

Questo gruppo operativo antiterrorismo, il Gruppo per le Operazioni Preventive Attive (P2OG), richiedera’ l’impiego di 100 persone e almeno 100 milioni di dollari l’anno. La squadra di agenti per il controspionaggio sara’ responsabile delle missioni segrete che hanno come obiettivo i leader terroristi. Tali missioni segrete sono concepite per "stimolare reazioni" tra i gruppi terroristici, provocandoli a compiere atti violenti che poi li esporrebbero a "contrattacchi" da parte delle forze statunitensi. Cio’ significa che il governo degli Usa sta pianificando l’utilizzo di operazioni militari segrete in modo da causare attacchi terroristici omicidi contro degli innocenti.

Per uno strano paradosso, sembra che il piano debba in qualche modo combattere il terrorismo, causandolo. Secondo il documento, altre strategie prevedono il furto di denaro a cellule terroristiche o il loro depistaggio attraverso comunicazioni false. Il Dipartimento della Difesa mantiene inoltre un gruppo operativo contro terroristico occulto noto come Delta Force, che viene chiamato se si verifica una crisi.

Le azioni precise a cui si ricorrerebbe per "stimolare reazioni" da parte dei gruppi terroristici non sono ancora state svelate. Alla domanda sul tipo di misure che sarebbero state prese, fonti del Pentagono hanno risposto che rivelarle avrebbe messo a rischio la supremazia del Pentagono stesso. L’attuale programma P2OG non e’ una novita’ per gli Stati Uniti; un programma simile fu l’Operazione Northwoods. Nel 1963 i massimi vertici militari presentarono al Presidente John Kennedy un piano che prevedeva una falsa campagna terroristica, con tanto di bombardamenti, dirottamenti, incidenti aerei e vittime americane, per fornire una "giustificazione" all’invasione di Cuba, un ex feudo della Mafia e delle grandi compagnie, perduto da poco tempo a causa di Castro. Kennedy respinse il piano e fu ucciso pochi mesi piu’ tardi. Ora Rumsfeld ha resuscitato Northwoods ma in una scala molto piu’ ampia, con risorse a sua disposizione neppure mai sognate dai suoi predecessori e senza il contrappeso di un rivale a livello internazionale in grado di frenarlo. Anche l’ex Presidente Richard Nixon voleva un gruppo del genere, ma il Congresso glielo nego’; il Presidente Reagan, invece, provo’ a usare il Consiglio di Sicurezza Nazionale in tal senso ma fini’ nei guai per la questione Iran-Contras. Ora il Presidente Bush potra’ finalmente realizzare il sogno.

AGGIORNAMENTO DI CHRIS FLOYD
In modo abbastanza appropriato per una storia riguardante la piu’ segreta delle operazioni - penetrare cioe’ all’interno delle cellule terroristiche provocandole ad agire - la saga del Gruppo per le Operazioni Preventive Attive (P2OG), dopo la sua ora di popolarita’, e’ stata subito ricacciata nell’oscurita’. Non si sono piu’ avute informazioni sul gruppo, da quando se ne e’ parlato per la prima volta a livello nazionale sul Los Angeles Times all’interno di un servizio piu’ ampio riguardante i piani del Pentagono sul nuovo "esercito segreto".

La notizia era fondata? Il gruppo era operativo? e’ riuscito a "liquidare" qualche terrorista "spronandolo all’azione"? Qualcuna tra le atrocita’ terroristiche che hanno caratterizzato il dopoguerra in Iraq e’ collegata alle attivita’ del P2OG? Non lo sappiamo. E con la predilezione apertamente dichiarata di Donald Rumsfeld per la "disinformazione strategica", come potremo mai saperlo? Di sicuro i grandi organi di stampa non hanno fatto nulla per illuminarci. Nonostante l’articolo del Counter Punch (che e’ apparso contemporaneamente su The Moscow Times) abbia suscitato una reazione vivace da parte dei media "alternativi" (stampa, web e radio), non c’e’ stato un solo accenno al gruppo sulla stampa statunitense nazionale. Nel Regno Unito, su The New Statesman e sul Daily Mirror, John Pilger ha lanciato l’allarme sul P2GO, e anche The Ecologist ha dato una versione dell’articolo del Counter Punch.

Il resto e’ silenzio. A prima vista, questa decisa mancanza di interesse potrebbe apparire curiosa, vista l’insaziabile - e redditizia - ossessione dei media americani per il terrorismo. Ma la ripugnanza, altrettanto forte e redditizia, dei media per l’ambiguita’ morale, specialmente quando si tratta del possibile coinvolgimento Usa nel caos e negli sterminii, rende quel silenzio piu’ facile da comprendere.

PER APPROFONDIMENTI

William Arkin, "The Secret War", Los Angeles Times, 27 ottobre 2002 ; David Isenberg, "P2OG Allows Pentagon to Fight Dirty", Asia Times, 5 novembre 2002. Un estratto dell’incontro parzialmente declassificato dell’Ufficio della Scienza della Difesa ha proposto la creazione del P2OG su "Friendly Fire:Operation Nort h woods", ABCNews.com, 1 maggio 2001; John Pilger, The New Statesman, 12 dicembre 2002