Home > In Bnl è morta la libertà di parola
In Bnl è morta la libertà di parola
par InfoAut Bnl
Publie le lunedì 3 giugno 2013 par InfoAut Bnl - Open-Publishing1 commento
E’ morta la libertà di parola
Alla BNL un ennesimo provvedimento disciplinare

Abbiamo appreso ieri che al dipendente Adalberto Scotti la BNL ha aperto un provvedimento disciplinare.
Adalberto Scotti, per chi ancora non lo conoscesse è colui il quale ha inserito nel proprio blog la critica analitica e puntuale alla scelta sul VAP Welfare, vedi :
https://bellaciao.org/it/spip.php?article33148
La Banca che non è riuscita a fermare l’emorragia dei dipendenti che non hanno scelto il Piano Welfare , ora se la prende con un proprio dipendente ( colpirne uno per educarne cento).
Siamo ormai alla frutta……….
Se un cittadino ed in questo caso un dirigente sindacale non può più scrivere i propri dubbi e perplessità e condividere gli stessi con gli altri colleghi, se questo non è più tollerato dall’Azienda, allora siamo proprio alla fine.
Le belle parole, la campagna Telethon per incentivare la solidarietà, rimangono di fatto parole vuote se non si accetta democraticamente la critica ad un Piano che evidentemente, viste le adesioni, di chiaro aveva solo il “titolo”.
In questo Paese ancora la libertà di pensiero esiste, noi la chiamiamo DEMOCRAZIA, se di contro si cerca di abbatterla, la storia, non noi, la chiama e da sempre l’ha chiamata DITTATURA, in questo caso FINANZIARIA.
Questo provvedimento disciplinare quindi se si dovesse concretizzare sarebbe una “persecuzione” nei confronti di Scotti, e ci farebbe pensare, ma riteniamo che il medesimo pensiero l’avrebbero in molti…….
“La Banca con il VAP Welfare ci guadagna e alla grande,” altrimenti non si capirebbe tanto astio nei confronti di un “piccolo” sindacalista.
In BNL un po’ di autocritica non farebbe male; ricordiamo tutti come circa un anno fa, alcuni dirigenti/funzionari avessero organizzato nei locali della Banca, senza che la Direzione Risorse Umane ne sapesse nulla, veri colloqui per finte assunzioni, o magari l’AFFAIRE per la costruzione della nuova sede per la Provincia di Roma (Ente in scioglimento), dove interessati all’affare troviamo anche una famiglia di costruttori emergenti, i Parnasi, i re della c.d. “operazione Torrino”, i medesimi, guarda caso che dovranno costruire la nuova sede della BNL-BNP Paribas vicino alla stazione Tiburtina.
Un investimento da 300 mln di euro, che avrebbe visto la fine dei lavori nel 2015, ma, ad oggi i lavori non sono nemmeno iniziati ed il terreno è ancora ……un bel campo pieno di erbacce.
MEDITATE GENTE; MEDITATE…………….!!!!!!!
Per chi ne volesse sapere di più ecco il link :
Messaggi
1. In Bnl è morta la libertà di parola, 7 giugno 2013, 06:56, di Memoria storica
Circa un decennio, o poco più, addietro era stata seppellita - in B.N.L. - la libertà del diritto di denuncia; oltre tutte le restanti altre.
Nella mia qualità di Funzionario dell’Istituto, denunciai, con le dovute modalità presso l’Ispettorato e, su consiglio della Struttura contattata in primis, come d’uso, poi la Direzione dalla quale dipendevo, per quanto verificato allorchè venni destinato alla responsabilità dei Conti Accentrati/Reciproci.
Modificai immediatamente le procedure fino ad allora attivate per far sì che la Banca non dovesse più comperare sul Mercato Interbancario la Liquidità necessaria - per Cassa - da altri Corrispondenti presso i quali lasciava in giacenza, per Corrispondenza, delle disponibilità sui Conti Accentrati/Reciproci.
Acquisivo immediatamente le giacenze sui Conti de quo, le quali venivano liquidate per Cassa; rendendo così meno pesante, ed oneroso, il ricorso all’Overnight per una Banca notoriamente prenditrice sull’Interbancario. La B.N.L..
Il costo del denaro, a quale momento, aveva differente incidenza sul Conto Patrimoniale della BNL; molto più elevato quello per Cassa!
Documentazione allegata alla denuncia? A bizzeffe!
Dopo mesi di silenzio la Onorevole Direzione Generale replicò con una lettera di diffida poichè, udite, udite, "cartolarizzavo troppo".
Invece che entrare nel cuore del problema e replicare, semmai, con argomentazioni tecniche e/o di opportunità bancarie, sulla questione sollevata, decisero che era meglio mettere tutto a tacere e condannare il sottoscritto con l’accusa, di fatto, di perdere tempo; inutilmente.
Evidentemente c’erano altri interessi in gioco considerato che i figli dei Dirigenti/Funzionari del Settore avevano trovato lavoro presso alcuni Corrispondenti, ricambiati nei "favori".
Per inciso ricoprivo anche l’incarico di Dirigente sindacale di Sigla - allora - del Personale Direttivo ed attendevo ai miei doveri d’Ufficio (lavorativi) senza distacco alcuno per la funzione ora citata se non con i soli permessi sindacali di rito; alla bisogna.
"Così è se vi pare!"