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In Nicaragua...

Publie le venerdì 24 settembre 2004 par Open-Publishing

Dazibao


di Victor Manuel Reñazco

"Ho cominciato a lavorare a 5 anni...vendendo tortillas con la mia sorellina.
Mio fratello lustra le scarpe. Vendiamo 80 cordobas di tortillas dalle 6 di mattina
alle 5 di sera. Così compriamo caffè, pane, riso e fagioli. Se non vendiamo non
mangiamo". Così racconta Sobeyda di 10 anni.

Molti sono i bambini, bambine ed adolescenti che vivono la stessa storia, la
stessa condizione di lavoratori e lavoratrici in tenera età. Un diagnostico svolto
dal Club Infantile e dal Movimento NATRAS (Niños, Niñas y Adolscentes Trabajadores)
ha rivelato che il 38,7 per cento delle bambine, bambini ed adolescenti intervistati
lavorano dall’età di 7-8 anni, seguito dal 24,27 per cento che ha iniziato tra
i 5 e 6 anni. Un 19, 14 per cento comincia tra i 9 e 10 anni.

Sono dati allarmanti che indicano che i bambini non godono della propria infanzia,
ma si assumono responsabilità di un adulto fin da piccoli. Ciò impedisce uno
sviluppo fisico e psicologico tipico di quella tappa evolutiva.

La ricerca chiarisce che i bambini e le bambine hanno lavori relazionati con il sesso.
Il 18,68 per cento delle bambine lavorano in banchi che vendono cibo, mentre i bambini sono il 1,3 per cento.
Il 5,95 per cento lavora nella raccolta della spazzatura e la maggior parte di questi lavori sono concentrati nei mercati.

"Qui al mercato ci sono un sacco di delinquenti che ci picchiano. la Polizia non fa nulla e noi siamo maltrattati da tutti. L’altro giorno mi ha picchiata una signora e io non ho detto niente a mia mamma perché é incinta e non volevo farla arrabbiare. Più tardi é arrivata la signora e ha chiamato la Polizia solo perché le ho detto che non mi sarei più fatta picchiare". Così racconta Mariana, un’adolescente di 17 anni.
Lavora per poter aiutare la sua famiglia e fa parte di quella fetta di adolescenti che ricevono maltrattamenti sul posto di lavoro. "Le bambine e i bambini ricevono maltrattamenti da parte degli adulti" continua Mariana "Si rivolgono a noi con parole offensive e ci trattano come delinquenti. Esiste violenza anche tra di noi e i più grandi picchiano e umiliano i più piccoli".

Un altro dato allarmante é la durata del lavoro. Il 33,84 per cento lavora da 4 a 6 ore al giorno, seguito dal 23,58 per cento che lavora da 7 a 9 ore e il 19,82 per cento che lavora da 10 a 12 ore.
Nonostante tutto questo lavoro il 33 per cento guadagna 20 cordobas al giorno (1,5 dollari), il 23 per cento guadagna 10 cordobas e solo il 19 per cento che guadagna più di 20 cordobas.
Uno degli effetti negativi più immediati é quello culturale. Il 33 per cento é analfabeta, ma i sogni non possono essere imprigionati e il 54, 70 per cento spera di poter diventare un/una professionista.
Tra le bambine il 70 per cento ha questa aspirazione mentre tra i bambini e adolescenti il 36 per cento vuole essere operaio nel futuro.

(tratto da Victor Manuel Reñazco - END - Nicaragua. Traduzione Giorgio Trucchi)