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Indymedia : l’Fbi e la procura di Bologna

Publie le venerdì 15 ottobre 2004 par Open-Publishing
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Dazibao


di Viviana Vivarelli

L’aggressione dell’Fbi contro Indymedia va contro ogni regola diritto e ogni principio di liberta’ dell’informazione. Ora dicono che il sequestro degli hardisk che ha bloccato la controinformazione di ben 20 paesi del mondo era stato voluto da alcuni magistrati della procura di Bologna ma che la brutalita’ dell’operazione e la sua illegalita’ hanno reso inutilizzabili le prove raccolte qualunque esse fossero.

Semmai ci fossero state delle prove, il metodo barbaro usato le ha perfino rese inutilizzabili ai fini procedurali. Peggio di cosi’ si muore.
Qualunque cosa questa procura di Bologna o l’Fbi avessero intenzione di fare, un risultato lo hanno ottenuto: quello di mostrare quanto siano labili e precari i principi di liberta’ in Italia e nel mondo.

Va bene che i carabinieri italiani a Nassirya sono stati messi sotto gli ordini di un comando americano, ma che addirittura l’Fbi sia a servizio dei procuratori italiani alla stregua di carabinieri italiani e’ una confusione giuridica inaccettabile.

Da quando siamo diventati la 52° stella?

Siamo usciti fuori da ogni cornice di diritto?

I servizi segreti americani si possono permettere di fare dei sequestri o peggio ovunque ne abbiano voglia?

L’abuso o la manipolazione del diritto stanno diventando la regola?

Qual’e’ la morale che emerge dal fatto?

Che e’ stato provato, non so se intenzionalmente o meno, ma e’ stato provato: che all’interno di un sistema trasversale antidemocratico e in violazione del rispetto di ogni legge sia nazionale che internazionale e’ possibile, anzi facilissimo, mettere un bavaglio alla controinformazione.

E che questo sia stato perpetrato partendo da una procura piccola come quella di Bologna e con l’ausilio di una intelligence grande come l’Fbi e’ a dir poco inquietante.

Se sono questi i principi di democrazia che sia il governo italiano che quello statunitense vogliono esportare, penso che gli altri paesi ne farebbero volentieri a meno.

Spero che l’UE protesti per questo atto assolutamente illegale di violazione del diritto internazionale e della sovranita’ degli altri paesi.

Se non lo fa, vuol dire che la situazione e’ anche piu’ grave di quel che pensiamo e lo facciamo noi.

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