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InformationGuerrilla - 4 Maggio 2013
par InformationGuerrilla
Publie le domenica 5 maggio 2013 par InformationGuerrilla - Open-Publishing
InformationGuerrilla - 4 Maggio 2013
Il Prof. Becchi, la rivolta popolare del 1960 e certa “sinistra smemorata”
Il pranzo di gala offerto in onore del Governo Tambroni
Nella puntata di giovedì sera di Servizio Pubblico, il professor Paolo Becchi ricorda le insurrezioni genovesi del giugno 1960, nel contesto di reazione a una provocazione del Movimento Sociale Italiano, determinante per i voti del Governo Tambroni dell’epoca: quella di tenere il suo congresso proprio a Genova, città Medaglia d’Oro della resistenza.
Becchi chiede a Sergio Cofferati se giustifichi o meno quelle manifestazioni, quei moti che attraversarono l’Italia in quei giorni, che secondo il filosofo del diritto genovese non furono esattamente un “pranzo di gala”. Cofferati risponde che Becchi non conosce la storia della sua città, perché gli operai non spararono.
A Genova in effetti non ci furono morti e feriti da arma da fuoco, anche se nei giorni successivi la polizia sparò abbondantemente uccidendo 9 manifestanti tra Reggio Emilia ed alcune città siciliane ( Palermo, Catania, Licata) .... ed anche a Roma ci fu un morto, un poliziotto della celere, colpito da una sassata dei manifestanti negli scontri nel quartiere popolare di Testaccio.
Ma anche a Genova, anche se non vi furono morti o feriti da armi da fuoco, gli scontri furono durissimi ... e non furono certo manifestazioni pacifiche, come invece hanno cercato di connotarle Marco Travaglio e lo stesso Cofferati.
Da Wikipedia: ” I manifestanti si procurano attrezzi da lavoro, spranghe di ferro e alcuni pali di legno dai vicini cantieri edili, con cui colpiscono le camionette che si fermavano e gli agenti a terra, mentre le forze dell’ordine iniziano ad impiegare, oltre che i lacrimogeni, anche alcune armi da fuoco con colpi sparati in aria. Alcune delle camionette della celere vengono incendiate. Si registra il fatto che alcuni degli esponenti delle forze dell’ordine, tra cui il comandante della celere finito nella vasca della fontana, rimasti isolati e soggetti a violenze, vengono portati fuori dagli scontri da alcuni degli stessi manifestanti.”
Dunque ha ragione Becchi a ricordare la violenza degli scontri. Nella playlist di Messora, che comprende lo spezzone di Servizio Pubblico con l’intervento di Becchi , è stato aggiunto anche un video dall’archivio storico Rai, che testimonia la natura molto poco travisabile delle proteste.
Paolo Becchi è persona colta, rispettabile, onesta, sincera e talvolta fin troppo genuina, caratteristica che lo rende talvolta un po’ ingenuo. E imperdonabile, per alcuni intellettuali italiani.
Video trasmissione di ieri con anche qualche inequivocabile immagine d’epoca - c’è un’ errore nella data, era il 25 Giugno e non il 25 Marzo - di Genova 1960 :
http://www.youtube.com/watch?v=n2HcGMox1wM&list=PLimc7jftHxGWfdpNwgBQyaOykoxx_en-e
Ancora sull’argomento :
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4805
Si parla tanto di una “nuova sinistra” che potrebbe nascere dalle ceneri del Pd ….ma se il leader di questa "nuova sinistra" è il Cofferati che nega la storia del Pci e della Cgil ... e che dimentica anche la sua appartenenza, tra il 1969 ed il 1973, ai mitici "katanga", cioè al tostissimo servizio d’ordine del Movimento Studentesco Milanese di Capanna e Toscano, stiamo freschi .... tra l’altro nel "katanga" c’era pure Susanna Camusso, attuale segretaria della Cgil....
Becchi può a tratti apparire un "coglionazzo", ma almeno lui non è ipocrita e la sua storia personale di genovese “ribelle" e di anarchico se la rivendica tranquillamente .... tra i due c’è francamente un abisso ....
Non siamo avvezzi agli appelli elettorali e, lo ammettiamo, proviamo anche un po’ di orticaria per la forma/partito in sé.
Ma in ogni caso noi preferiamo votare qualcuno che, senza rinnegare la propria storia personale, qualcosa di sinistra la dice veramente.
ORTALE (Sinistra per Roma): AL COMUNE DI ROMA E ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO 14
Mi candido come Presidente del Municipio 14 (ex 19) che, negli ultimi 5 anni, ho già servito dall’opposizione come vice Presidente.
Sarò inoltre in corsa per l’Assemblea Capitolina a sostegno di Sandro Medici Sindaco, con il quale staremo insieme domenica prossima alla Casa della Pace a Testaccio, per liberare davvero la nostra città da questa, ormai dichiarata, asse PD-PDL che per anni ha saccheggiato la nostra Roma. Ho scelto di metterci la faccia, la grinta, la passione e l’amore, perché è ora di cambiare rotta e di farlo tutti assieme.
E come sempre: Hasta Siempre!
Claudio Ortale