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Iraq. Granate contro la sede Ong italiane. ICS sostiene che non è stato un attacco deliberato

Publie le venerdì 3 settembre 2004 par Open-Publishing

"GRANATE A BAGHDAD: ICS SOSTIENE CHE NON SI TRATTA DI UN ATTACCO DELIBERATO AI SUOI UFFICI"

La granata caduta nella notte nel cortile prospicente l’ufficio di ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà e altre ONG (Intersos e Un ponte per) ha soltanto provocato lievi danni all’edificio.

Un seconda granata, invece, è rimasta inesplosa nei pressi del confinante ospedale cittadino.

"In base alla ricostruzione degli eventi e secondo il parere di esperti che hanno verificato sul posto l’accaduto non ci sono elementi che ci facciano pensare ad un attacco deliberato" dichiara Rosita Viola, Direttrice di ICS. "Siamo in Iraq da tempo" continua Viola -"e abbiamo vissuto momenti difficili fino alla decisione dello scorso aprile di mantenere per alcune settimane il nostro personale internazionale ad Amman. Eppure non abbiamo mai ricevuto minacce o
segnali che facessero intendere che fossimo sgraditi ai nostri interlocutori, anziani, donne e bambini per i quali lavoriamo".

"Non siamo né vogliamo essere eroi", dichiarano gli operatori di ICS
in Iraq."Siamo un’organizzazione umanitaria che pone al centro della
propria azione in Iraq il sostegno alla popolazione civile. E pure l’incolumità dei nostri operatri, locali e internazionali, resta una delle preoccupazioni principali di ICS".

ICS fin dal suo arrivo in Iraq, nel maggio del 2003, ha mantenuto
sempre un basso profilo cercando nel contatto e nella trasparenza dei
rapporti con gli interlocutori iracheni il senso della propria presenza, neutrale e indipendente, da sempre contraria all’intervento militare e al fianco delle vittime del conflitto.

"Questa vicenda ci costringera’ ad aumentare ulteriormente le misure di sicurezza. Ma rimarremo in Iraq, perche’ oggi piu’ di ieri c’e’ bisogno di una presenza come la nostra..." conclude Viola.

ICS sta avviando proprio in questi giorni
un programma per la riabilitazione di 12 scuole primarie, e continua a svolgere attività di assistenza umanitaria nei confronti degli sfollati e delle categorie vulnerabili nella provincia di Al-Anbar.

Inoltre, è in programma l’avvio di progetti di sostegno per le organizzazioni
irachene per i diritti umani.

http://www.altremappe.org/news/view.php?id=1793