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Kerbala, catturato il luogotenente di Moqtada Al Sadr

Publie le sabato 31 luglio 2004 par Open-Publishing

Kerbala, catturato il luogotenente del ribelle sciita Moqtada Al Sadr

Al Hasnawi arrestato dagli agenti della coalizione e iracheni

Un portavoce di Sadr: "Liberate lui e gli altri o risponderemo"

Il luogotenente a Kerbala del leader radicale sciita Moqtada Al Sadr, lo sceicco Mithal Al Hasnawi, è stato arrestato stamattina dagli agenti della coalizione e dalla Guardia Nazionale. A dare la notizia il portavoce del dirigente, lo sceicco Raed Al Kadhemi, che ha raccontato la dinamica dell’arresto. I militari hanno fatto irruzione nella casa di Hasnawi, nella città santa sciita e, "senza la benchè minima ragione", hanno portato via lui e il fratello. Kadhemi ha anche ricordato che lui e Hasnawi erano stati condannati a morte in contumacia nel ’99 dal regime di Saddam Hussein: allora erano fuggiti in Siria insieme ed erano rientrati in patria soltanto dopo la caduta della dittatura.

Immediata la risposta di Sadr. Da Najaf un suo portavoce, lo sceicco Ahmed Al Shaibani, ha sollecitato la liberazione di Hasnawi e degli altri membri del movimento fondamentalista che si trovano in carcere. "Esigiamo che essi siano rilasciati", ha ammonito Shaibani, "e se la nostra richiesta resterà ignorata allora, a tempo debito, risponderemo".

Hasnawi è il rappresentante di Sadr a Kerbala dall’inizio di giugno, dopo che la città è rimasta semi-distrutta in seguito a settimane di furiosi scontri tra le truppe della coalizione e il sedicente Esercito ’al-Mahdi’, la milizia personale del giovane imam integralista.

Intanto, oggi è stato rilasciato l’autista turco, Mehmet Dayar, rapito il 19 luglio mentre era alla guida di un camion che trasportava carburante destinato all’esercito americano. L’uomo, che secondo la Cnn turca è già rientrato a Cizre, dove vive, ha promesso ai suoi rapitori che mai più tornerà a lavorare in Iraq.

Sempre stamattina, sono partiti i negoziati per il rilascio dei sette camionisti presi in ostaggio dalla guerriglia irachena. Si tratta dei tre indiani, tre kenyoti e un egiziano, rapiti il 21 luglio dal gruppo ribelle delle "Bandiere Nere". Lo sceicco Hisham Al Doulaymi, il capo tribù locale che funge da mediatore con i rapitori, aveva precisato di essere ancora in attesa del fax dal Kuwait con la conferma dell’autorizzazione a negoziare per Mahdi Saleh, il rappresentante inviato appositamente in Iraq dalla società ’Kgl’ per la quale lavorano i prigionieri. Dulaymi ha così smentito quanto fatto sapere in precedenza dalla stessa compagnia kuwaitiana, secondo cui invece i colloqui tra i due erano già in corso e stavano "andando bene".

http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/esteri/iraq29/arresto/arresto.html