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L’A.R.S. per la ricerca della "Verità e della Giustiza" sui fatti del Luglio 2001 (G8)
Publie le lunedì 16 febbraio 2004 par Open-Publishing1 commento
L’Ars. di Genova ritiene che l’obiettivo sostanziale da conseguire in occasione del processo
del 2 Marzo p.v. contro i 26 manifestanti denunciati per i fatti del Luglio 2001.
I fatti avvenuti durante il G8 del Luglio 2001 costituiscono un evento politico sul quale un
ampio dibattito e necessario .
La delibera della Giunta Comunale di Genova del 29-Gennaio-2004, sulla costituzione di "parte
civile", non risponde ( per l’ottica limitata alle questioni tecniche) alla esigenza di fondo di
ottenere insieme "Verità e Giustizia".
Alcuni atti della Magistratura genovese ( archiviazione delle denunce contro i 93 giovani
della Scuola Diaz , prosecuzione dell’inchiesta sulla repressione della Polizia e dei Carabinieri
sia alla Diaz che presso la Caserma di Bolzaneto) sono da giudicare positivi.
Altri atti , come l’archiviazione del procedimento verso il carabiniere Placanica , autore dello
sparo che portò alla morte del giovane Carlo Giuliani , rappresenta una decisione che impedisce
la ricerca della Verità.
Proprio il processo convocato per il 2 Marzo p.v. richiede ,pertanto, che si faccia luce su
tutte le vicende del 20 e 21 Luglio 2001, non scaricando "a priori" la responsabilità degli scontri
e dei danni su di una piccola aliquota di 26 giovani , vittime di incidenti causati da ben altre
decisioni , tutte ancora da indagare .
Il processo del 2 Marzo deve chiarire che il corteo dei più 10.000 giovani ( tra l’altro
italiani e molti provenienti da tutto il Mondo) sul percorso Stadio Carlini - St. Brignole era
regolarmente autorizzato, con atto scritto ,dal Questore di Genova dott. Colucci.
Corteo prima bloccato e poi aggredito illegittimamente in Via Tolemaide per ordini impartiti
dalle autorità politiche e militari insediate al Forte S. Giuliano.
In coerenza con la linea seguita nel dibattito di Commissione Parlamentare nelle "audizioni"
svolte nell’Agosto 2001, contro ogni tentativo di insabbiamento e/o di censura allora adottato dal
Governo,vanno sostenute tutte le iniziative ( di Associazioni, di cittadini, di Istituzioni, di
Partiti e parlamentari) per fare del processo del 2 Marzo una operazione di "Verità" premessa ad
giusto giudizio.
L’ Associazione per il Rinnovamento della Sinistra -Sez. di Genova ( ARS) propone alle
Associazioni del Genoa Social Forum, ai Partiti Democratici, e soprattutto al Comune di Genova un
intervento che superi i limiti degli aspetti tecnico-amministrativi e che, sulla base anche delle
posizioni emerse in questi giorni, preveda :
1°) Dibattito urgente in Consiglio Comunale anche al fine di dare un mandato ad un "collegio
di legali" incaricati dall’Amministrazione di operare a tutela degli interessi morali di una
Città privata , in quei giorni del 2001, dei diritti democratici e far emergere la verità.
2°) Impegno del Comune di Genova a richiedere una sua presenza nei procedimenti riguardanti la
repressione alla Scuola DIAZ e alla Caserma di Bolzaneto.
3°) Iniziativa per richiedere la costituzione della COMMISSIONE di INCHIESTA PARLAMENTARE sui
fatti del G8 di Genova.
p. L’ARS-Genova
Manfredi Caniglia , Ugo Montecchi, Giordano Bruschi , Gian Carlo Bonifai, Alessio Olivieri, Nicolò Bonacasa.
Messaggi
1. > L’A.R.S. per la ricerca della "Verità e della Giustiza" sui fatti del Luglio 2001 (G8), 17 febbraio 2004, 14:47
Rettifica
Cari amici e compagni,
ieri sera è stato diffuso in rete un comunicato dell’Associazione per il
Rinnovamento della Sinistra - Sezione di Genova in merito alle vicende
giudiziare riguardanti i fatti del G8 e, in particolare, sulla delibera di
Giunta con cui il Comune di Genova si costituisce parte civile nel processo a
carico di 26 manifestanti. Dato che il documento, alla cui stesura non ho
partecipato, porta la mia firma, ritengo necessario precisare la mia
posizione.
1 - Va detto con chiarezza che quello del Comune è un atto politico. Lo è in
sé, oggettivamente, soprattutto in un quadro di vicende giudiziarie che
mostrano un alto tasso di impunità per chi, da posizioni di potere, ha
pianificato e attuato quel disastro.
2 - Anche volendo tener conto della buona fede e dell’eventuale origine
’tecnica’ da cui poteva muovere la delibera, ciò non toglie che sia un errore
politico. E agli errori, in qualche modo, bisogna riparare.
Sono dunque al fianco di Don Gallo, di Giulietto Chiesa e del Comitato Verità e
Giustizia per Genova e di tutti coloro che in questi giorni vanno chiedendo il
ritiro di quel provvedimento.
Alessio Olivieri