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L’Atac si accorge dello sciopero del biglietto e fa scattare la denuncia
Publie le venerdì 20 febbraio 2004 par Open-PublishingRiuscita la mobilitazione nella capitale. Bene anche a Bologna
Mercoledì a Roma, è stata una giornata particolare. Oltre 250
giovani, infatti, hanno attraversato al ritmo di samba le stazioni
metro Piramide, S. Paolo, Termini e Repubblica, nella prima giornata
di sciopero del biglietto, lanciata dall’assemblea metropolitana per
il reddito, che riunisce molte realtà del movimento dei movimenti
romano: Acrobax, Strike e altri spazi sociali, Giovani Comunisti/e,
collettivi studenteschi, collettivo femminista La mela di Eva e
Queering Sapienza riuniti nella Rete anti precarietà, Action
studenti, oltre ad alcuni sindacati di base.
Dopo le azioni di
solidarietà con gli autoferrotranvieri e l’occupazione della trambus
del 30 gennaio, i giovani dell’assemblea metropolitana hanno deciso
di sperimentare uno sciopero degli utenti precari, per chiedere alle
aziende dei trasporti e al comune tariffe realmente sociali.
L’iniziativa di ieri ha chiuso una settimana di intense
comunic/azioni: spot su Tv e radio locali, banchetti, manifesti,
mail, siti internet hanno bombardato la capitale con una semplice
domanda «che fai timbri?» e un call center è stato attivo per
segnalazioni di eventuali multe e per organizzare i ricorsi.
Iniziativa riuscita, tanto che ieri l’Atac ha diffuso un comunicato
in cui si allerta l’utenza a non credere ai volantini
di "buontemponi" che affermano che il mercoledì si viaggia gratis. Le
stesse rivendicazione ieri sono state riprese a Bologna, dove la Rete
universitaria, Crash, disobbedienti e Rete per il reddito
hanno "invaso" le principali linee autobus distribuendo volantini e
bloccando, con adesivi, le obliteratrici, incontrando il consenso
degli utenti. Ed entrambe le iniziative guardano alll’appuntameto
dell’euro-mayday, il primo maggio, a Milano.
Da Liberazione