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L’FBI sequestra i dischi di due macchine di indymedia in UK

Publie le venerdì 8 ottobre 2004 par Open-Publishing
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Dazibao

"L’FBI ha inviato un ordine di sequestro di due nostri server a Rackspace (Fornitore
di connettivita’ a Indymedia con uffici a Londra e negli Stati Uniti). L’ordine
aveva una scadenza talmente breve che Rackspace ha dovuto consegnare all’FBI
i nostri dischi a Londra.

I due server ospitavano diversi IMC. Se uno di questi e’ inaccessibile, questo
potrebbe essere il motivo. "

Il server "ahimsa 2" ospita i seguenti Indymedias: Nantes, Belgrade, Liegi, Oost-Vlaanderen,
Andorra, Euskalherria, Lille, Nizza, UK, Poland, Uruguay, Italy, Ammazonia, Brasil,
Portogallo, WVL, Praga, Marsiglia, Galiza...

Indy Nantes aveva avuto alcuni problemi dopo il passaggio d’un articolo con delle
fotografie di 2 poliziotti svizzeri, alla manifestazzione anti G8 del 2003. I svizzeri
avrebbero chiesto l’aiuto del’FBI per indagare:

 Leggere l’articolo
di Indymedia Nantes qui


Collettivo Bellaciao

Messaggi

  • FBI sequestra i server di Indymedia nel Regno Unito

    Le autorità statunitensi hanno emesso un ordine federale imponendo
    all’ufficio di Rackspace negli Stati Uniti di consegnare loro l’hardware
    di Indymedia situato a Londra.
    Rackspace e’ uno dei providers che ospitano il web di Indymedia con
    uffici negli Stati Uniti e a Londra. Rackspace ha acconsentito, senza
    prima renderlo noto a Indymedia, e ha consegnato i server di Indymedia
    nel Regno Unito. Questo atto ha colpito più di 20 siti di
    Indymedia in tutto il mondo.

    Dal momento che l’ingiunzione e’ stata inoltrata a Rackspace e non a
    Indymedia sono ancora ignote a Indymedia le ragioni di quest’azione.
    Parlando ai volontari di Indymedia, Rackspace ha affermato che " non
    possono fornire a Indymedia nessuna informazione riguardante l’ordine
    ricevuto".
    Altri Internet service Providers hanno ricevuto in simili situazioni
    obblighi di riservatezza che impediscono alle parti coinvolte di
    ricevere aggiornamenti su quello che sta succedendo.

    A Indymedia non e’ chiaro come e perchè un server che e’ fuori dalla
    giuridisdizione statunitense possa essere sequestrato dalle autorità
    degli Stati Uniti.

    Allo stesso tempo, sempre a Rackspace, un secondo server e’ stato
    disconnesso: si tratta di un server che ospita trasmissioni live di
    diverse stazioni radio, BLAG (linux distro), e un’altra serie di cose utili.

    Negli ultimi mesi il governo federale degli Stati Uniti ha condotto
    numerosi attacchi ai danni di vari Indymedia nel mondo. In agosto i
    servizi segreti hanno cercato di interrompere il NYC IMC prima della
    convention repubblicana provando a sequestrare i logs da un provider
    internet negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi. Il mese scorso la
    Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC) ha chiuso numerose
    radio comunitarie in tutti gli Stati Uniti.

    Due settimane fa l’ FBI ha chiesto che Indymedia rimuovesse un
    messaggio su Nantes IMC che conteneva delle foto di alcuni agenti della
    polizia svizzera sotto copertura. Altri attivisti di IMC Seattle sono
    stati visitati dall’ FBI per lo stesso motivo. Per contro, Indymedia ed
    altre organizzazioni di media indipendenti hanno recentemente vinto
    importanti cause, come ad esempio contro la Diebold (compagnia che
    fornisce sistemi di votazione elettronica, coinvolta nei conteggi
    scandalo delle ultime elezioni USA) e contro il "Patriot Act" (una legge
    che consente all’FBI in nome della sicurezza nazionale e della
    lotta al terrorismo di monitorare sistematicamente, senza richiedere
    l’autorizzazione della magistratura, la corrispondenza ordinaria ed
    elettronica, la navigazione sul Web, e perquisire le case dei cittadini
    americani e non, negli Usa e all’estero).

    In questo quadro le autorità degli Stati Uniti hanno deciso di chiudere
    decine di "Indymedia Centers" in tutto il mondo