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L’ assemblea Il movimento spinge Prc «Un atto da cancellare»

Publie le giovedì 26 febbraio 2004 par Open-Publishing

Sezione Bianchini di Marassi gremita, l’altra sera, per l’assemblea
aperta degli iscritti di Rifondazione comunista: oltre un centinaio i
partecipanti, con una nutrita rappresentanza del movimento e delle
associazioni, da Matteo Jade dello Zapata ad Antonio Bruno, ex
consigliere comunale di Prc ed esponente del Forum ambientalista. Tra
gli esponenti di Rifondazione c’erano gli assessori Valter Seggi e Dante
Taccani, i consiglieri comunali Patrizia Poselli e Laura Tartarini, il
segretario regionale Giacomo Conti, la parlamentare Graziella Mascia.
Un’assemblea che si è svolta in buona parte sull’onda di una
dichiarazione di Haidi Giuliani, mamma di Carlo: «Amo Genova, ma provo
vergogna per lei».

Proprio partendo da questa frase, Bruno Pastorino,
segretario provinciale di Prc, ha dichiarato che «il problema della
decisione presa dalla maggioranza comunale deve essere un problema di
tutti, non solo degli iscritti di Rifondazione». «Faccio mia la
posizione di Haidi Giuliani che si è detta delusa dal comportamento
delle istituzioni - ha continuato Pastorino - Mi sembra che il nostro
obiettivo debba essere uno solo: far cadere la delibera e richiamare
l’attenzione su altre questioni, come quella dell’avere chiarimenti
certi sul perché, durante il G8, accaddero fatti di valenza
antidemocratica». Graziella Mascia ha rimarcato a sua volta i valori
democratici «fondamentali in ogni paese civile, mentre in realtà esiste
una congiuntura internazionale che va in senso opposto».

Sulle
manifestazioni previste per il fine settimana e il 2 marzo, giorno in
cui incomincerà il processo ai ventisei manifestanti, Giuliano Giuliani
ha ribadito invece che «bisognerà sottrarsi per tempo a facili
strumentalizzazioni e a comportamenti qualunquisti: non dimentichiamo
che, posto che le ventisei persone siano colpevoli, più colpevoli sono
coloro che hanno permesso che a Genova succedesse quello che è
avvenuto». Tra i tanti interventi, decisi e netti, a favore della linea
del partito, soprattutto quelli di alcuni esponenti del Comitato Verità
e giustizia per Genova. Anche se l’attenzione era tutta rivolta
all’assessore Valter Seggi, seduto in disparte, che ha sottolineato come
la sua posizione continui ad essere non in linea con quella della
direzione generale del partito. Ma la base di Rifondazione è tutta, o
quasi, in sintonia con Bertinotti e la segreteria provinciale.

http://www.ilsecoloxix.it/Secolo_notizia01OK.asp?IDNotizia=168151&IDCategoria=590