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L’espresso Italicus e il rapido 904 sono stati demoliti
Publie le venerdì 13 agosto 2004 par Open-PublishingIl 4 agosto del 1974 una bomba esplose nella vettura numero cinque del treno Italicus. La deflagrazione avvenne nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro, sulla linea ferroviaria Firenze/Bologna. Era circa l’una del mattino. Le vittime della strage furono dodici, altre quaranta persone restarono ferite.
Ma che fine hanno fatto le carrozze di quel treno? Dove sono stati conservati i resti di quella pagina nera della storia italiana? Un’inchiesta de Il Resto del Carlino ha provato a rispondere a queste domande. Dopo un’approfondita indagine giornalistica il quotidiano ha messo in evidenza una sconcertante verità: qualcuno ha ordinato la demolizione del treno, che è stato smantellato pezzo per pezzo almeno una decina di anni fa.
Il neo sindaco di Bologna Sergio Cofferati è allibito, per l’ex leader della Cgil siamo di fronte ad "un errore che conferma una mancanza preoccupante di sensibilità".
A rendere ancora più incredibile questa vicenda, la notizia che è stato rottamato anche il rapido 904, saltato in area il 23 dicembre 1984 sempre nei pressi di San Benedetto Val di Sambro. Un attentato che provocò 15 morti e 267 feriti.
"Fa una certa impressione - ha commentato la diessina Daria Bonfietti - quella carrozze erano un simbolo. Era bene conservarle".
Il Verde Paolo Cento ha chiesto un intervento urgente al Governo, in modo che possa essere fatta luce sui motivi che hanno portato alla demolizione dei due treni.