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L’intervento delle forze dell’ordine nel laboratorio sociale "Buridda" di via Bertani ci preoccupa

Publie le giovedì 12 agosto 2004 par Open-Publishing

Ci preoccupa perchè il laboratorio sociale è un punto di aggregazione aperto
alla città, che ha bisogno di crescere, di stabilizzarsi, di trovare modi
e forme per strutturare progetti: ma questo non è possibile nell’emergenza
continua, che si concretizza in minacce di sgombero e in sequestri delle
apparecchiature.

Sappiamo che il laboratorio sociale Buridda nel corso di un anno ha organizzato
eventi di rilevanza cittadina, ha capitalizzato consensi, produce "dal niente"
e col solo lavoro dei volontari, eventi culturali gratuiti per tutti e di
qualità. Produce socialità, risponde a solitudini piccole e grandi.

L’inquinamento acustico, che pure può essere un problema, non si affronta
con gli agenti della digos alle 7.30 del mattino e non può essere preso
a pretesto per sequestri indiscriminati e vessatori (comprese le piccole
e poco potenti casse dei labratori teatrali)

Chiediamo una tregua, chiediamo che al laboratorio Buridda venga data la
possibilità di "superare l’emergenza" e strutturarsi in un soggetto associativo
in grado di interloquire, ad ogni livello, con la città ed il territorio.
Chiediamo una moratoria degli interventi meramente repressivi e "spettacolari"
e l’apertura di un tavolo che affronti sul serio il problema culturale e
politico degli spazi sociali giovanili in centro città, che il Laboratorio
sociale Buridda pone da un anno, senza risposte.

Laura Testoni

Consigliera Circoscrizione 1 centro Est
Gruppo Prc - Indipendente

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