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LIBERATE LA PACE - MILANO - SABATO 18 SETTEMBRE

Publie le giovedì 16 settembre 2004 par Open-Publishing

PAROLE E MUSICA PER LIBERARE LA PACE

Sabato 18 settembre dalle 15.00 in piazza S.Babila - Milano

IL COMITATO FERMIAMO LA GUERRA DI MILANO INVITA TUTTE/I IN PIAZZA A MANIFESTARE
 PER LA LIBERAZIONE DI SIMONA E SIMONA, DI RA’AD E MAHNOAZ, DI TUTTI GLI OSTAGGI E DEL POPOLO IRACHENO
 CONTRO IL TERRORISMO, LA GUERRA E L’OCCUPAZIONE MILITARE

Un pomeriggio che vogliamo riempire di colori, suoni e parole - e tutte/i
siete invitate/i a partecipare per costruire con noi ponti di pace.

La manifestazione è parte della giornata nazionale decisa dall’incontro del
Fse e del Comitato fermiamo la Guerra - come da comunicato seguente.


COMITATO FERMIAMO LA GUERRA
RIUNIONE DEL 14 SETTEMBRE
DOCUMENTO FINALE UNITARIO

Liberate la pace
Vita e libertà per Simona, Simona, Ra’ad, Mahnoaz, per tutti gli ostaggi e
il popolo iracheno
Tacciano le armi
Stop subito ai bombardamenti su Falluja e su tutte le città irachene
Fine dell’occupazione
Ritiro delle truppe

Confermiamo lo stato di mobilitazione permanente per la vita e la libertà
dei nostri quattro ostaggi, di tutti gli ostaggi e del popolo iracheno; per
spingere il Governo a prendere tutte le iniziative utili alla liberazione
dei sequestrati; per portare l’Italia fuori dallo scenario di guerra e di
terrore.

Ci stringiamo ai nostri fratelli e sorelle di "Un ponte per", a cui
esprimiamo la massima solidarietà e condivisione, con il più grande
apprezzamento per il lavoro che stanno portando avanti. Le loro indicazioni
ci sono assolutamente preziose.

Confermiamo l’appello per una settimana straordinaria di mobilitazione
unitaria, sulla base della nostra piattaforma condivisa che qui sopra
riportiamo, e l’invito a costruire per sabato prossimo una nuova giornata di
manifestazioni in tutta Italia.

Proseguiamo l’impegno perché il Governo si spenda per misure immediate
capaci di alleviare le sofferenze del popolo iracheno, prima tra tutti il
cessate il fuoco con la fine dei bombardamenti sulle città. Chiediamo un
impegno riguardo la drammatica condizione dei prigionieri delle carceri
irachene.

Facciamo appello al Parlamento Europeo perché sostenga con il voto il
cessate il fuoco e il ritiro delle truppe occupanti.

Ci impegnamo a rafforzare il fronte di solidarietà di ampiezza straordinaria
che si è creato in questi giorni in tutto il mondo, proseguendo l’incontro e
il dialogo con le comunità islamiche, le comunità migranti, con il mondo
arabo e la società irachena. Questa è di per sé una risposta a chi vuole
costruire lo scontro di civiltà.

Crediamo essenziale allargare il fronte della partecipazione. Facciamo
appello agli studenti perché organizzino assemblee, iniziative, gesti
simbolici. Facciamo appello al mondo del lavoro perché organizzino assemblee
e iniziative.

Facciamo appello agli Enti Locali perché aderiscano alla campagna degli
striscioni "Liberate la pace", perché sostengano concretamente i progetti di
solidarietà, perché convochino Consigli straordinari aperti.

A tutti i cittadini, le cittadine, le organizzazioni della società civile
chiediamo di sostenere attivamente i progetti umanitari delle ong
indipendenti in Iraq.

Ci dichiariamo disponibili a tutte le forme di iniziativa che si renderanno
necessarie.

E mentre facciamo appello alla massima partecipazione alla manifestazione
europea contro la guerra che si svolgerà a Londra il 17 ottobre a
conclusione del Forum Sociale Europeo, sentiamo con forza il bisogno di un
salto di qualità nella mobilitazione, che sia all’altezza della drammaticità
dell’escalation della guerra, del terrore, della barbarie globale che si
esprime con tanta forza nel mondo, dall’Iraq al Medio Oriente alla Cecenia.
Ci impegnamo ad avviare una discussione sulla costruzione di una scadenza
nazionale.

Ribadiamo il valore dell’autonomia del movimento e dell’unità costruita sui
contenuti che limpidamente, da anni, portiamo avanti.