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La Casa delle Libertà condanna a morte il cinema

Publie le venerdì 6 agosto 2004 par Open-Publishing

La Casa delle Libertà condanna il cinema ad "una crisi irreversibile". Lo hanno denunciato i produttori italiani, che hanno scritto un appello destinato all’attenzione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

I boss del cinema hanno addirittura comprato uno spazio a pagamento sul quotidiano La Repubblica, tanto per essere sicuri che al loro messaggio sarà offerto uno spazio adeguato.

L’appello punta il dito contro l’approvazione da parte della commissione Bilancio della Camera, dell’emendamento del leghista Giancarlo Giorgetti, che ha sottratto al Cinema fondi per un totale di 18 milioni di euro.

"Tagli inaccettabili - si legge nel testo - che rappresentano il 60% della cifra complessiva di 33 milioni di euro, ora ridotta a 15 milioni".

Secondo i produttori "si sta consumando un delitto, che paralizzerebbe, questa volta in maniera irreversibile, la produzione italiana".

L’appello vuole inoltre denunciare il particolare accanimento della coalizione di centrodestra nei confronti del Cinema.

"Questo taglio - recita la nota - si aggiunge ad un altro di 11 milioni di euro sulla cifra che il ministro Urbani era riuscito ad ottenere per il cinema dalla ripartizione delle somme provenienti dal gioco del lotto".

Inoltre, preoccupazione è stata espressa anche per la prossima finanziaria, si teme infatti che il Governo possa varare nuovi tagli all’interno della manovra del 2005.

http://www.centomovimenti.com/2004/agosto/05_cinema.htm