La crisi Pericu «C’è una rinnovata fiducia»

Pericu rilancia. Il sindaco chiude la crisi del G8 culminata con
l’uscita di Rifondazione dalla sua giunta e si prepara a «continuare a
lavorare grazie a una rinnovata fiducia». E mentre Rifondazione prova a
ricostruire il suo gruppo, la Margherita segnala l’incompatibilità di un
partito di maggioranza ma fuori dalla giunta e chiede spiegazioni su
Valter Seggi (uscito da Rifondazione ma rimasto sulla poltrona di
assessore).

Dice il sindaco: «Al termine di questa complicata vicenda politica, che
per altro ha travalicato i confini amministrativi, percepisco un clima
di rinnovata fiducia che mi incoraggia a continuare a lavorare. Presto
ci sarà un confronto con tutte le componenti del consiglio comunale per
definire le linee di comportamento». Pericu è«dispiaciuto» per l’uscita
del suo assessore alle Politiche sociali Dante Taccani (le cui deleghe
sono per ora congelate nelle mani del sindaco stesso): «Abbiamo perso
una persona valida e capace».

Formalizzato il trasloco dell’ex capogruppo Roberto Delogu in casa Pdci,
Rifondazione indicherà oggi il suo nuovo coordinatore a Palazzo Tusi:
fuorigioco l’indipendente Laura Tartarini (vicepresidente del Consiglio)
la scelta cadrà su uno dei due esponenti rimasti; Arcadio Nacini (già
presidente di Commissione) e Patrizia Poselli. La segreteria ha dato
pieno mandato ai due di mettersi d’accordo.

Dalla Margherita, rimasta in questi giorni ai margini della crisi,
arrivano segnali di protesta. Il coordinatore genovese Paolo Striano ha
sottolineato alcune questioni: «Non ci piace molto il giochetto per cui
Rifondazione esce dalla giunta ma resta in maggioranza. Non credo sia
una situazione chiara: cosa fanno? A volte votano e a volte no? E
restano da chiarire i termini della permanenza in giunta dell’ex
esponente di Rifondazione Valter Seggi: resta come tecnico? Ce ne sono
già diversi... ». Una dichiarazione che precede un secondo "sassolino":
«Condivido la scelta di Pericu, ma tutta questa crisi non sarebbe
accaduta se il sindaco avesse dialogato maggiormente con le forze
politiche della maggioranza sulla questione».

Gio. M.

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