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La sindrome del fardello della donna bianca

par marginalia

Publie le giovedì 24 ottobre 2013 par marginalia - Open-Publishing
3 commenti

Negli ultimi giorni si è molto discusso in rete di un articolo di Nancy Fraser pubblicato lo scorso 14 ottobre da The Guardian, How feminism became capitalism’s handmaiden - and how to reclaim it, tradotto da Cristina Morini con il titolo di Come il femminismo divenne ancella del capitalismo. In questo articolo Fraser constata come "la seconda ondata del femminismo è emersa come critica al capitalismo di prima maniera, ma infine è diventata ancella del capitalismo contemporaneo", questione che solleva, come è stato da più parte rilevato, tutta una serie di interrogativi indubbiamente urgenti da mettere a tema. Ma tra i contributi alla discussione che questo articolo ha suscitato mi sembra particolarmente utile e interessante il provocatorio intervento di Brenna Bhandar e Denise Ferreira da Silva, White Feminist Fatigue Syndrome, ora tradotto in italiano da Incroci De-generi (La sindrome del fardello della donna bianca). Bhandar e Ferreira da Silva, mettono in evidenza come l’articolo di Fraser "che ad una prima occhiata sembra una ragionevole auto-riflessione, una di quelle che si assume il carico e la responsabilità di passate alleanze e celebrazioni di mosse strategiche per il miglioramento della vita delle donne, ad una seconda occhiata rivela l’innata e ripetitiva miopia del femminismo bianco nell’accettare, conversare e riflettere con le femministe nere e del terzo mondo". Denunciano con forza l’utilizzo di un "noi" e del termine "femminismo" al singolare che finiscono ancora una volta per invisibilizzare la presenza di altri percorsi femministi (come il Black Feminism) che, fin dagli anni 70 "hanno sistematicamente costruito una critica femminista non solo al capitalismo di stato, ma anche al capitalismo globalizzato radicato nell’eredità del colonialismo". Mi sembra che questo testo possa contribuire ad aprire una discussione quanto mai necessaria.QUI la traduzione del testo.

Messaggi

  • Il femminismo moderno è il braccio politico del capitale internazionale e del potere bianco mondiale . Esso istiga all’odio verso l’Islam e verso gli africani in quanto considerati dalle femministe come " maschilisti " . In realtà anche storicamente il femminismo è sempre stato un pò razzista , pensiamo a Margaret Sanger , una tra le fondatrici del femminismo che odiava e voleva streilizzare i neri in quanto " razza inferiore " con il suo " Negro Project " ( http://www.nyu.edu/projects/sanger/secure/newsletter/articles/bc_or_race_control.html , http://www.blackgenocide.org/negro.html )

    . La donna ha la funzione naturale di accudire la casa : così e sempre stato e così sarà in tutto il mondo , solo nell’Occidente bianco e razzista la donna comanda e detta legge e inoltre viene condannata l’eterosessualità .

    In Africa che è molto più civile sotto certi aspetti del decantato vostro Occidente bianco , ciò è ovvio , solo nell’Occidente dove la natura è stata stuprata , uccisa e dove inquinamento , razzismo , sessismo e odio verso i maschi eterosessuali , xenofobia , consumismo , capitalismo e individualismo dominano avviene ciò .

    Compagni : decidetevi : o siste antirazzisti e rifiutate il femminismo che è un’ideologia nata da bianchi per bianchi ed è intrisicamente razzista , o state con il femminismo e con il razzismo , nascosto o meno sempre razzismo è , perchè inneggiare alla distruzione dei generi , all’individualismo più estremo , alla distruzione della natura e alla supremazia femminile e omosessuale è razzista ed è contro la cultura africana e contro gli africani .

    Noi africani rispettiamo voi occidentali , rispettiamo le donne e i gay e vogliamo essere rispettati allo stesso modo e non essere sempre vittime di razzismo e dei vostri capricci amorali