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Lampedusa, naufraga un barcone di migranti: è una strage spaventosa
Publie le giovedì 3 ottobre 2013 par Open-PublishingUn barcone carico di migranti è naufragato a Lampedusa. Il primo bilancio è di 82 morti, molti di più della prima stima fatta a calda dal sindaco dell’isola, e il bilancio sembra dover aumentare di ora in ora: tra loro ci sono anche una donna incinta e due bambini. Il barcone con ogni probabilità s’è inabissato, dato che in mare sono stati trovati giubbotti salvagente, pezzi di legno e macchie di olio. Probabilmente il naufragio è stato causato da un incendio a bordo in seguito a un cortocircuito. Disperati i soccorritori sui quattro pescherecci che stanno recuperando i corpi: "Ci sono morti ovunque", una testimonianza raccolta e riportata dal sindaco, che a Sky Tg24 ha anche annunciato l’arresto di uno scafista. "E’ un orrore - ha detto anche il primo cittadino - ci vorrebbero le telecamere per mostrare quel che sta accadendo".
Secondo le testimonianze di alcuni soccorritori del barcone naufragato vi sarebbero ancora in acqua un centinaio di migranti. Lo scafo trasportava infatti, secondo quanto ha detto all’agenzia Ansa il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Antonio Candela, che sta coordinando le operazioni di assistenza ai feriti, circa cinquecento persone. Fra loro una trentina di bambini - uno di due mesi - e tre donne incinte. Tra i superstiti ci sarebbe anche uno degli scafisti, individuato e fermato.
Il barcone, tra i dieci e i quindici metri, non è stato intercettato, quindi si è spinto vicino alla costa dove dopo l’incendio si è rovesciato in acqua. I naufraghi sono stati soccorsi dai pescatori, che stanno ancora collaborando con Guardia costiera e Guardia di finanza alle operazioni di salvataggio. Anche fra i soccorritori pianto e scene di disperazione: "Ci sono corpi che galleggiano ovunque", ha raccontato uno di loro alle agenzie di stampa. Fino ad ora sono giunti in porto circa 120 naufraghi salvati dalle motovedette e da alcune barche da diporto che stanno partecipando ai soccorsi. L’allarme è stato dato dall’equipaggio di due pescherecci che transitavano nella zona.
Poco prima del naufragio a Lampedusa era approdata un’altra ’carretta’ con 463 migranti a bordo. I profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza che ieri ospitava oltre 700 persone. La tragedia segue di pochi giorni quella di Ragusa, nella quale hanno perso la vita tredici migranti.
Paolo Ferrero (Prc): «Mentre la politica continua a discutere delle sorti di una persona, decine, centinaia di persone rischiano la vita e molti purtroppo la perdono, nei nostri mari. In queste ore, a Lampedusa, un altro tragico sbarco, il numero delle vittime continua a crescere di minuto in minuto, incluse donne e bambini. L’indifferenza delle istituzioni a livello nazionale è assordante: bisogna fare subito qualcosa, non è tollerabile che si stia a guardare mentre così tante persone muoiono. Serve una risposta politica immediata a questo dramma. Continuiamo a chiedere che si faccia un corridoio umanitario, per evitare che i migranti finiscano nelle mani di trafficanti senza scrupoli, e che si implementi il diritto d’asilo europeo, in modo che le persone possano scegliere in quale Paese andare. Stop con la Bossi-Fini, stop con le politiche discriminatorie che sono alla base di queste tragedie. Il nostro cordoglio per le vittime di quest’ennesimo episodio: è uno sterminio che non ha nulla a che vedere con un Paese “civile”».