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Le Simone: "Le abbiamo ammazzate"

Publie le giovedì 23 settembre 2004 par Open-Publishing

Dazibao


Nella notte un messaggio sul web: abbiamo ucciso le due italiane dopo che Berlusconi
ha respinto la nostra unica richiesta, il ritiro dall’Iraq. Nessun riscontro,
governo prudente

di ALESSANDRO MANTOVANI e SARA MENAFRA

Sono state uccise. A dirlo è un comunicato internet tra i tanti, che potrebbe
non avere nessuna credibilità, ma che ieri notte ha svegliato tutta l’Italia
con l’annuncio che nessuno voleva sentire. Il gruppo che firma il testo si firma «Organizzazione
della jihad».

Un nome molto simile a quello della «Jihad islamica» che il 12 settembre aveva
detto che Simona, Simona, Raad e Manhaz sarebbero stati ammazzati entro 24 ore
se l’Italia non avesse lasciato immediatamente l’Iraq.

Ora il nuovo comunicato, questa volta pubblicato su un forum ad accesso libero, www.openforum.ws/vb/showthred.php?t=12529 , e non su quello Yaislah.com che aveva pubblicato il primo annuncio firmato dal gruppo. «Noi dell’organizzazione della jihad islamica - dice il testo - annunciamo che il verdetto di dio è stato compiuto sulle due prigioniere italiane che sono state massacrate, dopo che il governo italiano, capeggiato dal vile Silvio Berlusconi, ha deciso di non ascoltare la nostra condizione di lasciare l’Iraq».

«Avvertiamo il governo italiano che continueremo a combattere e combattere fino a che ogni straniero avrà lasciato l’Iraq», è la conclusione. I servizi italiani sono più che prudenti. «I segnali che avevamo ricevuto in questi giorni dicevano tutti che le due ragazze erano vive, forse a Falluja o forse ancora a Ramadi, ma comunque vive e guardate a vista da una schiera di soldati», dicono fonti diverse. Prudente pure palazzo Chigi.

Si sa solo che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato immediatamente informato dell’annuncio, che ha seguito tutta la notte l’evolversi della situazione e che i sottosegretari Letta e Bonaiuti si sono immediatamente allertati per cercare la conferma che nessuno si azzarda ad avanzare. Persino la televisione araba Al Jazeera è più che prudente nell’esprimere opinioni sull’annuncio on line. Al Arabiya invece da l’annuncio per buono e durante la notte da la notizia della presunta uccisione di Simona Torretta e Simona Pari con le fotografie delle due donne.

Lo scorso 12 settembre, la «Jihad islamica» aveva lanciato un ultimatum di 24 ore al «governo di Berlusconi» per ritirare i soldati italiani dall’Iraq, altrimenti, aveva minacciato «eseguiremo la sentenza di Dio, che sarà lo sgozzamento, se Dio lo vuole, dei due ostaggi italiani».

L’ultimatum apparso sul sito web Yaislah.org e faceva riferimento ad un precedente termine di 12 ore «al governo di Berlusconi», «per applicare le nostre condizioni per liberare le due prigioniere». «Noi rinnoviamo l’ultimatum di 24 ore - si diceva nel testo - a partire dalla pubblicazione di questo comunicato e al termine del quale, se non vediamo la banda dei soldati italiani ritirarsi dal suolo dell’Iraq, eseguiremo la sentenza di Dio che sarà lo sgozzamento, se Dio Vuole». «Quello che commette il distaccamento italiano in Iraq - continua il messaggio - è il primo e l’ultimo responsabile della cattura delle due italiane.

Quello che succederà nelle ore che vengono dipenderà dal ritiro delle forze italiane dal suolo dell’ Iraq e noi non accetteremo altre alternative. Noi ci calmeremo e saremo tranquilli solo se i miscredenti lasciano il suolo dell’Iraq militante e quando i musulmani in Iraq godranno della sicurezza».

«Ci ha telefonato prima Un ponte per e poi la Farnesina che ci ha detto della rivendicazione e soprattutto che stanno verificandone la veridicità» ha spiegato ai cronisti Laura, la sorella di Simona Torretta. «Ora aspettiamo che ci ricontatti la Farnesina per avere ulteriori informazioni» ha aggiunto. Nessuno ha il coraggio di chiederle null’altro.

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