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MANGANELLI IN STATALE: IL RACCONTO DELLA STUDENTESSA FERITA
Publie le martedì 7 maggio 2013 par Open-PublishingOspedale Policlinico di Milano, ore 19.30. A., 22 anni, studentessa di storia, è stesa sul lettino in sala d’attesa. Una garza elastica le fascia il capo. Tenendo il ghiaccio la ferita non si vede; quel che si vede bene è il sangue nei capelli. Al triage le è stato dato un codice verde. Ci sarà da aspettare, ma probabilmente (così ha detto il soccorritore dell’ambulanza) le daranno dei punti e la terranno una notte in ospedale, in osservazione. Due barelle più in là c’è una sua collega con un bernoccolo in testa.
Le chiediamo di raccontarci come si è procurata la ferita:
«Dopo lo sgombero della libreria (avvenuto nel fine settimana, ndr) gli studenti hanno occupato, più che altro simbolicamente, un’auletta poco distante. Nel primo pomeriggio si è sparsa la voce che il rettore Vago avesse autorizzato l’entrata della polizia in Statale. Un po’ di gente ha allora cominciato a radunarsi lì e nel chiostro. Quando la polizia è entrata, è stata sgomberata l’auletta. Ci si trovava tutti in cortile, con la polizia in assetto antisommossa. La gente si è radunata nei pressi dell’ingresso principale della Statale. L’ingresso è stretto, eravamo circondati dalla polizia, che messa a semicerchio all’interno del cortile ci spingeva verso l’uscita. Visto che non c’era molto altro da fare, volevamo uscire dalla Statale. Come detto il passaggio era stretto, c’era calca, io ero incastrata fra la gente e cercavo di uscire. Probabilmente ero una delle ultime. Da dietro la polizia spingeva. Non so se siano volati calci o pugni perché ero di spalle, verso l’uscita. A un certo punto sento un colpo leggero sulla testa, e poi una botta molto più forte. Mi ha fatto fischiare tutte le orecchie. Ho portato la mano alla testa e ho sentito la ferita, e il sangue, e mi sono spaventata. Sono uscita urlando, chiedendo aiuto. Una ragazza molto carina, che non conosco, mi ha medicato con dei fazzoletti. A quel punto perdevo molto sangue e ci siamo diretti verso il bar esattamente di fronte all’ingresso, chiedendo del ghiaccio. Ci hanno chiuso la serranda in faccia; eppure non è che ci fosse grande confusione in strada, in quel momento. Gli scontri erano più che altro all’interno, nei pressi dell’ingresso. Poi è arrivata l’ambulanza della croce bianca, che mi ha medicato e mi ha portato qui.»
PS: Auguriamo all’intervistata e agli altri studenti feriti oggi una pronta guarigione.
UPDATE:
A. sta tutto sommato bene; 5 punti in testa, la TAC per fortuna non ha evidenziato niente di grave ed è stata dimessa in tarda serata.
http://www.fabergiornale.it/2013/05/06/manganelli-in-statale-il-racconto-della-studentessa-ferita/