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MI RICORDO MUTANDE VERDI, TUTTE LE SPESE FOLLI DI COTA & Co.

par Lucio Galluzzi

Publie le sabato 18 gennaio 2014 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing
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L’elenco in ordine alfabetico dei componenti la Giunta Regionale Cota e i rispettivi capi d’accusa, le spese folli con i soldi del contrinuente, quindi anche con i tuoi:

 Clicca sul nome per visualizzare la foto -

spese personali non giustificate  25.410 euro
per ristoranti, bar e generi alimentari 21.112 euro 
macelleria in due occasioni per circa 200 euro
spese per pernottamenti in alberghi e missioni 645 euro
abbigliamento (con le famose mutande verdi), regali, due regali di nozze, pelletteria e valigeria, sigarette, effetti personali, un dvd, cravatte, un libro antico, orologeria, argenteria e una custodia per iPad 3.653,18 euro 

rimborsi chilometrici non dovuti 64 mila euro 
Dalle verifiche viene fuori che in due anni e mezzo la sua presenza nel comune di residenza è stata riscontrata solo 15 volte. A fronte di queste cifre appare quasi veniale il rimborso da 108 euro chiesto per una tela a Catania, il 19 ottobre 2010, quando invece ha ’timbrato’ il cartellino in consiglio regionale a Torino.
Ha chiesto e ottenuto il riconoscimento di spese per 37.591 euro

quando era con il Pdl 41 mila euro 
per il periodo passato a Progett’azione 6 mila euro
abbigliamento 7 mila euro
accessori e articoli di pelle, acquisti in gioiellerie e profumerie 1.759 euro
Dalle carte era emerso che aveva comprato gadget in un negozio che vende souvenir fascisti. 
Ingresso in discoteca e la riparazione della bicicletta. 
tv, frigoriferi, un congelatore e una lavatrice per oltre 3 mila 500 euro
materiale da giardino e fiori per 924,20 euro 

le sue spese pazze ammontano a 54 mila euro 
bar, ristoranti e cibi da asporto, salumerie, macellerie e panifici 36 mila euro
Frequenta boutique esclusive tipo Hermes, compra attrezzatura da golf, fiori e inserisce anche lui in nota spesa il parrucchiere (12 euro) e l’abbonamento alla doccia solare (60 euro). 
In più ottiene il rimborso per le bollette telefoniche di casa, per la manutenzione della sua auto e per il relativo carburante 

spese contestate dai PM: 79.051 euro  
bar e ristoranti 41mila 472 
acquisti in abbigliamento 12 mila 210 euro 
frequentando boutique esclusive come Olympic e San Carlo, ha comprato borse e valigie in pelle per 2.192 euro
creme e profumi 2.190 euro
spese di gioielleria, traslochi, cd e articoli per la casa, corso di public speaking e aggiornamenti “professionali” 13.937 euro 

Ha speso in tutto 55.257 euro
HA DETTO di essere andato in Norvegia per studiare le forme di energia alternative, ma i pm gli hanno mostrato una foto postata su Facebook nella quale immortalava proprio a Oslo il compleanno della sua fidanzata. Andrea Buquicchio, non dimentica gli amici a Natale e ne ha così tanti che chiede il rimborso per l’invio e la stampa di 70 mila cartoncini di auguri. E i panettoni? Anche quelli sono a rimborso per 961 euro. Ha acquistato 35 sedie per la sede di un’associazione di cui è presidente. e tra i suoi scontrini ci sono anche quelli del cibo per animali 

come consigliere del Pdl, per un video usato per la campagna elettorale del 2010, si è fatto rimborsare 3.600 euro
ristoranti e bar di medio e alto livello 12.700 euro
acquisto fiori 260 euro
spese legali 432 euro
Finora non ha risposto ai pubblici ministeri ma ha depositato presso un notaio due assegni con la stessa somma che gli viene contestata 

spese illegittime 28 mila 781 euro 
pranzi e cene 26.460 euro 
spese legali per i ricorsi elettorali del 2010 1847 euro 
fiori, articoli di profumeria, e ferramenta 274 euro

Daniele Cantore cade sulla residenza fittizia e oltre all’accusa di peculato per 28 mila euro potrebbe essere processato anche per truffa per aver mantenuto l’indirizzo ufficiale nella casa di famiglia a Chiusa San Michele dove, secondo la procura, non abita più da moltissimi anni. Ciononostante ha continuato a riscuotere i rimborsi chilometrici oltre a mettere a rimborso quasi 7 mila euro per l’acquisto di abbigliamento tra cui le cravatte di Marinella e per i vestiti di Olympic. Cantore si è fatto anche rimborsare poco più di 7 mila euro di materiale elettorale e l’acquisto di ricariche telefoniche per i familiari 

È in assoluto il più appassionato gourmet di Palazzo Lascaris con 72 mila euro di spese per ristoranti, cibi da asporto, acquisti di alimentari. Nelle ricevute svetta quella per il compleanno della moglie come racconta la titolare della trattoria Santo Spirito: «Posso confermare che la ricevuta si riferisce ad una cena per il compleanno della moglie del consigliere». Sette coperti e menu a base di pesce dal quale non mancano le fantasie mare, il guazzetto di cozze, le ostriche francesi, fritture, sorbetti. Tutto innaffiato da tre bottiglie di Vermentino e Berlucchi per brindare. Spesa: 290 euro. Ha speso in tutto 108.317 euro  

11 - CATTANEO, NCD:
AL PRESIDENTE del Consiglio regionale Valerio Cattaneo va il primato di frequentatore di boutique e acquisti firmati: 63.770 euro i suoi rimborsi illegittimi. Ha comprato da Hermes, Olympic, Herno, senza però disdegnare una capatina all’outlet di Serravalle. Gli vengono contestati acquisti in fiori, gioielli, penne Mont Blanc, e articoli per la casa. E ancora spese per la manutenzione dell’auto, per alberghi, vini e champagne. E persino l’acquisto di biglietti d’invito per la cena degli auguri natalizi del Pdl a Stresa per 1860 euro 
 

12 - CORTOPASSI, FORZA ITALIA:
IL CONSIGLIERE di Forza Italia (ex Pdl) Alberto Cortopassi aveva dichiarato di avere «il diritto di sedersi a tavola con chi voglio». E in effetti l’ha fatto, anche se per la procura ha violato la legge mettendo a rimborso 55224 euro di cui ben 48131 proprio frequentando bar e ristoranti. Non ha comunque disdegnato anche un passaggio al Mc Donald’s, e ha collezionato scontrini comprando anche vestiti, gioielli e un cd musicale. Per la sua macchina ha poi speso in manutenzione e frequentato alberghi, a spese della collettività, per 668 euro. Più 1.347 euro di spese per patrocinio legale 
 

LA CONSIGLIERA Pdl, passata a Nuovo Centrodestra, Rosa Anna Costa, ha collezionato spese per 33 mila e 24 euro. Ha fatto acquisti soprattutto in negozi per bambino, sostenendo però fossero tutti per beneficenza, così come i vestiti comprati in saldo e poi dati alle suore. I pm le contestano anche i rimborsi per articoli della casa, in profumerie, gioiellerie, e articoli di pelletterie. Oltre al cambio gomme per la sua auto e manutenzione per complessivi 9565 euro, le sono stati contestati anche scontrini relativi a pacchetti di sigarette 

LUIGI Cursio deve rispondere di peculato per 52.443 euro, e anche dell’accusa di truffa visto che, è stato pizzicato ad aver messo a libro paga del gruppo Italia dei Valori ben quattro persone che lavoravano invece per lui o per la famiglia. Laura, giovane hostess, veniva mandata dalla moglie di Cursio a prendere i figli a scuola o a fare la spesa. Ed era mantenuta a stipendi «da fame». La ragazza, che si recava al lavoro con i mezzi pubblici, dava l’abbonamento studenti alla signora Cursio che poi lo metteva prontamente a rimborso spese. Anche i suoi rifornimenti di carburante sono parecchio esosi: 14.723 euro  

È al suo primo incarico in Regione e, per questo, dice di essersi adeguato alla condotta dei colleghi. Non è tra quelli più inguaiati ma comunque dovrà rispondere di peculato per una cifra che supera i 27 mila euro. Il telepass è il suo punto debole perché oltre al conto del suo ha messo in nota spese anche quello del Music Club srl per 1.614. Alberghi e ristoranti sono costati alla Regione 10.300 euro e tra le ricevute ce n’è anche una per la notte di ferragosto ad Alba in un elegante albergo del centro storico. Nell’elenco delle spese nessuna giustificazione sugli impegni politici  

È IL recordman delle spese con 204 mila euro, di cui 191 mila per sondaggi elettorali commissionati alla Voice Care, la società di call center di Gabriele Moretti che è indagato in concorso con lui dopo che la Guardia di finanza ha accertato che le fatture corrisposte per i sondaggi fanno riferimento a lavoro mai svolto o svolto solo in parte e comunque non dalla società che emetteva le fatture. Un bel guaio che, forse, ha indotto anche Moretti, consigliere dei Moderati in Sala Rossa, a dimettersi la scorsa settimana. Il resto delle somme contestate supera di poco i 9 mila euro, soprattutto consumazioni in bar e ristoranti   

E’ DI 26 mila 958 euro il conto dell’esponente di Forza Italia Michele Formagnana, che a spese dei contribuenti ha persino sfidato la dea bendata. Tra i 17 mila e 942 euro di spese per bar, ristoranti e generi alimentari, la procura gli contesta anche l’acquisto di due biglietti del Gratta e Vinci. Non è dato sapere se siano risultati vincenti. Ma intanto ha comprato anche piante, fiori, bombole Gpl e persino un frullatore. Avrebbe attinto dal conto corrente del gruppo «con prelievi periodici altri 8 mila 500 euro, senza produrre documenti apparentemente giustificativi» 

18 - GIORDANO, LEGA:
È SEMPRE in viaggio e con ogni mezzo l’ex assessore della Lega Massimo Giordano che si è fatto rimborsare dal gruppo le multe per 629 euro, più 841 euro sempre per spostarsi da una parte all’altra (poca cosa se si pensa che sotto questa voce c’è anche il noleggio di un motoscafo e di un traghetto) a cui si aggiungono i 1772 euro di carburante. Ha provato a dire che i suoi scontrini messi a rimborso mentre era negli Stati Uniti sono stati aggiunti in contabilità dalla segretaria, ma per ora la procura non gli ha creduto e ha addebitato anche a lui il «dono dell’ubiquità ». Complessivamente risponde di 26.190 euro

"PROFESSIONISTA" delle firme false, Michele Giovine non ha evitato di mettere a rimborso neppure le sue trasferte a Roma in occasione delle udienze del Consiglio di Stato che doveva pronunciarsi sulla vicenda dei ricorsi. Si contende anche il primato per la spesa più alta contestata: 144.026 euro. Sono costati 65 mila euro alla Regione i rifornimenti di carburante della sua macchina, 19 mila euro i suoi spuntini in bar e ristoranti, 3 mila euro le sue contravvenzioni al codice della strada. Giovine è anche un animo gentile però, sensibile alle cose belle, come dimostrano i suoi acquisti di fiori e articoli per la casa 

20 - GOFFI, UDC:
AD ALBERTO Goffi la procura contesta 26.457 euro di spese. Tra questi anche 115 euro usati per comprare una maglia della Juventus da regalare e un umidificatore per l’ufficio del consigliere. L’esponente dell’Udc, difeso dall’avvocato di fiducia Pierfranco Bertolino, è accusato di peculato. Nella lista delle spese messe a rimborso e contestate ci sono 17mila euro spesi in bar, ristoranti e acquisti nei supermercati, circa 5mila euro usati per fare rifornimento di carburante e negli autogrill e 3500 euro spesi per gli alberghi 
 

Per lui ci sono 21.965 euro ancora da spiegare e nessuna particolare stravaganza oltre a ristoranti, bar per oltre 18 mila euro, qualche albergo, e poi stampe, cornici, accessori del telefono e le ricariche per 349 euro. Spicca tra le sue ricevute quello che è andato a finanziare i festeggiamenti della vittoria della Lega e di Roberto Cota a Moriglione, catering e gelato compresi. Come rivela un tipografo sentito dalla Guardia di Finanza: «Credo di aver stampato 200 manifesti e 3.000 volantini ». La spesa messa a rimborso è di 1032 euro 
22 - LA ROCCA, PDL:
L’EX presidente del Consiglio comunale di Novara Girolamo La Rocca ha scontrini per 21658 euro. Può sembrare una cifra tutto sommato modesta la sua, ma c’è invece da considerare che è stato consigliere regionale per poco tempo tanto che i pm gli contestano solo il periodo da giugno a ottobre 2010. In soli quattro mesi ha mangiato e bevuto per 6809 euro. Ha poi anche l’accusa di finanziamento illecito per una fattura da 2000 euro emessa dalla società Italgrafica di Novara a favore del gruppo Pdl relativa a manifesti e volantini elettorali

23 - LEARDI, FORZA ITALIA:
AL CONSIGLIERE di Forza Italia (ex Pdl) Lorenzo Leardi, i pm contestano 31.191 euro di peculato nel periodo da giugno 2010 a settembre 2012. le sue sono soprattutto spese “mangerecce”, dato che è riuscito a spendere quasi 25 mila euro in ristoranti, cibi da asporto, e generi alimentari. Leardi ha poi chiesto e ottenuto rimborsi per pelletteria, fiori , acquisti in gioielleria, articoli per la casa e cesti natalizi per 1241 euro. Anche lui ha messo in nota spese la manutenzione della sua auto per 973 euro e frequentato alberghi per 2383 euro 
 
 
 

24 - LUPI, VERDI VERDI:
HA SPESE pazze per 74.882 euro: il consigliere dei Verdi Verdi, Maurizio Lupi, che risponde anche di concorso in peculato con la figlia Sara (a cui la procura contesta di aver percepito stipendi dal gruppo mentre era in vacanza), ha acquisti di ogni genere, dal parrucchiere e solarium, ai videogiochi «per intrattenere i bambini», ma anche batterie, buoni regalo, cavi, un lettore mp3. E ancora spese per fiori, teatro, abbigliamento, profumi, farmaci, materiale da ferramenta. Inoltre ha acquistato carburante per 16 mila 360 euro, e biglietti ferroviari per 20 mila 577 
 
 

25 - MACCANTI, LEGA:
È APPASSIONATA di tecnologie Elena Maccanti che è accusata del reato di peculato per aver speso 16.017 euro. Oltre ai bar e ai ristoranti ha messo a rimborso un televisore Lcd, fiori, cosmetici, abbigliamento e una macchina fotografica digitale. Anche per lei i biglietti di Natale potrebbero costare un processo: visto che gli auguri sono costati alla Regione 1.158 euro. Il pieno di carburante e le spese per i mezzi di trasporto portano scontrini per 947 euro. C’è anche una voce gioielleria che pesa per 344 euro. Non si è mai fatta interrogare dall’inizio dell’inchiesta e ha preferito affidare la sua difesa alle memorie degli avvocati 
 

26 - MARINELLO, LEGA:
ASCOLTA la musica «impegnata» di Fabrizio Moro di cui ha comprato il cd «Ancora Barabba » mettendolo poi a rimborso del guppo. Fuma sigarette Winston blu. Viaggia molto in auto e spende 9.890 euro in acquisto di carburante, non si fa mancare qualche aperitivo e qualche notte in albergo e ovviamente i ristoranti. Offre la cena a 21 persone e mette a rimborso per un totale di 521 euro al ristorante «La diva». Ha chiesto la restituzione del denaro speso anche per una stampa antica del valore di 320 euro. Frequenta pub e pasticcerie. Ha speso in totale 26.444 euro 
 

27 - MASTRULLO, NCD:
HA CONTESTAZIONI per 69507 euro, il consigliere Ncd, ex Pdl Angiolino Mastrullo: le sue spese sono eccentriche e di vario genere. Ha bar e ristoranti per 39 mila euro, ma anche abbigliamento per quasi 4 mila. E poi ancora profumi e gioielli, articoli per la casa, un televisore, cuffie, ma di marca Bose. Si è fatto rimborsare un centro benessere, fiori, articoli per animali, occhiali, biglietti per partite di calcio, valigie e articoli di pelle. Anche una trasferta per un congresso Pdl a Roma, in realtà mai avvenuta, dal 30 giugno al 2 luglio 2011 per complessivi 13 mila 300 euro
 

28 - MOLINARI, LEGA:
È DECADUTO dall’incarico per ineleggibilità il leghista alessandrino Riccardo Molinari (ora assessore) che adesso deve anche rispondere alla procura di Torino dell’accusa di peculato per 9.041 euro. Nonostante la cifra esigua anche per lui è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio dopo che ha messo a rimborso spese per ristoranti e bar, da solo e in compagnia, 4.415 euro; notti in albergo e trasferte per 1.620 euro e 497 euro tra carburante, apparati elettronici, sigarette e cd musicali. «Oramai decaduto dalla carica - è scritto nel dispositivo - riceveva 2.500 euro senza alcun documento
giustificativo» 
 

29 - MONTARULI, FDI:
ALLA consigliera Augusta Montaruli piacciono le cose belle, avere una buona immagine, e teme un po’ le opinioni altrui, o quanto meno è curiosa di conoscerle: la procura le contesta 41 mila 552 euro, di cui la metà spesi in ristoranti. Ma ci sono anche fiori, gioielli, spese per l’auto, orologi, orecchini, e anche un monitoraggio della sua reputazione on line che è costato da solo 6mila euro, e un corso per imparare a usare i social network da 4800 euro. Una curiosità: ha messo a rimborso un apparecchio “microtouch” sostenendo fosse un caricabatterie da auto, mentre per l’accusa sarebbe un
depilatore a batteria 
 

30 - MOTTA, FDI:
AL CONSIGLIERE Fdi (ex Pdl) Massimiliano Motta sono contestati 26mila 300 di spese illegittime. La sua auto è stata presa di mira, e per due volte si è trovato con le gomme tagliate. La prima ha chiesto il rimborso della sua assicurazione, la seconda invece ha messo in conto la riparazione al gruppo, perché «mi avevano detto che era una spesa ammessa» ha sostenuto. La procura gli contesta anche 14 mila 300 euro in bar e ristoranti, non ha frequentato gioiellerie accontentandosi di bigiotteria, ma ha comprato profumi, fiori e pelletteria. Salato anche il conto delle spese legali messe a rimborso: pari a 9386 euro 
 

31 - NEGRO, UDC:
AMMONTANO a 64 mila 613 euro le ’spese pazze’ del capogruppo Udc Giovanni Negro, che deve rispondere anche di finanziamento illecito per la campagna elettorale dell’ ex compagno di partito Deodato Scanderebech. Ha offerto centinaia di cene, con i soldi dei contribuenti, per oltre 50 mila euro. Ha viaggiato mettendo a rimborso oltre 10 mila euro di carburante. Ha poi dormito in alberghi per circa duemila euro, e speso altri 1500 in acquisti vari, tra cui un abbonamento alle partite di pallavolo ’a sua insaputa’. Un carnet per assistere ai match sul campo del ’Piemonte Volley’, costato alla collettività 1250 euro 
 

32 - NOVERO, LEGA:
HA IL primato dell’eccentricità Gianfranco Novero accusato di peculato per 24.891 euro e di truffa, per residenza fittizia, per 28.458 euro. Oltre ai campanacci per le mucche, ha comprato una bronzina commissionata in provincia di Bolzano da un artigiano che fa finimenti per cavalli e carrozze, quasi mille euro di t-shirt personalizzate, e 465 euro spesi in una gastronomia di Lanzo per il catering del battesimo della nipote. A proposito della residenza indicata a Groscavallo persino un cittadino gli ha scritto su Internet. «Riscontri semplici e inconfutabili evidenziano che la S.V. vive a Devesi di Ciriè oltre 300 giorni all’anno» 
 

33 - PEDRALE, FORZA ITALIA:
IL CAPOGRUPPO del Pdl e ora di Forza Italia Luca Pedrale, ha messo a carico del gruppo spese per 59.688 euro. Quelle di manutenzione della sua macchina (1624 euro) e altri 2790 euro per acquisti in diversi negozi di abbigliamento. Ha speso quasi 20 mila euro tra ristoranti e bar, e anche supermercati. I suoi acquisti si sono concentrati tra fiori, gioielli, profumi, champagne e lampade. Anche lui si è fatto rimborsare le spese per la vettura, qualche notte in albergo, e un po’ di spese legali. Come capogruppo ha autorizzato il rimborso per l’acquisto di un vassoio d’argento per 1844 euro per un regalo di nozze 
 

34 - PONSO, IDV:
HA ANCHE il pranzo di Natale in famiglia Tullio Ponso tra le richieste di rimborso all’Idv. Oltre 2 mila euro per acquisti di generi vari, abbigliamento e luminarie natalizie, in ristoranti e bar per oltre 9 mila euro e 9 mila euro di pieni di benzina. È tra quelli che si materializzano in due luoghi diversi a pochi minuti di distanza. Ma la posizione che più lo imbarazza è quella che riguarda i 20 mila euro di spese tra affitto e ristrutturazione di due uffici, uno ad Alba e uno a Cuneo, che secondo la Procura non sono sedi del gruppo ma, in almeno uno dei due casi, sede provinciale dell’Italia dei valori. Gli contestano in tutto 53.599 euro 
 

35 - QUAGLIA, LEGA:
CRAVATTE di Hermès, fiori, caramelle, profumi, parrucchiere e alberghi. Per l’assessore regionale Giovanna Quaglia il conto finale presentato dai pm è di 19 mila 113 euro, che la procura considera non giustificabili: «Quaglia Giovanna, quale assessore della giunta regionale del Piemonte, beneficiaria della indebita destinazione del denaro pubblico, si appropriava degli importi, utilizzandoli per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa». Ci sono anche 300 euro per gli alberghi e oltre 1000 euro per trasporti e carburante 
 
    
36 - SPAGNUOLO, FORZA ITALIA:
E’ DI 66 mila 847 euro il conto di Carla Spagnuolo: la consigliera Pdl vive a Sanremo e viaggia in auto su e giù dalla Liguria. Anche per questo sono salate le spese di manutenzione dell’auto: ha accumulato carburante per 18 mila 310 euro, tagliandi e cambi gomme per oltre 3 mila. E ha messo a rimborso anche le multe stradali. Ha poi comprato un vestito e un cappotto per il suo collaboratore «che non aveva un abbigliamento adeguato per comparire in un’aula consiliare ». Oltre a una Mont Blanc ha acquistato penne stilografiche antiche per 1749 euro, e anche bigiotteria e articoli per la casa 
 

37 - TENTONI, PROGETT’AZIONE:
ROBERTO Tentoni, di Progett’azione, deve rispondere di peculato per 25.930 euro, di cui bar e ristoranti per 19705 euro. ma dalle carte dell’inchiesta è emerso anche il fatto che sia riuscito a farsi rimborsare il conto per una cena a cui partecipavano diverse persone (500 euro) pur non avendo sborsato un euro. Tra le spese contestate compaiono poi acquisti in negozi di trofei, fiori, un generatore di corrente e articoli per la casa per un totale di 1464 euro, il rimborso di un antifurto con telecamera di videosorveglianza (2 mila euro) e manutenzione dell’auto (1789 euro) 
 

38 - TIRAMANI, LEGA:
MULTE, ricariche telefoniche, fiori, giocattoli e ricariche telefoniche anche per la moglie. Al leghista Paolo Tiramani i magistrati contestano il reato di peculato per un’appropriazione complessiva di 34.444 euro. Più di 25mila euro sono soltanto per i ristoranti e i bar. «Consumazioni individuali», scrivono i magistrati. Per gli alberghi il consigliere ha messo a rimborso più di mille 500 euro. Per il resto, tra abbigliamento, profumi, generi alimentari, prodotti di elettronica, la manutenzione dell’auto, fiori, multe e ricariche telefoniche «a persone estranee al gruppo»
 

39 - TOSELLI, FDI:
PIER Francesco Toselli, come consigliere del Pdl, ha ottenuto rimborsi illeciti per 23 mila euro. Ma la procura gli contesta bar e ristoranti per quasi 10 mila euro, e poi omaggi natalizi, alimentari e vino, e anche l’ingresso in un centro benessere per un totale di 2823 euro. Non poteva mancare il conto dal meccanico: 3586 euro. Ci sono poi le spese per una consulenza resa da “Valutation Advisory Group” che è costata alla collettività ben 4791 euro, e ancora notti in alberghi per 700 euro, e le spese per l’avvocato da 1347 euro 
 

40 - VALLE, PROGETT’AZIONE:
ROSANNA Valle ha accuse per 23741 euro quando era consigliere del Pdl e per 3475 euro relative al suo passaggio a Progett’Azione, a partite dal maggio 2012, per un totale di oltre 27 mila euro. Bar e ristoranti, anche nel suo caso, sono la parte più ampia delle contestazioni: oltre 21 mila euro. A cui si aggiungono acquisti in gioiellerie, pelletterie, profumerie per un totale di oltre 1400 euro. Anche lei poi si è accollata la sua parte di spese legali relative alla querelle elettorale Cota-Bresso: in conto spese, Rosanna Valle ha messo due fatture, una di 215,17 euro, l’altra da 216,96 euro
 

... E alle prossime elezioni votateli di nuovo tutti che se lo meritano.

Lucio Galluzzi
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