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ROMA/CASE DI RIPOSO MORTI VIOLENTE E POLITICHE DI FACCIATA:
ONORINA, ULTRAOTTANTENNE, NON AUTOSUFFICIENTE, RESIDENTE PRESSO LA CASA DI RIPOSO ROMA 3, AUTORIZZATA DALL’AMMINISTRAZIONE AD USCIRE SENZA ASSISTENZA, E’ MORTA AL SUO RIENTRO SULLE SCALE ESTERNE DELLA CASA DI RIPOSO DOPO ESSERSI FRACASSATA IL CRANIO.
OGGI RICORRE IL 1° ANNIVERSARIO DELLA MORTE PER SUICIDIO NELLA STESSA CASA DI RIPOSO DI MARIETTA, UN’ALTRA ANZIANA, GETTATASI DI NOTTE DAL BALCONCINO DELLA SUA CAMERA.
I COMITATI ROMA NORD CHIEDONO AL SINDACO VELTRONI: "UNA CONFERENZA CITTADINA SULLE CASE DI RIPOSO PER RIDISCUTERE QUEL PROGETTO D’INTERNALIZZAZIONE DELLE CASE DI RIPOSO COMMISSIONATO DALL’EX ASSESSORE PIVA E DELL’EX DIRETTORE BARRERA. PROGETTO MISTERIOSAMENTE ARCHIVIATO DALL’ATTUALE ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI."
La notizia non è freschissima, perchè sottratta agli onori della cronaca, ma è certamente inedita.
Onorina era una nonna agguerrita senza paura. Viveva da tanto tempo nella casa di riposo comunale Roma 3 in via Ventura 60, alla Pineta Sacchetti. Aveva partecipato ad importanti trasmissioni di Rai 1 di Giovanni Aversa e Rai 2 con Alda D’Eusanio sulle condizioni di vita degli anziani delle case di riposo. Nella vita lavorativa aveva fatto la benzinaia e, da pensionata, non aveva mai avuto paura, di denunciare davanti alle telecamere le carenze della casa di riposo Roma 3, dove abitava da molti anni, in particolare sulla qualità del cibo.
Negli ultimi tempi non era più in grado di stare da sola nella sua camera ai piani superiori e alloggiava nel reparto protetto al piano terra dove ci sono gli ospiti non più autosufficienti. Onorina, stando da sola, era caduta più volte e questa sistemazione le consentiva di essere aiutata dagli assistenti di reparto e controllata dagli infermieri.
Un giorno di quache mese fa, l’amministrazione della casa di riposo, nonostante le giuste obiezioni degli operatori, con grande leggerezza, autorizza Onorina ad uscire fuori a pranzo senza accompagno, con l’unica compagnia di un altro anziano, anch’egli ultraottantenne della casa di riposo. Il tutto viene registrato sulle consegne del reparto protetto. La decisione sciagurata ha le sue conseguenze: al suo rientro ore 13,45 nonna Onorina, nel salire le scale si fracassa il cranio. E’ un giorno di pioggia, l’ambulanza arriva dopo pochi minuti ma la grande Nonnina morirà poco dopo in ospedale.
Raccontiamo questo episodio anche perchè oggi ricorre il primo anniversario della morte per suicidio nella stessa casa di riposo di Marietta, un’altra anziana che in una notte di agosto del 2003 si è gettata dal balconcino della sua camera. Marietta era persona gentile e lucida, purtroppo carrozzata per una grave disabilità agli arti inferiori. Chissà se una maggiore e costante attenzione di tipo psicologico da parte di personale adeguatamente preparato avrebbe potuto sostenerla nel suo travaglio interiore che l’ha condotta a quel gesto.
Anche la sua morte è passata inosservata senza un’adeguata riflessione sul sistema dei servizi. Infatti, il giorno dopo, la direzione della casa di riposo decise di mantenere il programma di festa con musica e balli, in coerenza con la campagna mediatica delle cocomerate contro il caldo dell’assessorato alle Politiche Sociali.
Il Coordinamento Comitati Roma Nord chiede al Sindaco Veltroni e alla Commissione Politiche Sociali e Lavoro del Campidoglio una Conferenza cittadina sulla gestione delle Case di Riposo anche per ridiscutere sull’approfondito e costoso progetto di internalizzazione delle residenze comunali commissionato dall’ex assessore Piva e dall’ex Direttore del Campidoglio Barrera. Un progetto fatto sparire dall’agenda pubblica dall’attuale assessore alle Politiche Sociali nonostante l’approvazione di una memoria di Giunta,
Coordinamento Comitati Roma Nord