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Melfi : sciopero nazionale di 4 ore di tutti i metalmeccanici il 28 aprile

Publie le lunedì 26 aprile 2004 par Open-Publishing

Dazibao


Segreteria nazionale Fiom

La Segreteria nazionale della Fiom, esprime indignazione e condanna per il brutale
intervento delle forze dell’ordine contro il presidio dei lavoratori di Melfi
in lotta. Le cariche della polizia sono state assolutamente ingiustificate in
quanto il presidio è sempre avvenuto nel pieno e totale rispetto di tutto e di
tutti. Anche in queste ore i lavoratori hanno reagito semplicemente con forme
di resistenza passiva.

Ancora più grave il fatto che l’intervento delle forze dell’ordine avviene in
una situazione di pressoché totale consenso dei lavoratori di Melfi verso lo
sciopero. In questi giorni ai cambi turno non si è mai verificato alcun episodio
che giustificasse minimamente l’intervento delle forze dell’ordine.

L’azione repressiva ha in realtà lo scopo opposto a quello di garantire una fan
tomatica libertà di lavoro. Essa ha lo scopo di intimidire i lavoratori in lotta
e di colpire il diritto costituzionale allo sciopero.

Tale scelta è frutto della gravissima decisione della Fiat e del governo di rispondere
con la repressione alle rivendicazioni dei lavoratori di Melfi. Questi lavoratori
chiedono di migliorare condizioni di lavoro che non hanno paragoni in Europa
per la loro pesantezza. Chiedono di perequare le loro paghe agli altri lavoratori
del gruppo Fiat e di uscire dal regime delle gabbie salariali. Chiedono la fine
di un brutale sistema di governo della organizzazione del lavoro, che in questi
anni ha portato a 9.000 provvedimenti disciplinari su 5.000 dipendenti dell’azienda.

A queste sacrosante rivendicazioni la Fiat ha risposto con la chiusura più totale,
con la richiesta di sconfessione e di condanna della lotta, con minacce e intimidazioni.
Il governo, invece che svolgere un ruolo di moderazione e mediazione rispetto
al gravissimo comp ortamento dell’azienda, ha scelto di cavalcarne le spinte
più oltranziste.

Quello in atto a Melfi si configura quindi come un gravissimo attacco ai diritti
dei lavoratori, allo stesso principio costituzionale che garantisce la libertà sindacale.

La Fiom chiede la cessazione degli interventi repressivi e l’apertura di un negoziato
tra le parti, che veda presenti e protagonisti i rappresentanti dei lavoratori
di Melfi. Solo un negoziato vero, che registri la disponibilità dell’azienda
a trattare sulle richieste dei lavoratori, può permettere di affrontare positivamente
la vertenza.

Per affermare questo principio, per solidarietà e sostegno alla lotta dei lavoratori
di Melfi, per affermare i diritti fondamentali dei lavoratori, la segreteria
nazionale della Fiom proclama per mercoledì 28 aprile, 4 ore di sciopero per
tutti i metalmeccanici su tutto il territorio nazionale. Durante lo sciopero
le organizzazioni territoriali della Fiom promuoveranno manifesta zioni e presidi
in ogni provincia. Lo sciopero proclamato per martedì 27 per gli stabilimenti
Fiat confluisce nello sciopero generale della categoria. Fermate e assemblee
saranno realizzate in questi due giorni per rispondere all’attacco repressivo
e per organizzare la mobilitazione del 28.

La Fiom invita le proprie strutture ad organizzare la solidarietà e la presenza
nei prossimi giorni, a fianco dei lavoratori di Melfi che continuano la lotta.
Verrà lanciata una sottoscrizione di solidarietà.

La Segreteria nazionale della Fiom chiede a tutta la società civile e ai movimenti
democratici di esprimere solidarietà ai lavoratori in lotta. Chiede alle forze
politiche e alle istituzioni, iniziative per fermare il brutale tentativo della
Fiat di negare le libertà sindacali e affinché si ricostruiscano le condizioni
per un vero negoziato.

Roma, 26 aprile 2004

26.04.2004
Collettivo Bellaciao