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COMUNICATO RETE UNIVERSITARIA
Come Rete Universitaria di Bologna esprimiamo solidarietà ai ricercatori e ai lavoratori
dell’università in lotta contro il DDL Moratti e saremo presenti domani al presidio sotto il rettorato.
Di seguito il volantino che distribuiremo domani.
NO ALLA SVENDITA DELL’ ISTRUZIONE PUBBLICA
Oggi 17 febbraio 2004 è stato proclamato, da vari coordinamenti di ricercatori e docenti, uno
sciopero generale dell’Università per protestare contro l’ultimo DDL Moratti, che introduce nuove
forme di precarizzazione del lavoro di ricercatori e docenti (eliminazione dei contratti a tempo
indeterminato in favore di contratti a termine).
Anche noi studenti viviamo costantemente sulla nostra pelle gli effetti di anni di politiche tese
a privatizzare il sistema dell’istruzione pubblica: aumento esponenziale delle tasse (si parte dai
1500 per le lauree specialistiche), aumento dei costi di ogni tipo di servizi e contemporanea
perdita di qualità, progressiva e generalizzata dequalificazione della didattica.
Per questo esprimiamo la nostra piena solidarietà allo sciopero, ma diciamo anche che non ci si
può fermare alla contestazione del decreto: è l’intero processo di smantellamento dell’istruzione
pubblica portato avanti dal ministro Moratti che va rifiutato e respinto!
Ma mentre quelle della Moratti sono ancora proposte, le conseguenze della Riforma Zecchino
(introdotta tre anni fa dal centrosinistra) vediamo ogni giorno nelle nostre facoltà. Una riforma che ha
incentivato la selezione di classe all’Università, innalzando le tasse e introducendo
sistematicamente i numeri chiusi e quel meccanismo degli obblighi di frequenza che rendono la figura dello
studente lavoratore insostenibile, e ha stanziato i primi finanziamenti pubblici a istituti privati,
a fronte di una netta diminuzione dei finanziamenti statali per scuole e università pubbliche.
Inoltre vogliamo esprimere massima solidarietà anche a tutti gli altri lavoratori dell’Università,
che lavorano nelle segreterie, nelle biblioteche, in tutti quei luoghi che costituiscono il cuore
degli Atenei. Lavoratori che stanno subendo attacchi ripetuti nei loro diritti elementari, a
partire dal caso di ALMALAUREA (azienda legata all’Università di Bologna che non ha pagato i propri
dipendenti), passando per un contratto firmato congiuntamente da CGIL e CISL che prevedeva uno
scandaloso sistema di meritocrazia basato su un pagellino con cui si sarebbero valutati e retribuiti
maggiormente i lavoratori più "flessibili", contratto che i lavoratori hanno respinto con un
referendum aziendale.
Tutto questo mentre assistiamo alla progressiva sostituzione di lavoratori con obiettori di
coscienza e studenti centocinquantoristi che oltre a non vedere riconosciuto alcun diritto lavorativo
(es.: buoni pasto, contributi.) creano una pericolosa concorrenza con i già precari lavoratori
universitari, innescando una vera e propria "guerra tra poveri".
Per far fronte a questa situazione le RdB Università hanno proclamato lo stato d’agitazione tra i
lavoratori dell’ateneo di Bologna ed è anche a questi lavoratori che noi vogliamo portare la
massima solidarietà.
Noi rivendichiamo con forza un’altra idea di Università, in cui venga garantito un reale diritto
allo studio per tutti, fatto di gratuità dell’istruzione ma anche di un sistema di servizi (dalle
mense agli studentati) adeguato per qualità e prezzi, e da testi d’esame che siano recuperabili e
fruibili per tutti a costi contenuti.
Quello che ci sentiamo ripetere da anni dai vari Rettori e dai vari Ministri all’Istruzione è che
non ci sono soldi, forse sarebbe meglio dire che quelli che ci sono spesi male: professori che
cambiano computer ogni tre mesi, studentati spesso inutilizzati per difetti tecnici, piene di
accessori costosi quanto inutili, e tanto altro.
Non è questa l’Università che vogliamo,
per un Università di tutti e per tutti
contro la riforma Moratti
Solidarietà a tutti i lavoratori in lotta
Rete Universitaria Bologna
Assemblea tutti i martedì alle 21,00 all ’XM24 via Fioravanti 24 Bus line 11
reteuniversitari.bo@inventati.org