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NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI DEI SERVIZI DI TRASPORTO INTRAOSPEDALIERO
Publie le venerdì 23 gennaio 2004 par Open-PublishingIl Partito della Rifondazione Comunista di Bologna esprime piena solidarietà
e sostegno ai/alle lavoratrici/tori di diverse organizzazioni sindacali che
hanno raccolto firme e si stanno mobilitando contro l’esternalizzazione del
servizio trasporto intraospedaliero dei pazienti dell’Azienda ospedaliera S.
Orsola-Malpighi.
Il progetto in questione, che va completare quanto già iniziato in passato,
esternalizzando nel 2004 l’intera quota residua del servizio attualmente
gestito con risorse di personale interno, si pone ancora una volta nella
logica, per così dire, della riduzione dei costi ad ogni costo, mettendo a
rischio per i pazienti la qualità di un servizio di particolare delicatezza
e che richiede operatori di consolidata esperienza, e creando ulteriori
spazi per la precarizzazione e la svalorizzazione del lavoro nella Sanità.
Di particolare gravità è il fatto - finora rimasto in secondo piano - che le
(ormai ex) Aziende UU.SS.LL della Provincia di Bologna hanno già avviato una
fase di "studio e sperimentazione" del progetto per estendere
l’esternalizzazione dei trasporti intraospedalieri all’intera AUSL unica di
area vasta bolognese, nel quadro della definizione del PAL (Piano Attuativo
Locale) della nuova Azienda.
Nell’accordo siglato la scorsa estate tra Ulivo e PRC su Sanità bolognese e
AUSL unica, i cui contenuti sono stati recentemente assunti anche dal
Consiglio provinciale mediante la votazione di un proprio ODG, è detto
esplicitamente che "i servizi ausiliari con impatto sulla qualità percepita
dagli assistiti e le prestazioni direttamente rivolte alla persona/paziente
(come ad esempio mense e portantinaggio)" non sono da considerarsi attività
meramente di supporto e "andranno quindi riservati alla gestione pubblica".
Nel ribadire la nostra condivisione dei motivi che hanno portato i
lavoratori delle ambulanze a mobilitarsi e il comune impegno contro progetti
di questo genere, finalizzati unicamente ai vantaggi in termini di costi,
intendiamo evidenziare che il PAL della nuova AUSL unica è tuttora in
discussione, e pertanto non accetteremo che vi siano inseriti programmi che
puntino all’ampliamento delle esternalizzazioni sul modello di quanto sta
avvenendo al S. Orsola.