Home > Najaf, fallita la mediazione per la tregua
21.01 - OTTO MORTI A FALLUJA: SONO DONNE E BAMBINI. Otto iracheni, in maggior parte donne e bambini, sono stati uccisi e dieci sono rimasti feriti a Falluja in seguito ai combattimenti tra americani e guerriglieri ai quali sono seguiti bombardamenti da parte degli aerei Usa. Lo si è appreso da fonti ospedaliere.
20,40 - CONFERENZA NAZIONALE, AL SADR INVITATO. "C’era preoccupazione nei giorni scorsi che la conferenza fosse rimandata"- ha dichiarato Fuad Massum, presidente del comitato preparatorio - "ma inizierà domani alle 11 (le ore 13 italiane)". Maassum è tornato a invitare il leader sciita Mooqtada Sadr a partecipare alla conferenza, malgrado questi abbia già rifiutato l’offerta.
"Non volevano metterlo in una posizione difficile invitando lui personalmente", ha sottolineato il presidente del comitato preparatorio, "ma l’invito è esteso al suo movimento".
19,25 - CONFERENZA NAZIONALE, DOMANI COPRIFUOCO CENTRO BAGDAD. Il coprifuoco sarà in vigore domani nel centro di Bagdad per assicurare la sicurezza dei partecipanti alla Conferenza nazionale, la cui apertura è prevista appunto per domani. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno iracheno Falah al Naqib. "Ci sarà il coprifuoco nei quartieri di Sheik Maruf e di Karkh", che inglobano la città vecchia, dalle 8 alle 16, ha detto il ministro. Alla conferenza nazionale partecipano mille 300 delegati di tutte le regioni dell’Iraq.
17,56 - CAMIONISTA SIRIANO SEQUESTRATO NELLA ZONA DI KIRKUK. Un camionista siriano è stato sequestrato questa mattina nel nord dell’Iraq. Il capo della polizia di Kirkuk, generale Turhan Yussif, ha riferito che il camionista si chiama Hassan Awad Mohammed e che è stato sequestrato verso le 7 di stamane da uomini a volto coperto e a bordo di due automobili nei pressi della cittadina di Al-Buwair, 75 km a nordovest di Kirkuk.
17,43 - SADR: "MAI CON ALLAWI". Il leader radicale sciita Moqtada Sadr ha affermato oggi di volere le dimissioni del governo provvisorio diretto da Iyad Allawi e di essere deciso a rifiutare ogni incarico ufficiale finchè durerà l’occupazione americana. In una intervista alla tv qatariota al Jazeera rilasciata prima che venisse reso noto il fallimento dei negoziati per Najaf, Sadr ha detto che "le dimissioni del governo iracheno nominato dalle forze di occupazione cosituisce una domanda del popolo". "Il popolo non vuole questo governo e dunque non lo voglio neppure io", ha detto Sadr.
16,23 - GOVERNO IRACHENO ORDINA RIPRESA OFFENSIVA SU NAJAF. Il governo ad interim iracheno ha annunciato la ripresa delle operazioni militari a Najaf dopo il fallimento del negoziato con la milizia sciita dell’imam radicale Moqtada Al Sadr. "Il governo interinale iracheno ha ripreso le operazioni di rastrellamento... per ripristinare la legge e l’ordine nella città santa", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale, Mowaffaq Al Rubaie, in una conferenza stampa. Il dirigente ha sottolineato che il governo di Bagdad ha compiuto ogni sforzo per trovare una soluzione pacifica al braccio di ferro militare che in dieci giorni ha fatto centinaia di morti.
15,48 - BAGDAD, SCAMBI DI TIRI TRA AMERICANI E RIBELLI. Tiri di armi automatiche e di mitragliatrici sono echeggiati in un quartiere di Bagdad che da giorni è particolarmente turbolento e dove giovedì i seguaci dell’imam radicale Moqtada Sadr avevano dato l’assalto a un commissariato. Secondo testimoni, i tiri sono risuonati nella zona dove si trovano una moschea e un cimitero sunnita. Bersaglio dei colpi sembra fossero dei carri armati americani che hanno risposto al fuoco. Gli americnai con un altoparlante mentre era in corso la battaglia hanno lanciato un appello alla gente a non uscire di casa.
15,45 - SADR: "FALLIMENTO TREGUA COLPA DI ALLAWI". Il portavoce di Moqtada Al-Sadr ha dichiarato che la colpa del fallimento della tregua a Najaf è del premier iracheno Iyad Allawi. Le trattative sono state condotte, in rappresentanza del governo iracheno, dal consigliere per la Sicurezza nazionale Muwafaq al Rubaie.
"Dovete sapere che avevamo trovato un accordo su tutti i punti con Rubaie, ma Allawi lo ha richiamato indietro e ha messo fine alla questione", ha riferito Ali Samseem alla televisione Al Jazeera.
15,39 - SADR DISPOSTO AD ACCETTARE FORZA ONU. Il leader sciita Moqtada Al Sadr è disposto ad accettare il dispiegamento in Iraq di una forza delle Nazioni Unite. A riferirlo è stato un portavoce del leader religioso radicale, subito dopo l’annuncio del fallimento dei negoziati per una tregua a Najaf. "Preferiamo le Nazioni Unite alle forze di occupazione poiché l’Iraq è membro dell’Onu - ha dichiarato Ahmed al Shaibani - C’è una bella differenza tra i caschi blu e le truppe occupanti". Sadr, ha assicurato, "è pronto a incontrare il rappresentante dell’Onu se egli dovesse chiedere un colloquio". Ieri il nuovo inviato dell’Onu Asharf Jehangir Qazi è arrivato a Baghdad per partecipare alla Conferenza nazionale che si terrà domani.
15,10 - NAJAF, FALLITI NEGOZIATI. Niente pace per Najaf: sono falliti i negoziati per tentare di mettere fine ai durissimi scontri tra milizie sciite fedeli all’imam Moqtada al Sadr e truppe statunitensi, in corso ormai da giorni. A riferirlo è stato il consigliere per la Sicurezza nazionale iracheno Muwafaq al-Rubai.
13,20 - PETROLIO, RIPRESE ESPORTAZIONI DAL NORD. Le esportazioni del petrolio dal nord dell’Iraq sono riprese totalmente questa mattina. Lo ha affermato un responsabile degli impianti a Kirkuk.
12,45 - RAMADI, UCCISI TRE IRACHENI. Tre iracheni sono stati uccisi e altri tre feriti durante uno scontro a fuoco ieri fra soldati americani e uomini della guerriglia nella città sunnita di Ramadi, 100 chilometri a ovest di Bagdad. Lo hanno riferito fonti ospedaliere.
11.00 - A HILLA TORNA LA CALMA: SPEZZATO L’ASSEDIO, POLACCHI TORNATI ALLA BASE. La calma è tornata a Hilla (sud dell’Iraq) stamane dopo violenti scontri nella notte durante i quali poliziotti iracheni e soldati polacchi si erano trovati assediati da centinaia di guerriglieri. Secondo notizie provenienti da Varsavia i soldati polacchi, una ventina, sono rientrati incolumi alla base dopo l’intervento di forze aeree che hanno spezzato l’assedio.
9.43 - UCCISI 40 GUERRIGLIERI IN SCONTRI A HILLA. Negli scontri notturni 40 avvenuti a Hilla guerriglieri sciiti sono stati uccisi, mentre la polizia ha perso tre uomini. Lo ha affermato stamane un funzionario del ministero dell’Interno.
8.57 - USA: 50 GUERRIGLIERI UCCISI SOTTO LE BOMBE. Il comando americano in Iraq ha dichiarato oggi che 50 uomini della guerriglia sono stati uccisi durante pesanti bombardamenti sulle loro postazioni a Samarra (nord di Baghdad).
8.40 - MIGLIAIA DI SOSTENITORI DI SADR ALLE PORTE DI NAJAF. Migliaia di sostenitori del leader radicale sciita Moqtada Sadr sono apparsi oggi alle porte della città santa di Najaf, dove in questi ultimi nove giorni si sono svolti fuoriosi combattimenti tra marines e miliziani sciiti. Lo ha riferito un reporter dell’Afp sul posto.
8.35 - CONTINUA BATTAGLIA A HILLA ATTORNO A DUE COMMISSARIATI. Poliziotti iracheni appoggiati da soldati polacchi stanno cercando questa mattina di far sloggiare gruppi di miliziani sciiti da due commissariati di Hilla (sud), occupati dagli uomini di Sadr durante la violenta battaglia di questa notte. Lo ha detto il capo della polizia locale.
8.20 - CHIUSO PRINCIPALE OLEODOTTO NEL SUD. E’ stato chiuso il principale oleodotto del sud dell’Iraq. Lo hanno annunciato fonti ufficiali. La linea interrotta è la più importante per l’export di greggio iracheno. La chiusura è stata decisa
per il pericolo di attacchi.
8.15 - DECINE DI MORTI E FERITI IN SCONTRI A SAMARRA E HILLA. Sono decine i morti negli scontri a Samarra e Hilla. Secondo fonti sanitarie e della polizia, 13 persone sono rimaste uccise a Samarra, a nord della capitale, in scontri tra miliziani e truppe statunitensi. I feriti, stando alle stesse fonti, sono 84. E’ stata battaglia anche a Hilla, dove 8 iracheni sono rimasti uccisi e 33 feriti negli scontri che sono andati avanti per tutta la notte tra guerriglieri sciiti, forze regolari e truppe della coalizione sotto il comando polacco.
8.00 - DUE MILITARI AMERICANI UCCISI AD AL-ANBAR. Un soldato e un marine americani sono stati uccisi ieri nel corso di due distinti attacchi nella provincia irachena di al-Anbar, a ovest di Baghdad. Lo ha reso noto oggi l’esercito statunitense.
– TREGUA A NAJAF, Ma SADR NON SI ARRENDE. Le forze americane e i guerriglieri del leader radicale sciita Moqtada Sadr hanno concesso ieri alla città di Najaf un pò di respiro: dopo nove giorni i combattimenti sono cessati, ma si tratta per ora solo di una tregua per soccorrere i feriti e seppellire i morti. Lo stesso Sadr si è presentato ieri sera davanti ai suoi, nel complesso del mausoleo dell’Imam Ali, uno dei massimi luoghi santi dell’Islam sciita, per esortarli a combattere fino alla morte, assicurare loro che non lascerà Najaf e chiedere le dimissioni del governo ad interim del premier Iyad Allawi. Il leader radicale sciita si è presentato davanti ai suoi sostenitori con la mano e il braccio destro bendati, ciò che sembra confermare la notizia, data da fonti a lui vicine, di un suo ferimento nei combattimenti tra i suoi miliziani e le truppe americane. "Non lascerò questa città santa - ha detto - rimarremo qui a difendere i luoghi santi fino alla vittoria o al martirio".
http://www.repubblica.it/diretta/online/esteri-esteri-14ag/index.html