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Naziskin in azione a Lucca. Picchiato a sangue in pieno centro, nessuno chiama il 113

Publie le mercoledì 18 agosto 2004 par Open-Publishing
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Dazibao


Comunicati di: A.
Spazi Autogestiti

G.
C.
- P.R.C. - Mani
Tese
- RdB-CUB - L’Altro
Volto
- Equinozio

Valeria
Giglioli


Cinque contro uno, a picchiare per venti minuti. Con tanta violenza da frantumargli
mandibola e zigomo e rendere necessaria un’operazione e un intervento successivo,
a lesioni guarite, di chirurgia plastica. Un episodio di violenza bestiale che
non è un ricordo degli anni Venti. È successo a Lucca, la sera dello scorso sabato:
in corso Garibaldi, una via del centro storico, fitta di gente anche all’una
di notte, quando Edoardo, 30 anni, che fa parte dell’Assemblea Spazi Autogestiti, è stato
aggredito da 5 persone.

Stava camminando da solo, quando è stato colpito alle spalle da due individui,
cui si sono aggiunti successivamente altri tre, che hanno iniziato a picchiarlo
selvaggiamente: sotto gli occhi dei passanti lo hanno massacrato di pugni continuando
a ripetere «noi non siamo fascisti, siamo nazisti».

«Nessuno ha reagito» racconta Donatella, l’amica che ha accompagnato Edoardo al pronto soccorso. Effettivamente non è arrivata alcuna segnalazione al 113 e la Digos è venuta a conoscenza del fatto quando il referto dell’ospedale è arrivato in Questura.

I sedicenti nazisti avrebbero poi proseguito la serata prendendosela con alcuni extracomunitari incontrati per strada. Chi siano non è molto chiaro: se all’inizio si era parlato di militanti di Forza Nuova, le ultime voci raccontano di elementi che sarebbero stati addirittura allontanati dal movimento di estrema destra per comportamenti ritenuti inaccettabili; farebbero parte del cosiddetto «gruppo dello stadio», un’accolita di fanatici neonazisti, che non disdegna l’uso di stupefacenti di vario tipo. Nessuno però è stato identificato o fermato.

Di certo c’è che il clima a Lucca si sta facendo sempre più teso; è un fatto che chi non corrisponde ai canoni di «normalità» di questi teppisti non riesce ormai a sentirsi davvero al sicuro se cammina da solo in città. «Le intimidazioni sono all’ordine del giorno - prosegue Donatella - in pochi mesi una ragazza è stata stuprata perché riconosciuta come omosessuale; ad un componente del Collettivo per il diritto allo studio è stato fratturato il naso e un ragazzino è stato costretto a togliersi la maglietta con il Che in mezzo alla strada». Senza dimenticare i vandalismi alla libreria Baroni, «colpevole» di aver ospitato una manifestazione culturale gay, e i cartelli della festa estiva di Rifondazione, imbrattati con svastiche e croci celtiche.

Il segretario della federazione provinciale di Rc, Eugenio Baronti, lancia accuse durissime: «Da qualche anno assistiamo a provocazioni a cui la città ha fortunatamente risposto con una grande mobilitazione democratica. Questo fatto gravissimo è solo l’ennesimo di una lunga serie di episodi di violenza: si è trattato di un pestaggio in piena regola». Anche dall’associazione L’Altro Volto - Lucca Gay - Lesbica è arrivata una reazione dai toni esasperati: «Che cosa si aspetta a intervenire? - dice in una nota Massimiliano Piagentini del direttivo - ci aspettiamo dalle istituzioni (sindaco, prefetto e questore) una condanna esplicita e la rapida individuazione dei responsabili di questa ennesima aggresione squadristica». L’Assemblea Spazi Autogestiti ha invece indetto una manifestazione per il 29 agosto, che sarà preceduta il 23 da un’inizativa pubblica al circolo Mattaccio di Tassignano.

Edoardo nel frattempo è stato ricoverato: dopo le prime cure è tornato in ospedale lunedì ed è stato trattenuto per esami più approfonditi. Verrà operato mercoledì, per ricomporre le fratture. Più tardi dovrà subire anche un intervento di chirurgia plastica, perché lo zigomo maciullato non è più in grado di sostenere l’occhio.

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=36941

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