Home > Nicaragua: brevi di Ottobre 2004
di Giorgio Trucchi
– 1. Elezioni Municipali novembre 2004
Ancora in netto vantaggio il candidato del Frente Sandinista (FSLN), Dionisio "Nicho" Marenco, per la Alcaldia di Managua.
Marenco, uomo di estrema fiducia del Segretario nazionale del partito, Daniel Ortega Saavedra,
continua a mantenere tra gli 11 e i 15 punti percentuali di distanza dal candidato del Partido Liberal Constitucionalista (PLC), Pedro Joaquìn Chamorro.
In terza posizione e in continua crescita secondo i sondaggi della CID-Gallup e della M&R Asociation, si trova Alejandro Fiallos della Alianza por la Republica (APRE), coalizione legata al governo del Presidente Enrique Bolaños.
Molto staccati il resto dei candidati, tra cui l’ex guerrigliero Edén Pastora che si presenta con un piccolo partito (PLI) legato al liberalismo nicaraguense.
Durante l’apertura ufficiale della campagna elettorale, iniziata il 23 settembre, i tre principali candidati hanno presentato i loro piani di governo municipale che, alla fine, non si differenziano molto in quanto alle tematiche.
Con particolare enfasi Dionisio Marenco ha illustrato un piano milionario in cui prevede la costruzione di 5 mila case, la consegna di 20 mila titoli di proprietà alla gente che vive su terre occupate e che l’attuale sindaco sandinista, Herty Lewites, non ha potuto ancora consegnare.
Inoltre si é impegnato a effettuare ampi progetti di pavimentazione nei quartieri marginali della capitale e di adoperarsi per l’acquisto di almeno 500 autobus per eliminare le pericolose carcasse che ancora deambulano per Managua. Altri temi d’intervento saranno la raccolta della spazzatura, il risanamento della Laguna di Tiscapa e del Lago Xolotlàn e la costruzione di una metropolitana leggera che unisca Managua a Granada.
Nessun accenno, purtroppo, a un progetto per il coinvolgimento diretto della popolazione nella scelta dei progetti da sviluppare. L’idea di un’esperienza di Bilancio Partecipativo non é stata nemmeno menzionata.
– 2. Scioperi e mobilitazioni
Giornate di mobilitazioni in Nicaragua per vari settori della popolazione.
Il settore sanitario ha iniziato il 29 settembre tre giornate di sciopero a livello nazionale per la grave crisi che attraversa il settore.
Gustavo Porras, deputato del FSLN e dirigente nazionale del sindacato della Sanità (FETSALUD), ha annunciato che per questi giorni le operazioni chirurgiche e le visite programmate saranno sospese. FETSALUD richiede un aumento di 600 milioni di cordobas (37 milioni di dollari) per il prossimo anno per poter dare un incremento salariale del 25% (attualmente il salario minimo si aggira sui 90 dollari al mese) e per l’acquisto di medicine che, ormai, sono quasi introvabili negli ospedali e nei Centros de Salud. La proposta del Ministero del Tesoro é di un aumento di solo 200 milioni di cordobas (12 milioni di dollari).
In alcune città allo sciopero e alle manifestazioni del settore Salute si sommerà il settore Educazione, che da molti mesi aspetta ancora l’aumento degli stipendi approvato nello scorso Bilancio Generale della Repubblica, ma realizzato solo in parte.
per il 15 ottobre é prevista una grande marcia di protesta di entrambi i settori.
Durante questi tre giorni di sciopero FETSALUD ha minacciato di aprire gli ospedali ai mezzi di comunicazione ed alla gente affinché possano rendersi conto delle penose condizioni in cui devono lavorare e in cui devono stare i pazienti ricoverati. Il Ministro della Sanità, Antonio Alvarado, ha minacciato ritorsioni in quanto, secondo lui, questa situazione porterebbe al dilagare di epidemie.
Intanto nella città di Jinotega, al nord del Nicaragua, la popolazione é insorta con l’appoggio di vari settori ed organizzazioni e dello stesso sindaco per il pietoso stato della strada che congiunge Jinotega a Matagalpa, di quella che unisce Sébaco a Matagalpa e le vie che uniscono le varie città e paesi della zona. E’ stata occupata la sede della Direcciòn General de Ingresos ed é stato dichiarato lo sciopero tributario.
Si é formato il Comitato Pro Costruzione che in questi giorno si é riunito con l’intero Consiglio Municipale di Jinotega e Matagalpa per studiare le azioni da intraprendere, tra cui il blocco totale della Carretera Panamericana su cui transita la maggioranza del traffico internazionale.
In modo particolare alcune di queste strade hanno già i finanziamenti approvati nel 2003 dalla Unione Europea e che non sono mai stati utilizzati.
il Presidente Bolaños, come sua abitudine, ha cercato di ridicolizzare l’azione degli jinotegani dicendo che la protesta "é solo l’opera di 4 finqueros che vogliono benefici solo per sé".
– 3. Privatizzazione dell’acqua?
La Red de Defensa de los Consumidores e il Movimineto Social Nicaraguense hanno denunciato nei giorni scorsi il tentativo da parte dell’Ente Nicaraguense degli Acquedotti (ENACAL) di muovere i primi passi per la futura privatizzazione delle risorse idriche nicaraguensi.
Secondo questi movimenti, l’istituzione pubblica ha messo in vendita la parte "commerciale" dell’impresa pubblica attraverso un’offerta di gara d’appalto per "modernizzare la gestione dei servizi di acqua potabile e tubature".
La prova di ciò é il fatto che tale offerta compare già nelle liste di "Djmarket", una delle principali imprese a livello mondiale per l’acquisto e la vendita di servizi internazionali (vedere www.licitaciones.dgmarket.com sotto il registro NI0097)
L’intera azione verrà finanziata con un fondo messo a disposizione dal Banco Interamericano di Sviluppo (BID) che ha messo a disposizione 12 milioni di dollari.
Chi vincerà la gara d’appalto, afferma la Red, potrà "ridisegnare ed amministrare il settore Commerciale di ENACAL, comprendendo i processi operativi, commerciali, amministrativi-finanziari, i rapporti con i clienti e le risorse umane che resteranno di responsabilità esclusiva dell’impresa stessa".
il contratto sarà di cinque anni rinnovabili.
In pratica, chi vincerà l’appalto avrà in mano tutti i cittadini che hanno un contratto con ENACAL e potrà intervenire su di loro nel caso di mancati pagamenti o ritardi anche con la sospensione del servizio.
Secondo il presidente di ENACAL, Luis Debayle, i timori della Red e del Movimineto Social sono infondati e li accusa di spargere la paura tra la gente.
Secondo Debayle non esiste nessun tentativo di privatizzare l’impresa, anche perché la Costituzione lo vieta. Quello che si sta facendo é un accordo con il BID affinché ci fornisca un’opera di consulenza per tutte le aree operative dell’impresa e per organizzare un piano strategico per il futuro.
Intanto la Red de Defensa de los Consumidores ha lanciato l’allarme e si sta organizzando per una manifestazione contro la privatizzazione dell’acqua in Nicaragua.