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PER UNA MOBILITAZIONE ANTINUCLEARE IN ITALIA...
Publie le sabato 25 settembre 2004 par Open-Publishing
Coordinamento Italiano per il Controllo delle Scelte Energetiche
MAI PIU’ ALTRE SCANZANO
La vicenda delle "scorie nucleari a Scanzano" ha creato nei lucani una particolare
attenzione alle tematiche che riguardano il nucleare in Italia sotto le svariate
forme, sia civile, sia militare. La volontà, ormai palese e non più celata, di
una parte del potere politico ed economico di ricorrere al nucleare per la produzione
di energia elettrica in Italia, pone l’urgenza di riprendere la "mobilitazione
antinucleare" per evidenziare i rischi e le conseguenze economiche che tale scelta
avrebbe sui cittadini e sull’ambiente.
LE ATTERNATIVE AL NUCLEARE ED ALL’USO DEL PETROLIO SONO POSSIBILI
Vogliamo ricordare a tutti che è possibile l’alternativa all’uso del petrolio.
Occorre però chiedersi chi oggi vorrebbe in Italia ritornare indietro imponendo
la scelta nucleare alla quale gli italiani hanno già detto di no. Come occorre
chiedersi perchè il risparmio enegetico e le fonti pulite di energia tardano
ad affermarsi in Italia ed in Europa e vengono nuovamente imposte scelte calate
dall’alto.
ENERGIA PULITA PER LA SALUTE DI TUTTI
E’ pertanto necessario mobilitare le nostre coscienze e quelle di quanti hanno a cuore la salute e l’integrità dei nostri ambienti di vita opponendosi con consapevolezza ed offrendo alternative possibili alle scelte scellerate che si vogliono imporre agli italiani. E’ necessario che i cittadini e gli enti locali possano decidere il proprio futuro
DICIAMO NO AL DEPOSITO NAZIONALE DI RIFIUTI RADIOATTIVI, SI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEI SITI NUCLEARI ESISTENTI
Il trasferimento e la movimentazione dei rifiuti radioattivi dalle centrali italiane dimesse e dai Centri nucleari nel Deposito Nazionale “provvisorio” (da individuare) e nel sito ove “sistemare” in maniera definitiva i rifiuti di II categoria (da individuare), pongono evidenti problemi in ordine alla sicurezza nel trasporto, alla sicurezza nei nuovi siti. “Liberando” le centrali nucleari dismesse da questi “ingombri” e dalla vecchia tecnologia nucleare, c’è il inoltre il pericolo che esse vengano riutilizzate con i nuovi reattori in fase di sperimentazione, con grave rischio per le popolazioni delle Regioni interessate e per i cittadini italiani che non vogliono, nella stragrande maggioranza, riaprire la questione nucleare in Italia ritenendola ormai “chiusa definitivamente”.
La nostra proposta è pertanto la creazione di un coordinamento nazionale ed una piattaforma comune di lotta tra tutte le comunità di cittadini di Saluggia, Casaccia, Latina, Garigliano, Trisaia e ovunque si conviva col problema nucleare vicino casa. Un coordinamento aperto alla comunità scientifica ed agli operatori pubblici del settore energetico in Italia. Le soluzioni imposte sono controproducenti per tutti, dall’unione degli sforzi e dal confronto può nascere la via di uscita migliore per tutti.In allegato viene proposto il documento predisposto sulla situazione italiana connessa al nucleare con l’aggiornamento alla legge Marzano (L.239/04) in materia di riordino del sistema energetico nazionale.
Coordinamento Italiano
per il Controllo delle Scelte Energetiche
e-mail: nonucleare@email.it